Dubbi discordie ed attesa per il discorso di Churchill

Dubbi discordie ed attesa per il discorso di Churchill oaai a.ImL.a hadio inglese Dubbi discordie ed attesa per il discorso di Churchill i é e h o , o , a o i , o a o a a o e i oo(Dal nostro corrispondente) \ Londra, 25 agosto. Dalla sua casa di campagna a Westerham nella contea del Kent, Winston Churchill parlerà per radio alla nazione domani sera alle 21,15. Ma alla vigilia del discorso attesissimo 1 pareri sulle intenzioni e sul tono del discorso medesimo sono discordi ed è evidente, In campo conservatore, 11 tentativo di attribuire ad esso carattere nazionale anziché di partito. Parole dure H maggior organo del l'opposizione, il «Daily Te legraph », riconosce, per esem pio, stamane là fondatezza delle critiche di quanti «de plorano che Churchill tenga alla radio un discorso di partito In un'ora come l'attuale in merito ai problemi della situazione estera e della difesa», ma si affrettava ad attribuire la colpa ai vigenti regolamenti della B.B.C, ai cui termini solo 1 ministri possono parlare al microfono appunto da ministri, e, quindi, da interpreti dell'intera nazione, laddove 1 parlamentari di opposizione non possono parlare se non appunto da oppositori e critici del governo. E' chiaro dunque 11 proposito di raddolcire le critiche di Churchill, che saranno tanto più aspre se, come prospetta un giornale della sera, solitamente parecchio vicino al1*ex-primo ministro, questi non esiterà ad accusare il governo di « faciloneria » e di avere compromesso il credito della nazione con la riluttanza e l'indugio Dell'inviare truppe in Corea. Certo, su questo punto, non sono mancati al governo inglese le aspre ed aperte censure della stampa e della pubblica opinione inglese. E anzi significativo che lo stesso « Daily Telegraph > mentre per un verso cerca di placare gli eventuali risentimenti per l'eventuale « faziosità » churchilliana, ripeta per altra via le notizie, più volte ufficiosamente smentite, di rammarico e rimprovero statunitensi per la lentezza e la insufficenza del riarmo inglese. Churchill per certo raccomanderà o approverà,-comunque, ogni dimostrazione di ribadita solidarietà anglo-sassone, quanto più negli - ambienti responsabili britannici si attribuisce a Malik l'intenzione di tornare alla carica sul problema di Formosa e delle relazioni fra la Cina comunista e le democrazie occidentali, col proposito di Invelenire Il dissidio fra Londra e Washington, o, almeno, fra gli stati asiatici e gli stati anglo-sassoni, durante gli ultimi giorni della sua mensile presidenza del Consiglio di sicurezza dell'UNO. Sulla necessità di armonizzare la politica cinese e asiatica di Londra e di Washington, Attlee e Churchill sono, In ogni caso, interamente d'accordo. In tal sen- sBcvdlGtrsiUganpidrvmctngnscd e n o e a e e o l d e so e a tal fine agirà anche Bevin che frattanto ha praticamente fatto suo il punto di vista americano sul problema del riarmo tedesco e che dell'uno e dell'altro problema — Germania ed Estremo Oriente — avrà comunque agio di ragionare a fondo con Acheson durante il suo soggiorno il mese prossimo negli Stati Uniti, per l lavori del Consiglio del tre, del Consiglio atlantico e dell'assemblea generale dell'UNO. Continuano frattanto le ripercussioni, favorevoli anche in campo conservatore, della decisione dell'esecutivo laburista di inviare in Jugoslavia, verso il 10 settembre prossimo, appena terminato cioè il congresso sindacale di Brighton, una delegazione cui fanno parte il presidente e il segretario del partito e l'organizzatore tessile Harry Earnshaw. Il Daily Telegraph si compiace del realismo politico di cui darebbe così prova il partito al potere, e ironicamente si augura non lontano il giorno in cui una rappresentanza laburista visiti il generalissimo Franco a Madrid. Le cause di un invito Un altro quotidiano di opposizione, il Daily Mail, per bocca del suo inviato speciale a Belgrado, Alexander Clifford, scopre un'altra ragione nell'invito del dittatore jugoslavo all'esecutivo laburista. Questo sarebbe che Tito, preoccupatissimo della persecuzione cui le autorità bulgare, ungheresi e romene sottoporrebbero le minoranze jugoslave nella zona di frontiera, per le sempre più frequenti deportazioni per facilitare cosi l'acquartieramento di truppe per manovre militari ai confini jugoslavi, vorrebbe far toccaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii re con mano ai rappresentanti laburisti, 1 pericoli della guerra fredda in Balcanla e i preparativi bellici dei satelliti di Mosca. Dal canto suo il giornalista britannico è sostanzialmente incline ad ammettere la fondatezza delle denuncie jugoslave in quanto i governi di Bucarest, Sofia e Budapest, hanno essi medesimi indirettamente ammesso l'epu. razione di « elementi indesiderabili » alle frontiere, e soprattutto aspre sarebbero le misure adottate dalla Bulgaria nelle ultime settimane contro centinaia e centinaia di famiglie jugoslave.- Una conferma e un elogio dei sentimenti anticomunisti espressi ed ispirati dal presidente della delegazione laburista a Belgrado sono intanto venuti quest'oggi dal primo ministro Attlee. Recentemente Sam Wattson, otteneva fra i minatori della contea di Durham una petizione liberamente sottoscritta da centomila operai, per sollecitare il ritiro delle truppe comuniste dalla Corea invasa, quale necessario preludio a conversazioni tripartite di pace. Stalin, naturalmente non ha risposto, ma Attlee, a cui era stata spedita copia della decisione, non ha mancato nel suo messaggio odierno di compiacersi dell'* appoggio categorico e inequivocabile » dei minatori alla politica coreana del governo britannico, risoluto altresì a propugnare il controllo internazionale dell'energia atomica, nonostante l'intervento ostruzionistico sovietico. Queste sono dunque le novissime credenziali anticomuniste che il presidente del partito laburista inglese ha incaricato di presentare al maresciallo Tito. Vice iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiu