Il calendario di caccia per la provincia di Torino
Il calendario di caccia per la provincia di Torino Il calendario di caccia per la provincia di Torino Il Comitato provinciale della Caccia ha finalmente diramato le norme par l'esercizio venatorio nella provincia di Torino. Vi sono state — per un paio di giorni — consultazioni febbrili tra l vari organi provinciali del Piemonte, della Lombardia ed anche con personalità della caccia italiana, ma (legalità a parte) si è rimasti fermi sulle primitive posizioni L'esercizio venatorio 1950-51 nella Provincia di Torino rimane cosi fissato: Apertura: al 3 settembre (generale) per la zona di pianura e collina; al 10 settembre (generale) per la montagna; chiusura: 8 dicembre, anche nelle riserve, salvo che per la caccia al fagiano la quale durerà sino al 31 gennaio 1951. Caccia al camoscio: permessa dal 10 settembre al 5 novembre. E' vietato l'uso del canocchiale sul fucile. Caccia al cervo e al capi-iolo: è consen tita dal 1» novembre al 31 geru lna*° solo nelle riserve. Uccellagione: è permessa dal 10 settembre al 31 gennaio, solo con le reti prodine ed unicamente ai fringillidi in genere. Divieto assoluto di caccia alla pernice rossa. Chiusa la caccia generale all'otto dicembre, l'esercizio venatorio riprenderà subito al nove dicembre e proseguirà si- 1 M1111 no al SI gennaio colle seguenti norme: permessa la caccia ai palmipedi e trampolieri (esclusa la beccaccia) solo dalla barca e dal burchiello ed unicamente sul seguenti fiumi e specchi d'acqua: Fiume Po In tutto il suo corso attraverso la provinola; sulle due Dorè per tutto il corso della Boia zona di pianura, laghi di Candia, Azeglio, Sirio, S. Michele, Avigliana (grande e piccolo), Ternavasso, Arignano, Della Spina, S. Gillio, della Mandria, Per queste speciali cacce il C.P.C, potrà concedere speciali concessioni (appostamenti fissi) a quelle riserve toccate da queste acque, che siano particolarmente attrezzate. Addestramento cant: in pianura dal 4 agosto; in montagna dal 1« settembre. Per il periodo oltre al 1° gennaio sarà disposto con manifesto a suo tempo. Per le altre province del Piemonte le norme generali dell'esercizio venatorio sono identiche; variano solo in particolari di carattere locale. Le concessioni per la caccia agli acquatici e ai trampolieri mirano evidentemente a raggiungere con l'esercizio venatorio la data del 1° gennaio imposta dalla legge, ma legalmente malgrado la buona volontà dei C.P.C, lo scopo non è stato raggiunto. Sarebbe stato facile invece ottenere (si mirava a proteggere la lepre e la starna) un decreto ministeriale applicando l'art. 23 e nessuno avrebbe avuto osservazioni da fare, almeno sulla legalità della restrizione. La concessione di caccia dalla barca e dal burchiello solleverà un'altra ondata di malcontenti perchè innegabilmente essa andrà a favore di pochi o di pochissimi. Dopo i « ramai oh » si sono sacrificati anche tutti i cacciatori col cane da penna, togliendo loro ogni possibilità di esercizio. g. 1. d.
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