il memorandum francese consegnato agli Stati Uniti

il memorandum francese consegnato agli Stati Uniti il memorandum francese consegnato agli Stati Uniti Parigi disporrebbe annualmente per il riarmo di circa 800 miliardi di franchi (Nostro servizio speciale) Parigi, 5 agosto. H testo del memorandum circa il contributo che la Francia può dare alla difesa comune dell'Occidente è stato consegnato stasera all'ambasciatore degli Stati Uniti e verrà reso pubblico lunedi a mezzogiorno. Il presidente del Consiglio ha tenuto a farlo approvare dal Presidente della Repubblica e si è recato appositamente a Rambouillet, dove Vincent Auriol si trova in ferie, per Bottoporglielo. H memorandum verrà comu nicato immediatamente a Washington e l'americano Spofford, presidente del Consiglio permanente dell'Atlantico, sarà a Parigi domani sera per discuterne col signor Jules Moch, ministro della difesa, il quale ha partecipato nei giorni scorsi, insieme ai colleghi dell'Unione Occidentale, alla conferenza di Fontainebleau fra i capi di stato maggiore dell'Unione stessa. Quella conferenza, durata vari giorni, ha permesso dì eliminare i malintesi franco-britannici provocando- un . riavviclnamento fra le tesi del maresciallo Montgomery e del generale De Lattre de Tassigny e sottolineando una messa a punto del piani di difesa. E' dunque cominciata la collaborazione effettiva fra i militari e i diplomatici. I primi hanno stabilito i piani e indicato i mezzi occorrenti per realizzarli e garantire l'Occidente contro l'invasione; i secondi dovranno ora fornire quei mezzi. Un grosso sforzo sarà necessario. L'Inghilterra ha già fatto conoscere quello che è disposta a fare. L'Italia — scrive il Populaire — non potrà mettere in piedi più di dodici divisioni essendo legata dal trattato di pace, ma la sua industria fornirebbe mezzi di trasporto, abiti, equipaggiamento e armi leggere. Circa Io sforzo finanziario, Informazioni non confermate parlano di una proporzione del 9-10 per cento del reddito nazionale. Poiché questo è di ottomila miliardi, la Francia dovrebbe spendere per la difesa occidentale da 750 a 800 miliardi, cifra che abbiamo già indicato ieri. Negli ambienti politici socialisti, dove la necessità di lottare anche sul piano sociale è diventata uno slogan preelettorale « niente sicurezza nazionale senza sicurezza sociale » si sostiene che il piano Marshall e quello di assistenza militare non devono essere fusi. I due organismi dovrebbero rimanere distinti pur realizzando la loro unione mettendoli sotto la direzione di una stessa persona, la quale potrebbe essere l'americano Hoffman, attuale amministratore del piano Marshall. In tal modo i paesi che jie avessero bisogno continuerebbero ad impiegare gli aiuti americani anche per la ricostruzione. Certi uomini di Stito di Washington avrebbero ammesso la logica delie argomentazioni f-ancesi e un'alta personalità americana ha dichiarato all'agenzia Franco Presse che il teatro di operazioni più impoi tante non è la Corea ma l'Europa. Una decina di divisioni americane potrebbe quindi essere inviata presto sul nostro continente conformemente ai desideri espressi dalla Francia,

Persone citate: De Lattre De Tassigny, Franco Presse, Hoffman, Jules Moch, Vincent Auriol