Il traforo del Gran S. Bernardo problema importante per Torino

Il traforo del Gran S. Bernardo problema importante per Torino Il traforo del Gran S. Bernardo problema importante per Torino IEi COLLBf«AME,W« AUTOMOBILISTICO CON L'EUROPA CENTRALE Negli ambienti municipali ci si torna a occupare di un problema di importanza vitale, per la nostra città e la regione ligure piemontese: il collegamento stradale con il centro Europa. Continuano intanto, anche se ufficialmente non trapela nulla, le discussioni e le trattative fra gli interessati; discussioni e trattative che procedono a rilento polohè enormi sono le difficoltà, pratiche da superare e molto contrastanti gli interessi in gioco. Ma il problema è tutt'altro che accantonato, non è escluso che fra breve se ne torni a parlare in sede ufficiale per trarre le conclusioni del lavoro sinora svolto e impostare concretamente i progetti futuri. Torino sa che da questa iniziativa potrà dipendere in non piccola misura il suo sviluppo di grande città e si dimostra perciò, cosi è logico, particolarmente atti va e vigile. Ecco, secondo un accurato studio del gen. Giuseppe Curreno, come stanno le cose, Nel quadro del collegamento autocamionale con la Svizzera e l'Europa centro-settentrionale, è ormai pacifico che si debba- innanzitutto costruire una strada la quale, da Torino per Fogli zzo e Ivrea raggiunga Aosta. Dall'altra parte, e cioè a sud della nostra città, resterà poi da risolvere il collegamento fra il Piemonte ed I porti del Mar ligure, onde rendere completo il sistema di comunicazioni alio studio. Il problema essenziale, co munque, è quello che concerne l'attraversamento delle Alpi, oltre Aosta. Tre nazioni, Italia, Svizzera e Francia, sono interessate all'impresa, e due sono le soluzioni proposte. La prima, caldeggiata dal cantone elvetico di Ginevra, punterebbe sul traforo del Monte Bianco per realizzare una camionale sulla linea Aosta Courmayeur - Chamonix - Ginevra - Dlgione - Parigi. La seconda favorita oltreché dal Piemonte dai cantoni svizzeri del Vallese, del Vaud, di Friburgo e di Neuchàtel vorreb¬ be S. carsi stanantutIsarlarmiGrarebKmtri500delil unA sa,natandelecochénalropverSaperad(a qupotraza fraperTtrapoiro rebstaforrebcitindIvrAco-prede11 dolomscuse pesagrnate be invece il traforo del Gran S. Bernardo in modo da toccare Losanna per poi irradiarsi su una zona molto più vasta, verso la Francia, la Renanla, la Baviera, l'Austria e tutto il nord Europa. Il traforo del Monte Bianco sarebbe lungo circa 12 Km. e largo 8 mètri. Costerebbe 11 miliardi e mezzo. Quello del Gran S. Bernardo raggiungerebbe invece la lunghezza di Km. 9,5 e la larghezza di 9 metri. Costerebbe 8 miliardi e 500 milioni. Secondo 11 parere della maggior parte dei tecnici, il secondo avrebbe sul primo una serie di notevoli vantaggi. A parte la differenza della spesa, il traforo del Gran S. Bernardo avrebbe valore non soltanto turistico (come quello del Monte Bianco) ma anche economico e commerciale, poiché vi potrebbe essere incanalato tutto il traffico dell'Europa nord-occidentale diretto verso l porti di Imperia, Vado, Savona, Genova. La Svizzera, per parte sua, aspira da tempo ad uno sbocco sul Mar Ligure (a Vado possibilmente), e con questo traforo il collegamento potrebbe essere ottenuto attraverso la via più breve e senza sconfinare in territorio francese evitando cosi di superare due barriere doganali. Torino sarebbe favorita dal traforo del Gran S. Bernardo, poiché tutto il traffico svizzero e nord-europeo si accentrerebbe su di essa per poi smistarlo verso la Liguria. Il traforo del Monte Bianco Isolerebbe completamente la nostra città e 1 porti di Savona-Vado, indirizzando il traffico, dn Ivrea, su Milano e su Genova. Anche sotto l'aspetto tecnico-finanziario sembrerebbe da preferire — e questo a prescindere dai vantaggi di Torino — 11 traforo del Gran S. Bernardo. Una differenza di due chilometri in lunghezza non è trascurabile, non solo per le spese di costruzione ma anche per l'aerazione del tunnel, che sarebbe naturale (e quindi gratuita) per il Gran S. Bernardo, e meccanica per il Monte Bianco. Inoltre, per acce- La camionale dovrebbe toccare Ivrea, Aosta e Losanna, irradiandosi poi in Francia, in Germania e nel nord • La spesa per il tunnel di circa 10 fan. si aggira sai 9 miliardi dere agli imbocchi della galleria del Monte Bianco occorrerà costruire una ventina di chilometri di nuove strade e una altra galleria di 800 metri sotto il Col des Montets, per cui la spesa totale dei lavori non sarà inferiore ai 18 miliardi. Per il Gran S. Bernardo, invece, i nove miliardi previsti per la galleria coprono praticamente tutte le spese, in quanto gli imbocchi del traforo sono a poca distanza dalla strada attuale che valica il colle. Va infine osservato che per il traforo del Monte Bianco occorrerebbe, contrariamente a quello del Gran S. Bernardo, un forte contributo da parte del Governo. E questo non è, evidentemente, un argomento secondario. Lam tiiiiiiiiniliii MiiiiHiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii iiiiiiitiiiiiiliiiiiiiillliiiiiiil MiiiiiiiiMiiiiliii

Persone citate: Giuseppe Curreno, Vallese