Gli azzurri in volo verso l'Italia

Gli azzurri in volo verso l'Italia CRONACHE DEL Chiusa per la nostra nazionale l'avventura brasiliana Gli azzurri in volo verso l'Italia Amadei è partito ieri mattina - I due scaglioni di giuocatori e dirigenti fanno rotta rispettivamente da Rio e da San Paolo - Il caloroso saluto della stampa (Dal nostro inviato speciale) San Paolo, 3 luglio. La vittoria sul Paraguay — vittoria netta, conquistata con un giuoco pieno di volontà e di autorità — mentre ha servito a rinsaldare il nostro prestigio scosso dalla sconfitta subita contro la Svezia, non ha fatto che accrescere l'amarezza per la bella occasione perduta. I commenti degli sportivi di 8rn Paolo sono stati tutti favorevoli alla squadra azzurra, opinioni errate sono state corrette, tutti sono ora concordi nel ritenere che si è visto finalmente il vero volto del calcio italiano. Diciamo pure che di questo cambiamento di fronte nei giudizi, ne sentivamo il bisogno. La nostra nazionale era venuta in Brasile con molte speranze, grande era l'attesa di vederla, favorevoli ci erano i pronostici. In un giorno tutto è crollato. Il tonfo inglese La nostra rappresentativa è passata in questi otto giorni attraverso stati d'animo diversi: prima di scoramento, poi di rassegnazione, quindi di serenità. Certo, il tonfo dell' Inghilterra ha contribuito non poco a questa evoluzione di sentimenti, per quanto si IIIIIllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll ) — n di o iua zrti a o a è o o ai, a a ne i o è ni io, di lo e i lll i nnpi lo ler eirmia, n, ae. di): r. eo a, ri 21 le di npenai che, sparito l'ostacolo ritenuto più arduo, il compito ci sarebbe stato facilitato nelle finali. Ma anche questo potrebbe essere un errore perchè gli inglesi, fuori stagione, non sono mai apparsi al vertice della loro potenza. Sulle caratteristiche del calcio inglese siamo tornati già più volte. Non si modifica la mentalità di una ■massa di atleti e lo spirito di un ambiente solo per il fatto che ad un certo periodo della stagione estiva si affronta un campionato mondiale. La stagione inglese è fatta di turni di riposo e di turni di lavoro. C'è una consuetudine che non si può improvvisamente mutare. Senza dubbio la squadra inglese si era preparata accuratamente per questo torneo; certo le cose non erano state fatte alla leggera e nessuno potrebbe ora incolpare i dirigenti britannici di avery trascurato la loro nazionale o di essersi illusi sulla vera difficoltà del compito. No, niente di tutto questo; ma noi crediamo tuttavia che gli sforzi dei dirigenti e dei giocatori stessi si siano urtati contro una mentalità ben radicata e secondo la quale il lavoro del calciatore termina all'ultima partita del campionato nazionale. Noi siamo convinti che il calcio inglese valga qualcosa di più e sia qualcosa di meglio di quello che è stato offerto al pubblico brasiliano. Ma,, tornando alla nostra squadra, dobbiamo dire che sono stati commessi sì degli errori ma che c'è stata anche parecchia sfortuna. Il « palo » di Carapellese che all'ultimo minuto della partita con la Svezia ha sbarrato la via al pareggio è destinato a diventare storico. E' stato quel palo che ci ha precluso l'ingresso alla finale. Contro il Paraguay la squadra azzurra, meglio ambientata e meglio preparata, ha potuto, per quanto in una formazione che sarebbe stato difficile varare nel primo incontro, fornire un gioco più pratico, un gioco largo impostato su trame semplici che ha avuto ragione del grande spirito agonistico e della gratute mobiZifà dei paraguayani. Il girone finale La stampa paulista si chiede come mai non sia stato schierato contro la Svezia lo stesso quintetto d'attacco che ha giocato contro il Paraguay. E' una risposta difficile da dare. Amadei è stato giudicato l'uomo migliore in campo. Affermano, i giornali di qui, che sarebbe bastata la presenza di Amadei e di Moro per battere la Svezia. I giudizi si incrociano, ma gli elogi che ci vengono