In Isvezia il primo rifugio antiatomico

In Isvezia il primo rifugio antiatomico In Isvezia il primo rifugio antiatomico Potrebbe ospitare 2000 persone - Ha camere private, negózietti di lusso, un cinematografo e sale da bagno (Dal nostro corrispondente) Stoccolma, agosto. La segretaria dell'ufficio stampa del ministero degli esten mi ha telefonato per chiedermi se volevo assistere all'inaugurazione del primo rifugio antiatomico svedese, anzi del primo rifugio antiatomico del mondo. E un'ora dopo annuivo con entusiasmo alle parole della guida che diceva « Signore e signori, qui dentro la bomba atomica ci fa un baffo ». Era una sensazione piacevolissima, pensare che la bomba di Hiroshima, anche se avesse centrato in pieno il rifugio ci avrebbe fatto un baffo, volendo almeno credere alle spiegazioni della °*uìda uffici&le a cui incondizionatamente presto fede perchè di questi tempi abbiamo tutti bisogno di poter sperare o, se non altro, di crearci delle illusioni. Del resto, con venticinque metri dì roccia sul capo e sui fianchi ,e due minuscole porte che danno su tortuosi corridoi costruiti in modo da bloccare, anche a mezzo di spesse porte blindate, la ventata d'aria provocata da una bomba che dovesse scoppiare proprio dinanzi l'ingresso, mi sentivo abbastanza sicuro, specialmente quando appresi che la radioattività sarebbe stata neutralizzata da un complicato, e in parte segreto sistema di filtri per l'aria. All'interno del rifugio-modello, che è stato costruito dalle forze armate a titolo esperimentale e che potrebbe ospitare duemila persone in caso di emergenza, si trovano una ventina di camere con candidi lettini, una sala cinematografica, dei negózietti di generi di lusso, delle sale da bagno eccetera. Non per dare evidentemente, tante comodità ai pubblico che dovesse cercarvi scampo durante un'incursione, ma per indicare alle autorità civili, che finora non hanno approvato il costosissimo progetto per la costruzione di rifugi antiatomici in tutta la Svezia un metodo per risolvere il problema senza grande spese; e cioè con l'aiuto dell'iniziativa privata. Bisogna allestire dei rifugi antiatomici (dei quali va detto che possono essere anche sotterranei, senza aver bisogno della protezione naturale della roccia, pur essendo in questo caso molto più costosa la costruzione) adibendoli tn tempo di pace ad alberghi, o ad alberghi diurni, o a sale cinematografiche, o a rimesse per automobili o negozi di passaggio sotto i portici della città sotterranea del futuro. Occorre incoraggiare i privati, con sussidii e concedendo con larghezza permessi per l'apertura di nuove sale cinematografiche o da ballo eccetera, perchè costruiscano, sotto il controllo degli ingegneri del genio civile, dei rifugi di cui possa servirsi tutta la po- gnlazione in caso di guerra. I' un criterio intelligente, che potrebbe dare buoni risultati non soltanto in Isvezia dove i permessi di costruzione sono bloccati da molti anni. Nel rifugio-modello si trovano grandi depositi di viveri e di combustibile, una piccola uui.iiiii.uri, mi igiciULi, una centrale telefonica indipendente, una stazione radio, e altre istallazioni che forse non saranno tutte necessarie nei comuni rifugi ma che sono indispensabili nei locali che verranno messi a disposizione del governo e delle altre autorità militari perchè anche in caso di emergenza, possano continuare indisturbatamente la loro attività. Ogni governo occidentale dovrebbe avere a sua disposizione un rifugiofortezza del genere nel auaie, già in tempo di pace, potrebbero essere conservati gli archivi di maggiore importanza. Gli Svedesi sembrano convinti di questa necessità e, dopo aver già costruito moltissime fabbriche sotterranee a nrova di bomba atomica, dove lavorano migliaia e migliaia di operai, si preparano ad allestire i rifugi necessari per affrontare i poco allesrri inconvenienti dell'era atomica, nur conservando in cuor loro la speranza che queste sale cinematografiche auesti alberghi queste rimesse possano funzionare soltanto da sale cinematografiche da alberghi e da rimesse e che risulti felicemente inutile la spesa ner le porte blindate e ver i filtri contro la radioattività. e. a.

Luoghi citati: Hiroshima, Stoccolma, Svezia