Il giudice Delattre internalo in manicomio

Il giudice Delattre internalo in manicomio Il giudice Delattre internalo in manicomio Egli afferma che non è pazzo e che si vuole impedirgli di rivelare quanto sa (Nostro servigio speciale) Parigi, 29 agosto. Arras è diventata, come Marsiglia e Parigi, un importante centro della malavita? Un settimanale parigino crede di poterlo affermare, alla luce dei recenti scandali e dei delitti commessi da ex-deputati, ex-poliziotti, ispettori della Sùreté, commercianti noti e funzionari: « Ogni tanto la stampa annunciava in poche righe un delitto, una banca attaccata, un ufficio postale saccheggiato, un garage svaligiato... ma la gente aspettava invano la conclusione di quei romanzi gialli. Le pratiche erano sempre messe agli atti ». Ciò non meraviglia più, ora, sapendosi che fra i banditi c'erano anche dei poliziotti, come a Parigi, dove il famoso straccivendolo miliardario Joanovici aveva un ufficio nella prefettura di polizia; come a St. Cloud, dove il commissario di polizia dirigeva personalmente una banda che rubava le automobili... La lista, dice il settimanale, sarebbe lunga. Il giudice istruttore Delattre, di cui abbiamo narrato ieri il drammatico tentativo di fuga, è stato internato in un manicomio; ma continua ad affermare che non è pazzo e gli si vuole impedire di dire ciò che sa sugli scandali politici e polizieschi della città. L'opinione generale è che il giudice è • stato oggetto di pressioni. Il suo gesto e le sue accuse non possono essere stati provocati dalla sola stanchezza. A suo fratello ha detto ancora stamane: « Hanno tentato di silurarmi », e pare che durante il sonno, delirando, egli lottasse come per sottrarsi ad una minaccia. Di chi? Questo è l'interrogativo che la gente di Arras si pone. La ricostruzione di ciò che 11 Delattre ha fatto nella giornata di domenica rivela che egli ebbe nel pomeriggio una animata discussione di ben quattro ore col presidente del Tribunale, e un quotidiano ecrive: « E' dunque successo ?ualche cosa, domenica dalle 5 alle 19 nel Palazzo di giustizia di Arras. Ma è un mistero impenetrabile, perchè coloro che si trovavano col giù dice tacciono»; sono il Procuratore della Repubblica e il Presidente del Tribunale. I magistrati avevano ascoltato la Involontaria confessione dell'ex-ispettore Demesse, assassino dell'esattore di Beaurains, che 11 gendarme Leblond aveva registrato grazie ad un microfono nascosto nel tiretto. E si è sparsa la voce che la colonna sonora potrebbe essere stata truccata. Da chi? I tecnici della radiodiffusione francese sono andati da Parigi ad Arras e l'hanno esaminata, ma non si conoscono ancora le loro conclusioni. Essi affermano tuttavia che la falsificazione era tecnicamente possibile, procedendo come per un film, tagliando la parte che si voleva sopprimere E in seguito ad una falsificazione delle dichiarazioni del Demesse che egli si è visto minacciato da qualche misteriosa e potente banda? Perchè poi un poliziotto gli im¬ pumDsfvm pedì di parlare coi giornali da un telefono di un caffè e lo condusse di forza dal fratello ? Ci sono molti interrogativi nei misteri di Arras. Coloro che hanno visto il Delattre domenica sera affermano che egli dava l'impressione di avere una grande paura. Il proprietario del caffè dove si rifugiò ha detto: * Conosco Roland Delattre da vent'anni. L'ho visto in quel modo per la prima volta. Pareva un uomo che cerca una via di scampo ». Il ministro degli interni ha inviato sul posto alcuni funzionari per esaminare la faccenda. Ma nessuno crede che i « misteri di Arras » possano venire facilmente alla luce. m.

Luoghi citati: Arras, Marsiglia, Parigi