tributati in questo momento ci commuovono e ci turbano nello stesso tempo perchè ci fanno pensare a quello che si sarebbe potuto fare e all'amaro destino della nostra squadra nazionale. Intanto gli organizzatori del torneo hanno comunicato il calendario delle finali che è il seguente: 8 luglio: Uruguay-Spagna; 9 luglio: Brasile-Svezia; IH luglio: Spagna-Svezia; 1S luglio: Brasile-Uruguay; 15 luglio: Svezia-Uruguay; 16 luglio: Brasile-Spagna. Manca ancora la designazione delle sedi dei vari incontri perchè alcuni- si svolgeranno a Rio e alcuni a San Paulo, come pure mancano ancora i nomi degli arbitri designati a dirigerli. Finanziariamente il campionato ha ottenuto un grande successo. Secondo i dati comunicati, sono stati incassati nei quat tro ' gironi eliminatori complessivamente circa 350 milioni di lire corrispondenti a 17 milioni e mezzo di cruzeiros Con le finali si spera di giungere ad un incasso di trenta milioni di cruzeiros che superano di molto i preventivi. E' questo un segno dell'enorme interesse che suscita anche in Brasile lo sport calcistico I due scaglioni Ora la comitiva italiana è sulla via del ritorno. Il primo a partire è stato Amadei, il quale ha approfittato dell'unico posto libero su altra li nea e sarà il primo ad arrivare a Roma. Il primo scaglione formato da Magrini, Sperone, Furiassi, Remondini, Sentimenti e Tognoli è partito per Rio per prendere l'aereo della Panair do Brasil che avrebbe dovuto fare scalo a San Paulo e lo farà invece solamente all'aeroporto della capitale ove partirà nel primo mattino ai domani. Il secondo gruppo, formato da Valentini, Bigogno, Annovazzi, Blason, BoniperU, Campatela, Caprile, Casari, Fattori, Giovaìinini, Mari, Moro, Muccinelli, Pandolfini, Parola, Zanella e Novo ha lascia to, dopo aver fatto colazione alle undici, l'albergo a mez zogiorno diretto all'aeroporto di Coimbica. La comitiva è stata salutata da numerosi connazionali. La partenza dell'aereo per l'Italia è avvenuta alle ore 15 locali (19 italiane). Lo stato d'animo dei brasiliani, di aperta simpatia per gli azzurri, traspare anche da quanto scrive stamane il giornale « A Gazeta Esportwa » nel saluto che rivolge agli italiani: « Partono dal Brasile coloro che sono stati per due volte campioni del mondo nel- o sport che ha conquistato e moltitudini. Partono senza a Coppa che portarono con oro, però al posto di quel troeo ne riportano un altro di on minor valore: la gratiudine dei brasiliani. Poiché e una nazione avrebbe potuo avere attenuanti per non resentarsi al torneo, questa arebbe proprio stata l'Italia, oichè la sua squadra perdete nella catastrofe di Supera autentici astri del footall», n giornale conclude: Ora che cominciano a riartire in vari gruppi, noi. ommossi, offriamo a tutti una mano amica dicendo: Até ogo, squadra azzurra (Arivederci squadra azzurra)». Vittorio Pozzo Prodezza di De Bernardi nella settimana aerea Rimini, 3 luglio Durante le gare della Settimana aerea internazionale il pilota Mario De Bernardi, secondo ieri nella graduatoria del volo di raduno, ha compiuto oggi una ammirata prodezza aviatoria. Dopo avere decollato in no metri (portati a 125 per la deriva del vento) In "9 metri di atterraggio ha fermato il suo apparecchio, in uno spazio cioè più corto di piazza San Carlo a Torino. L'apparecchio di Renzo Ceschlna, il quale era primo In classifica nel tentativo di un difficile decollo ha strisciato con un'ala per terra, l'aeroplano ha « capottato » ed ha subito tali danni da non essere più utilizzabile per la gara. Pure nella manovra di atterraggio 11 pilota Mieille ha condotto l'apparecchio a terra nello spazio di m. 117 conseguendo 11 miglior risultato dopo quello di Do Bernardi. Dopo il volo di raduno e le prove di atterraggio e decollo, Mario De Bernardi è primo nella classifica generale. niiniuiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Colpo di testa di Remondini nel vittorioso incontro degli Italiani col Paraguay (Telef.)