II premio Nobel Domagk illustra i nuovi sulfamidici di Angelo Viziano

II premio Nobel Domagk illustra i nuovi sulfamidici MILLE MEDICI A CONVEGNO A VERONA II premio Nobel Domagk illustra i nuovi sulfamidici Fiducia e speranze in queste grandi armi contro la tubercolosi a (Dal nostro inviato speciale) Verona, 20 luglio Le giornate mediche internazionali che stamane sono state solennemente inaugurate in Castel Vecchio dal ministro della Pubblica Istruzione on. Gemella, in rappresentanza del Presidente della Repubblica, e con discorso dell'alto commissario per l'igiene e la sanità on. Cotellessa, vogliono costituire una rassegna vasta e aggiornata delle novità più interessanti e più utili del pensiero medico e delle conquiste terapeutiche in tutti i rami della scienza medica. Perciò sono stati invitati a sintetizzare i loro studi i migliori esponenti delle correnti scientifiche mediche di fama mondiale; perciò sono accorsi alla loro voce già più di mille medici italiani e stranieri e molti ne converranno ancora (iscritti sono circa il doppio) nelle giornate successive di chirurgia del cuore e del cervello. Il Premio Nobel Gerhard Domagk, lo scopritore dei sulfamidici, è stato stamane molto festeggiato e si è commosso al conferimento della cittadinanza onoraria di Verona. "Waksmann, lo scopritore della streptomicina, sarà qui per la conferenza di chiusura. Almeida Lima di Lisbona, Lamarque di Montpellier, Stumpf di Monaco, Brock di Londra, Crafoord di Stoccolma, Tomis di Bochum, Rosicarti di Liegi, Hegmer di Essen, Santy e Dargen di Lione,, Heim de Balzac di Parigi, sono altrettante illustrazioni scientifiche straniere che si alterneranno con i nostri maggiori clinici nella trattazione degli importanti problemi all'ordine del giorno, i Troppe lingue? Non importa. Il pubblico non poliglotta ha già iniziato oggi l'esperimento della speciale ascoltazione in cuffia del discorsi trasmessi nella lingua desiderata contemporaneamente ' a quella degli oratori, e se qual cosa gli sfuggisse, il medico lo ritroverebbe ben presto nella rivista Minerva Medica di Torino, che compiendo un non comune sforzo editoriale esce ogni giorno in edizione epe ciale con tutta la mole del lavori integrali. La relazione Domagk Densa di relazioni è stata la giornata dì oggi. Sulfamidici, neurochirurgia, stratigrafia (cioè radiologia specializzata per cogliere 11 cantuccio desiderato, superficiale o profondo, del polmone senza l'inconveniente di sovrapposizioni abituali di ombre), radiazioni atomiche curative, ultrasuoni, ecco gli argomenti trattati da Domagk, Almeida Lima, a nome del Premio Nobel Moniz, trattenuto a Lisbona per malattia, Lamarque, Vallebona, Torelli, Stumpf, Perona, Ponzio, Villa e Fanucchi. Centro di attenzione generale è stata però la relazione di Domagk, perchè dalla illustrazione dei suol sulfamidici ne ha sempre di nuovi è sconfinato ad accennare alla nuova cura della tubercolosi. Domagk è tornato a ri cordare con voce patema il sulfamidico di cui riconobbe l'azione terapeutica sperimentalmente nel Natale del 1932 e che solo nel 1935 venne annunciato al mondo con i meravigliosi risultati delle sue prime applicazioni in campo umano, specie contro la polmonite e certe forme di meningite infettiva. Poi ha fatto la storia delle successive trasformazioni del primitivo nucleo, da cui sono sorti sempre nuovi derivati più potenti, meno tossici e, più spesso, intensamente più - attivi nell'una o nell'altra forma morbosa da infezione. Non ha lasciato trapelare se abbia avuto un momento di perplessità allorquando il mondo venne attirato dall'improvviso nuovo astro antibatterico sorto a opera di Fleming, la penicillina. Certo egli' continuò imperterrito il suo lavoro, e pertanto se per un momento i sulfamidici parvero essere negletti dal pubblico medico, essi ben presto tornarono alla ribalta per la loro sempre crescente specializzazione. Tants dovizia di varietà di sulfamidici oerri in commercio non è fpdovuta dunque solo a nomi di è fantasia creati dalle molte case produttrici, ma in gran parte proprio alla differenziata composizione a formule imparentate si, ma di azione specifica diversa. Di qui il monito di Domagk di fare bene attenzione a propinare il sulfamidico di volta in volta più idoneo alla malattia da trattare per non incorrere nel rischio di insuccessi. Per certe infezioni è però necessario associare più tipi di sulfamidici altamente attivi; in tali associazioni il Domagk vede, anzi, lo sviluppo futuro della. lotta contro le infezioni bat-1 teriche. Non disconosce, d'altronde, l'utilità di un concorso cumulativo di sulfamidici'e di certe muffe prodigiose quali la penicillina, la streptomicina, la cloromicetlna, in casi particolari. Le recenti conquiste , La conquista più recente dei nuovi sulfamidici su malattie da infezione acuta annunciata da Domagk stamane, è stata la vittoria sull'agente della cancrena gassosa, infezione gravissima, appannaggio di certe ferite. Ma è anche del tutto recente la scoperta di un derivato capace di minimizzare ormai i gravi pericoli della contagiosità della dissenteria bacillare, malattia ancora ieri temuta quale una delle forme epidemiche più diffusibili in tempo di