Le fanterie statunitensi si sono attestate in prima linea

Le fanterie statunitensi si sono attestate in prima linea Le fanterie statunitensi si sono attestate in prima linea Il primo scontro con le forze corazzate comuniste atteso tra poche ore a sud di Sttwoii - Caccia a reazione nordisti contro le trincee statunitensi (Nostro servizio speciale) Fronte di Suwon, 3 luglio. / primi reparti delle fanterie americane si sono attestati sul fronte della Corea meridionale preparando piazzole e postazioni per le mitragliatrici e, le artiglierie di ogni calibro ' ed iniziando la costruzione vera e propria delle trincee e dei camminamenti. Le unità ■ di fanteria sono. dislocate proprio lungo le direttrici di marcia delle due colonne corazzate nordtste che oggi hanno spezzato il fronte del fiume Han presso Yongdungpo. La vicinan-, za dalle pattuglie nemiche è minima.. Alcune ore dopo l'arrivo in linea si sono presentati nel cielo sette aerei a reazione nordisti che' hanno proceduto ad un notevole mitragliamento e spezzonamento delle postazioni. L'attacco è durato 25 minuti: un tratto della linea ferroviaria presso la sede del comando'è risultata distrutta ed un soldato a7nericano è rimasto ferito. Con le armi in vedetta Ero sul posto col ten. col. N. T. Hazlett ed ho assistito così al battesimo del fuoco degli «yankees». Nessuna indecisione tra i ragazzi; molti sono abituati alla guerriglia nell'India e nelle isole dell'arcipelago giapponese e nessun avvenimento, per quanto grande, riesce più, a spaventarli. Passata l'ondata degli aerei, il comandante del battaglione è salito su un auto carro e da quel posto con un binoccolo osservava la strado. Era segnalata in arrivo una piccola colonna di autocarri nordisti e gli uomini erano pronti. Forse tra poche ore si sarà già cominciato a sparare e tra poche dovrebbe invece esser una gran festa, perchè è il I7j}° anniversario dell'indipendenza americana, Ma qui gli « yankees » montano in vedetta e le armi sono pronte. Buwon è ancora in mono ai sudisti, ma è notevolmente minacciata dai reparti comunisti che tentano d'irrompere verso il meridione. E' proprio per arrestare queste puntate di due divisioni coreane del nord che gli americani hanno accelerato il ritmo della loro marcia al fronte. La città è una piazzaforte di primo ordine, tutta murata come in centri cinesi. Forse l'antica e storica porta, attraverso la quale, parte la millenaria strado verso il nord, sarà fatta saltare poiché le truppe nemiche si sono già infiltrate fra la porta e la linea sudista e continuano ad avanzare verso sud. Se esse raggiungeranno la via principale a meri diane della città tutti i sudisti saranno imbottigliati in una sacca. E' in questa zona, quindi, che avverrà lo scontro fra gli americani ed i comunisti ed è proprio qui che il maggior generale William F. Dean, nuovo comandante di tutte le truppe statunitensi in Corea, ha piazzato il grosso delle sue unità. Il cielo è coperto e nubi basse, ma non troppo dense, stagnano in larghi tratti. Ciò non impedisce tuttavia l'attività dell'aviazione che ha bombardato con notevole intensità reparti rossi e attrezzature aeroportuali a Seul e più a nord, oltre il 38" parallelo, Senza incontrare praticamente alcuna resistenza. L'aviazione nordista appoggia infatti le proprie truppe solo sul piano tattico, ma in maniera inferiore al prevedibile. E' un problema questo che preoccupa il comando dell'aviazione alleata: dov'è finito il grosso degli) aerei nord-coreani? II bilancio delle .prime azioni statunitensi è stato lusinghiero: un « La 7 » ed uno « Yak 9 » abbattuti 22 autocarri e 7 carri armati disi>ulti, 29 camions e 5 tanks danneggiati. Inoltre una locomotiva distrutta e altre tre danneggiate, un deposito di munizioni fatto saltare in aria. Va parte americana un «B £6» è stato abbattuto ed altri tre hanno riportato leggeri danni a terra. Gli aerei australiani Sono entrati in azione anche gli aeroplani australiani, ma per la confusione e per le cortine fumogene hanno scambiato un treno di truppe americane per un concentramento di coreani comunisti. Gli aerei hanno immediatamente scatenato l'offensiva, ma prima. efre i piloti s'accorgessero dell'errore, i loro proiettili incendiari avevano già distrutto un comando d'artiglieria ed un concentramento di autocarri americani. Le esplosioni si sono succedute per vario tempo. L'episodio si è avuto sulla strada di Taejon. Quando ho raggiunto la località che per ragioni di sicurezza non posso nominare, frammenti di 105 volavano da tutte le parti. La stazione ferroviaria bruciava. G"- aerei australiani erano tornati una seconda volta, ma avevano riconosciuto evidentemente i nostri ed avevano fatto segnalazione oscillando sulle ali. Ho chiesto ad un giovane tenente americano, reduce dalla seconda guerra mondiale « Beh, com'è questa piccola guerra in confronto della grande* ». Ha sorriso scoprendo i denti: « Non è mai piccola la guerra quando ci sei in mezzo». L'azione della flotta Anche la flotta sta conducendo un'attiva azione avvolta tuttavia in un velo di comprensibile discrezione. Le navi russe operano infatti in una zona assai prossima alle basi russe di Vladivostok e di Port Arthur. E' stata bombardata una testa di sbarco nordista nella regione di Sanchoku e sono state distrutte cinque di sei siluranti che avevano affrontato alcune navi americane al largo della costa orientale della Cerea. Si stanno anche perlustrando le acque alla scoperta di eventuali sottomarini russi. L'Unione Sovietica possiede infatti la più potente flotta subacquea del mondo e si ritiene che il grosso sia dislocato proprio nelle acque dei Pacifico. Nel mare del Giappone è stata mobilitata una flottiglia di ventitré navi pattugliataci più altri 32 piccoli battelli veloci; essi concentreranno la loro sorveglianza, sul l'isola di Tshusyma, a metà cammino tra il Giappone e la Corea per evitare « immigrazioni clandestine ». Tutto è apparentemente calmo sul fronte. Ad una stazione coreana ho visto un gruppo di profughi assieme a qualche prigioniero ed a feriti stesi su vagoni colmi di paglia in attesa d'essere inviati all'ospedale. Non aspettano che un segno: il primo colpo di fucile americano. Quello, dicono, sarà il segno della riscossa per tutti i soldati. Jack James - ... deH'« U.P. » Un incrociatore affonda sei navi coreane nordiste Tokio, 3 luglio. U i dit dl ,gUn comunicato diramato dal quartier generale di MacArthur dice che un incrociatore statunitense operante nelle acque coreane ha affondato altre sei unità navali nordiste. L'incrociatore; di cui non è stato fornito il nome, ha affondato cosi in due giorni 11 navi comuniste. ■IIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIlllllllllllllllllllllllllllllllllll

Persone citate: Hazlett, Jack James, William F. Dean

Luoghi citati: Corea, Giappone, India, Tokio, Unione Sovietica