Folla a Clarence House in attesa del lieto evento

Folla a Clarence House in attesa del lieto evento Folla a Clarence House in attesa del lieto evento La quotidiana visita dei sovrani a Elisabetta - Tutto pronto per il nascituro - Filippo calma l'ansia occupandosi di giardinaggio (Dal nostro corrispondente) Londra, 12 agosto. Di ora in ora si attende a Londra la nascita del secondo figlio della principessa Elisabetta che da circa una settimana non è più uscita dalla sua residenza ufficiale di Clarence House. Le condizioni di salute della giovine madre sembrano essere ottime e sia il famoso ginecologo sir William Gilliut che il medico della Real Casa, sir John Weir, hanno dichiarato di non avere preoccupazioni sull'esito del parto. La principessa Elisabetta è scesa più volte in giardino e ancora stasera ha pranzato nella vasta sala da pranzo di Clarence House assieme a suo marito ed ha approfittato di questo periodo per completare il corredino del suo secondo figlio e per arredare la nuova camera del primo bimbo, il principe Carlo, ora di 18 mesi. Da una settimana la principessa viene regolarmente visitata da Gilliat e da Weir due volte al giorno, alla mattina verso le 11 e al pomeriggio verso le 18. Ieri e oggi la visita dei medici ha coinciso con la visita che il re e la regina fanno quotidianamente alla loro figliola. Il tratto di strada da Buchingham Palacc a Clarence House è minimo, circa 200 metri, e i sovrani lo percorrono rapidamente nella loro silenziosa macchina nera. Una grande acclamazione si leva di fronte al palazzo quando l'automobile reale penetra dentro la residenza della principessa Elisabetta. Centinaia e centinaia di persone stringono infatti d'assedtb da parecchi giorni l'abitazione della principessa e del duca di Edimburgo. Un più ampio servizio di polizia è stato disposto attorno atta casa e i cortesi poliziotti sollecitano i curiosi a non sostare: ma tutto è inutile; centinaia di persone quasi tutti i giorni sono assembrate nel verde viale prospicente l'edificio e vi rimangono per delle ore nella speranza ai scorgere il volto di Elisabetta a una finestra oppure di assistere al passaggio dei sovrotit, oppure ancora nella speranza massima di essere presenti quando, subito dopo la nascita, verrà affisso sulla porta di Clarence House il comunicato ufficiale firmato dai medici, in cui si annunzia che la principessa ha felicemente messo alla luce il suo secondogenito. E ciò che è sorprendente, è la tenacia con cui questa folla (fra cui vi sono molti stranieri) sosta di fronte alla casa di Elisabetta fino a tarda ora della notte, quando ormai Londra sta dormendo profondamente. Frattanto tutti i preparativi sono stati completati per annunziare alla Gran^ Bretagna e al mondo il lieto evento. Tutti i giornali hanno disposto servizi straordinari e le agenzie si sono organizzate in modo da far giungere la notizia entro pochi minuti ovunque. La B. B. C. ha tolto dal servizio « bollettino di notizie » i suo» due migliori annunziato™ che dovranno ora resture pronti per annunziare al Paese e a tutte le nazioni di lingua inglese la nascita del secondogenito di Elisabetta. Come trascorre queste ansiose ore il marito della principessa t La risposta è semplice: facendo del giardinaggio. Filippo di Edimburgo, che si trova in licenza dalla marina, trascorre infatti gran parte dèi suo tempo lavorando nel giardino; in maniche di camicia con un paio di pantaloni di fustagno, passa queste ore ta- j gliando erba o sarchiando i prati. Il Paese attende così l'annunzio della nascita del bimbo mentre i giornali si occupano di segnalare le varie attività che si svolgono entro il recinto di Clarence House. Tutta questa pubblicità costituisce la prova più evidente dei mutamenti cui hanno dovuto assoggettarsi attraverso i secoli le tradizioni della Real Casa. A questo proposito, in attesa della notizia della nascita, vale la pena di nairare un episodio dei tempi lontani, del Medio Evo, quando cioè, secondo i costumi dei sovrani Tudor, la gravidanza delle regine e delle principesse era tenuta nascosta al paese nel modo più assoluto. No* solo, ma quando la gravidanza giungeva all'ottavo mese, la donna veniva fatta scomparire in uno dei tanti castelli e veniva avvicinata solo da persone di sesso femminile. Tanta segretezza fece sì che una volta si divulgò a Londra, di bocca in bocca, la notizia secondo cui la regina Mary della casa Tudor aveva messo al mondo un figlio. Londra nel mezzo della notte iniziò i festeggiamenti. Falò immensi vennero accesi nelle piazze, tutte le campane vennero suonate a distesa, gli osti distribuirono gratis centinaia di litri di vino (bevanda che gli inglesi di ogyi hanno dimenticato cosa sia) e nelle chiese vennero officiate funzioni notturne di ringraziamento per la nascita del bimbo reale. Tutte queste festività si prolungarono per ore e ore fino a quando dal palazzo reale i banditori si sparsero per Londra ad annunziare che non solo la regina non aveva partorito ma che non era mai stata incinta. m. c.

Luoghi citati: Edimburgo, Londra