guerra. E anche le diarree estive dei lattanti e dei bambini piccoli, che spesso avevano esito letale, ora trovano adeguata terapia nei sulfamidici specializzati. Il tifo no, o non ancora. LI è la cloromlcetina e in secondo luogo la auromicina che imperano sovrane. Per contro ancora un nuovo sulfamidico si indirizza alla cura dell'endocardite lenta, una malattia di cuore di origine infettiva contro la quale si sono spuntate finora tutte le armi della terapia moderna. Ma chi avrebbe più pensato che dallo studio dei sulfamidici, cui invano in un primo tempo si richiese pure la guarigione della tubercolosi, a questo si sarebbe arrivati o per lo meno assai bene avviati? E' ancora lavorando alla trasformazione dei sulfamidici che Domagk è pervenuto alla scoperta del ^preparato ctidoneo, chiamato Tb 1/698, '"che però del sulfamidico non ha più che una lontana parentela. E' infatti una di quelle sostanze che i chimici chiamano «tiosemicarbazoni», che servono solo come punto di parentela per la preparazione di un modernissimo sulfamidico (sulfatiodiazolo), di cui Domagk riconobbe per la prima volta una certa aggressività contro il bacillo tubercolare. Dei « tiosemicarbazoni:» 11 Tb 1/698 è l'esemplare a tutt'oggi migliore. Non v'ha dubbio che Domagk nell'incessante travaglio di ricerca con i suoi collaboratori lo perfezionerà. Per ora dal lato sperimentale si.può dire che sulle colture dei bacilli tubercolari ha una attività dieci volte più potente della streptomicina e cento volte più dell'acido paraminosalicilico, i due rimedi moderni fino a oggi ritenuti le maggiori speranze per la lotta contro la tubercolosi. L'efficacia del Tb 1/698 In quanto alle prove sull'uomo, cominciano ad affluire da molte cliniche documentazioni favorevoli all'impiego. Domagk non ne ha ancora riferito in questo convegno internazionale; perchè ne parlerà il prof. Heymer, di Éssen, nella seduta di sabato. Poiché però un giornale come il nostro ha le sue esigenze, ho chiesto personalmente al prof. Domagk di concedermi qualche anticipazione. Egli na sorriso, poi, senza accorgersene, è scivolato nel pieno dell'argomento, e infine mi ha indicato le bozze di un suo lavoro. Che miniera di informazioni! Ma lo spazio mi impone di essere telegrafico. Ècco: le prime conferme dell'efficacia del Tb 1/698 nell'uomo si sono avute nelle forme di grave tubercolosi cutanea, nel cosidetto lupus,, che attacca soprattutto il naso. Domagk è convinto che con la nuova cura sarà eliminato per | sempre appunto il pericolo dl vazione caverne, certe gravi mutilazioni nasali, oggi piuttosto frequenti. Dopo il lupus, anche le laringiti tubercolari hanno cominciato a cedere all'azione di questo tiosemicarbazone. E poi si sono avuti risultati incoraggianti nella tubercolosi della vescica e del reni, e in certe forme tubercolari fistolose delle ossa. In processi specifici intestinali si sono ottenuti effetti rapidi e sorprendenti. Per quanto riguarda propriamente la tubercolosi polmonare colpisce l'osserdella scomparsa di di quelle erosioni distruttive del polmone che sono semenzaio di bacilli facilmente diffusibili. Secondo Domagk si può dire che il Tb 1 ,'698 è adatto nella cura della tubercolosi polmonare; ma non tutte le forme reagiscono allo stesso modo. Le caverne suscettibili di emendamento sono soprattutto quelle di data recente che conservino pareti sufficientemente elastiche. Domagk insiste sull'importanza della collaborazione del terreno organico, cioè della resistenza generale dell'organismo, e soprattutto avverte di curare contemporaneamente l'anemia, di cui facilmente sono affetti i tubercolotici. Per ora, a ogni modo, la tendenza terapeutica sarebbe almeno quella di trasformare le cosidette forme di tubercolosi aperta — nelle quali vi è via libera tra focolaio e cavo orale — In forme quasi non contagiose, che possono essere portate a gua¬ rigione con il concorso di altri mezzi. Ho osato chiedere ancora all'illustre scienziato fino a qual punto arrivi la sua fiducia nel nuovo medicamento, anche attraverso i suoi eventuali sviluppi. Con parola pronta e vivace mi ha risposto: «Non v'ha dubbio. Ho la ferma convinzione che anche la tubercolosi polmonare sarà debellata ». « Forse già tra dieci anni non ci imbatteremo più in quelle caverne polmonari che sono l'ultimo suo oltraggio ». Ribadendo infine la conclusione della sua odierna relazio ne, ha soggiunto che è necessario che la terapia non sia sconsiderata, attuata cioè con dosi inadatte, o troppo presto sospesa, per non ingenerare il rischio di creare ceppi di germi resistenti al nuovo farmaco antitubercolare, come già sta avvenendo nei con fronti della streptomicina e del P.A.S. Ricordiamo, ha ammonito, che l'uso incongruo di penicillina e di sostanze sulfamidiche nelle malattie sessuali ha fatto si che queste, nonostante i numerosi antibiotici, stanno riprendendo una notevole diffusione. Per dovere di cronaca e per la sua importanza debbo aggiungere una indiscrezione. In quelle bozze indicatemi da Domagk ho intravisto questa notizia: il Tb 1/698 si è rivelato anche efficace nell'artrite. Per ora non posso aggiungere di più. Angelo Viziano

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