Che cosa ha detto Gromyko all' ambasciatore britannico?

Che cosa ha detto Gromyko all' ambasciatore britannico? / MISTERIOSI COLLOQUI DI MOSCA Che cosa ha detto Gromyko all' ambasciatore britannico? (Dal nostro corrispondente) Londra, 7 luglio. Cosa può mai aver detto, ieri pomeriggio, all'ambasciatore britannico a Mosca il vice ministro sovietico degli esteri, Gromyko? Questa domanda è divenuta, nelle ultime óre, l'assillo di tutti i redattori diplomatici della capitale britannica e, con ogni probabilità, l'assillo anche dell'ufficio stampa del Foreign Office, che, da stamattina presto, si trova martellato dalle telefonate di tutti i corrispondenti a Londra. La curiosità si è fatta ancor più intensa nel tardo pomeriggio d'oggi quando si è appreso che Attlee si era recato a trovare Bevin, ancora degente in clinica, e che i due uomini di governo avevano assieme esaminato il rapporto' inviato questa nette dall'ambasciatore britannico a Mosca, Sir David Kelly, sul colloquio da lui avuto ieri con Gromyko. In un'atmosfera cosi scottante è naturale che quest'incontro diplomatico, seguito da dichiarazioni e contro-dichiarazioni russe e inglesi, abbia destato un cosi vasto interesse ed abbia monopolizzato le prime pagine dei giornali della sera: resta però il fatto, accettato oggi anche dai più posati redattori diplomatici, che nell'incontro di ieri a Mosca, fra Gromyko e Sir David Kelly, vi è un elemento di mistero, se cosi ci è permesso definirlo, che non può mancare di suscitare interesse e anche apprensione. Cerchiamo innanzitutto di riassumere i precedenti e di mettere in rilievo in cosa consista la « originalità » di questa vicenda diplomatica. La settimana scorsa, pochi giorni dopo l'aggressione in Corea, l'ambasciatore britannico a Mosca, Sir David Kelly, si recava al ministero sovietico degli esteri, ove comunicava al . capo della seconda divisione europea, Pavlov, il desiderio del governo britannico di veder pacificamente risolto il conflitto coreano, grazie ad un fattivo intervento dell'Unione Sovietica. Ciò avvenne esattamente venerdì 30 giugno. Orbene, ieri sera, il Foreign Office annunciava che Sir David Kelly, su diretto invito del ministero degli esteri sovietico, si era incontrato poche ore prima con Gromyko, il vice-Visclnski, col quale aveva avuto un lungo colloquio. Lo annuncio non fece un grande effetto e i più autorevoli commentatori diplomatici si addormentarono ieri sera tranquilli dopo aver sostenuto che Gromyko aveva invitato al ministero Sir David Kelly soltanto per consegnargli una nota russa di risposta a quel¬ la britannica, nota che non poteva contenere che le solite dichiarazioni di pace ed affermazioni propagandistiche. Fin qui tutto normale. Stamattina presto, Radio Mosca provvedeva però a turbare la atmosfera: la radio sovietica diffondeva infatti due violenti filippiche, una diretta contro gli Stati Uniti e concernente il blocco navale attorno alla penisola coreana, l'altra- riguardante l'intervento britannico, del 30 giugno, presso il governo di Mosca. La dichiarazione russa può cosi essere riassunta: « Contrariamente a quanto affermato dal ministero britannico degli esteri, Sir David Kelly non ha affatto chiesto al governo di Mosca di usare la sua influenza per porre termine al conflitto in Corea, ma ha soltanto presentato una nota auspicante un sollecito ritorno della pace in Estremo Oriente. E' ovvio che una simile nota non esige risposta alcuna da parte del governo sovietico ». Poche ore dopo la trasmissione di Mosca il Foreign Office si affrettava ad informare la stampa, già posta in stato di effervescenza, che la dichiarazione di Radio Mosca « sì riferiva soltanto all'incontro dì Slr David Kelly con Pavlov del 30 giugno, ma non a quello di ieri con Gromyko ». Questa l'intricata narrazio- n e . a a a o , ò l a a a o o a o e o aì o a ». -'munità occidentale. m- c ne dei precedenti: la domanda ora è questa « Se l'incontro di ieri, come ci tengono a mettere in rilievo sia russi che inglesi, non ha avuto co me argomento di discussione la risposta sovietica alla nota Inglese della settimana scorsa, cosa mai allora può aver detto Gromyko al rappresentante britannico in Russia? », Purtroppo non c'è concesso che fare la cronaca degli avvenimenti : qualsiasi tentativo di voler sollevare la cappa di mistero non si conclude rebbe che in una serie di congetture e di illazioni. Domani, forse, il Foreign Office provvederà a soddisfare un po' più la nostra curiosità: per il momento non possiamo che ripetere la tesi formulata oggi in diversi circoli diplomatici, una tesi che non è forse lontana dalla realtà. Il governo sovietico, secondo queste teorie, avrebbe fatto presente alla Gran Bretagna il suo disappunto per l'appoggio da essa offerto all'iniziativa americana in Corea, quella che 1 russi hanno definito « la aggressione di Truman >. Se questa tesi è giusta, le dichiarazioni di Gromyko a Sir David Kelly non sarebbero che una nuova fase della manovra sovietica tendente a creare un vallo fra il governo americano e il resto della co