Preludio bu all'Assemblea di ascoso itrasburgo di Delio Mariotti

Preludio bu all'Assemblea di ascoso itrasburgo 6< SJ USTIONE EUROPEA Tm PERICOLO 99 Preludio bu all'Assemblea di ascoso itrasburgo Spaak denuncia in un irruente discorso il comportamento negalyo del comitato dei ministri; "Siamo di fronte al disastro: noi dobbiamo arrestare una pusillanimità c|e ci sarà fatale,, - Intervento di Sforza (Dal nostro inviato speciale) Strasburgo, 5 agosto. L'unione europea è in pericolo e soltanto uno sforzo di buona volontà da parta di tutti gli Stati qui rappresentati potrà salvarla. Questa precisa sensazione si è avuta stasera al termine della riunione del comitato misto, di quell'organismo composto di rapprasentanti dell'assemblea e del comitato dei ministri degli esteri che deve coordinare le materie e mettersi d'accordo sul lavoro che l'assemblea generale dovrà svolgere. H belga Henry Spaak e il francese Guy Mollet a nome dell'assemblea hanno dato Battaglia al comitato dei ministri degli esteri, accusandolo addirittura di avere portato l'unità europea sull'orlo del disastro. Prime avvisaglie Le prime avvisaglie ai erano avute stamattina, nel corso della riunione dei ministri, che hanno approvato il rapporto e il testo del messaggio da inviare all'assemblea nella seduta inaugurale di lunedi Mollet, nella sua veste di Ministro per gli Affari Europei (una carica creata ad hoc dalla Francia e per la qualj era stata avanzata la proposta di estensione a tutti gli stati membri del Consiglio di Europa), non ha partecipato alla riunions. Due erano i motivi: 1) Perchè il comitato dei ministri non si era chiaramente pronunciato nella questione della nomina presso 1 rispettivi governi di un ministro par gli affari europei; 2) Perchè il comitato stesso non aveva aderito alla proposta di pas sare all'assemblea, anche nel caso di mancata unanimità quji progetti di carattere collettivo presentati dai vari paesi. La Commissione degli affari generali, che aveva sottoposto i due suggerimenti al' comitato dei. ministri, intendeva in tal modo dare possibilità all'assemblea di discutere le proposte ed eventualmente approvarle, anche nel caso in oui taluni paesi rappresentati nel comitato dei ministri non fossero stati consenzienti Si tratta, in una parola, di rendere operanti i provvedimenti stessi fra d paesi che ai' trovavano d'accordo nell'approvarli, escludendo quelli che ne dissentivano. Una terza proposta era stata inoltre avanzata dalla Commissione degli affari generali, ed era quella che si riferiva alla raccomandazione di sottoporre all'approvazione dei parlamentari nazionali quelle proposte discusse ed approvate a maggioranza dall'assemblea plenaria. Tre proposte, come si vede, che avrebbero consentito di fare un gran passo avanti sulla via dell'unità europea, dando maggior facoltà alla assemblea, a costo di una limitazione dei poteri del comitato dei ministri, che fino ad ora si era riservato il compito di stabilire che cosa l'assemblea deve o non deve fare, A questa minorazione della assemblea, nata e destinata ad andare avanti con funzioni puramente consultive, si era tentato di ovviare con la creazione del comitato misto, che è composto di quattro ministri degli Esteri e di cinque rappresentanti della assemblea, compresa la presidenza. Oggi si trattava appunto di coordinare tra questi due gruppi l'ordine del giorno dei lavori della assemblea che si inaugura lunedi nel pomeriggio e, come è logico, l'attac co è venuto proprio dai rappresentanti del Parlamento di Europa. Attacco violento e sotto molti aspetti scoraggiante. Per la parte del Comitato dei ministri erano presenti Sforza, Schuman, Davies (in sostituzióne di Bevin, che non sta bene in salute) e il danese Lange; per la parte del parlamento erano Mollet, che rappresentava la presidenza, Spaak, Dresses, il senatore italiano Jacini « l'inglese Maxwell-Fyfe. Henry Spaak, ancora fresco della sua lotta antileopoldista, ha svolto subito un'azione aggressiva. Coscienza dei popoli Siamo di fronte al disastro, ha detto schiettamente. Il comitato del ministri non ha sentito il dovere di porre al l'ordine del giorno 1 più importanti problemi suggeriti. Ciò significa 11 fallimento dèi principio dell'unità europea. E di questo passo è andato avanti, rammentando gl'importanti punti che abbiamo esposto prima. Oli è stato subito obiettato che egli forse non- era al corrènte del rap porto e del messaggio che il comitato del ministri aveva approvato nella mattinata e che era considerato costruttivo. Ma Spaak ha replicato che l'assemblea lunedi chiederà tra l'altro che il ministro Schuman sia chiamato ad esporre il suo progetto per il «pool» dell'acciaio e del carbone, affinchè 1 delegati dei parlamenti europei possano discuterlo. Il ministro Lange ha pacatamente esposto le conclusioni de tutti i proble ali ' attenzione ma ciò non è; renare gli anin let ha chiesto ' tono aspro ha soddisfazione denza dei lavor Essere Dopo un ini natore Jucini, di fare opera ammettendo va del lavoi ha preso la Sforza. Egli divideva il p Mollit e che so andava ai perchè trova da Mollet prt no sufficienti l'atmosfera ropea che soli Noi dobbiamo ministro — europea, ques e il Consiglio, degli strumen linistrl di presentati comitato, ileo, a rassejr-Ihfatti Molola e con • ia inSconclu- vento del ae¬ rdrimsprda e ha cercato conciliazione, parte positiComitato, ■la il ministro che consmo di Guy un certo senra più in là, I progetti ntati non soir creare quelsolidarietà, eupuò salvarci. — ha detto il re all'unione è lo scopo; europeo è uno Jf'per raggiungere lo scopo, scopo tanto più necessario quinto più gravi sono i pericoli johe minacciano la libertà del móndo. Noi dobbiamo svegliare sempre più nei popoli —4 'compreso l'inglese — il senso della necessità della nostra unione. Là è la forza, i popoli sono disposti, noi dobbiamo organizzare il grande plebiscito. Questo e questo solo —«ha continuato Sforza — darà vera forza al Consiglio europeo. Gli uomini veramente responsabili che sono qui dentro non avran no la coscienza tranquilla se non avranno contribuito alla grande crociata. Il fare onestamente il nostro dovere burocratico al Consiglio d'Euroia non basterà a soddisfare a nostra coscienza. Il colpo della Corea fusjforse una mossa; ma una seconda mossa di quel genere potrebbe forse divenire la tragedia che paventiamo. Cerchiamo, dunque, ha concluso il ministro, sempre più di svegliar^ e salvare tutta l'Europa », Alla ragionata calma di Sforza è seguita ancora l'irruenza di - Spaak. « Ripeto che siamo di fronte al disastro — egli ha detto — e la seconda sessione rischia di èssere fatale alla unità' d'Europa. Facendo dell'accademia non faremo che accelerare la catastrofe. I risultati cui siamo giunti dopo un anno di lavoro sono inadeguati agli sforzi fatti e alle aspirazioni dei popoli. Centinaia fra delegati e segretàri e dattilografe ed esperti debbono risiedere a lungo a Strasburgo senza precisi obiettivi e con ingenti spese per 1 lóro governi. La verità è che non si.è fatto nulla. Se andiamo avanti cosi vi sarà una grave crisi nella coscienza europea. La causa prima di questo stato di cose è il comportamento negativo del Comitato dei Ministri nei riguardi dell'Assemblea Mi si è presentato il rapporto preparato stamane come un successo, ma in verità esso mi ha spaventato, perchè non c'è nulla dentro. E' bene essere franchi a riconoscere che non è in questo modo che si ottiene il potenziamento della difesa occidentale. Al contrario, essa risulta indebolita. Noi dobbiamo arrestare una pusillanimità che ci sarà fatale ». Il burrascoso dibattito si < chiuso con una replica dell'in glese Davies, in difesa dell'opera del Comitato e con la richiesta che Spaak venga autorizzato a intervenire, lunedi mattina, alla quinta seduta del Comitato dei Ministri per esprimere il punto di vista dell'Assemblea. Stamane 1 ministri degli esteri avevano approvato il messaggio da indirizzare alla Assemblea. Nel documento si auspica un accordo tra 1 paesi interessati e si preannuncia un progetto per fa creazione di compagnie economiche europee. Dopo avere espresso la speranza di una prosecuzione dei lavori in perfetta armonia mercè la coordinazione ottenuta con l'ausilio del Comitato misto, 11 messaggio termina facendo propria la dlchia- o razione del ministro Sforza in difesa della pace. La dichiarazione, ispirata dall'Italia, invita l'Assemblea a riaffermare categoricamente la sua solidarietà con l'azione intrapresa dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per difendere I un signi ficato "preciso "al di fuori del grigiore degli schemi tecnici delle dorate astrazioni. ^Delio Mariotti

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