La seduta a Lake Success per un comune intervento

La seduta a Lake Success per un comune intervento La seduta a Lake Success per un comune intervento (Dai nostro corrispondente) Washington, 27 giugno. Oggi, a Lake Success, quando sir Rau, presidente di questa, sessione del Consiglio di Sicurezza apri la seduta leggendo gli ultimi dispacci della Commissione dell'O.N.U. dalla Corea che consigliavano ferme ed immediate forme di intervento, non c'era dubbio sulla portata delle decisioni che sarebbero state prese. La tensione era enorme. La grande sala di Lake Success era zeppa. Mai vi era stata una tale affluenza di donne ansiose. L'Ambasciatore coreano a Washington, fu invitato a prendere posto alla tavola e sedette accanto ad Alexis, delegato jugoslavo, l'unico di cui si valse l'opposizione per protestare contro le decisioni d'intervento militare; « Lasciateci sperare ancora — disse con visibile commozione il giurista indiano — e davvero convinciamoci che non c'è causa di sconforto ». Trygve Lie sedeva gravemente al centro dell'emiciclo ed era stampato sul suo viso che nessuno quanto lui condivideva la speranza che quell'estremo appello potesse ancora essere accolto. Poi Warren Austin, delegato americano, lesse la proposta degli Stati Uniti. Questa non si riferisce direttamente alla dichiarazione di Truman circa gli aiuti militari alla Corea, ma raccomanda che tutti i membri delle Nazioni Unite prestino assistenza alla Repubblica coreana del sud. Le dichiarazioni in appoggio della proposta americana procedettero regolarmente: la Jugoslavia propose da buon stato comunista di ascoltare anche i nordisti prima di dare mandato agli S. U. di agire militarmente mentre gli altri delegati proposero l'appoggio senza condizione. Gli occhi del pubblico e dei delegati correvano alle due porte che conducono all'emi¬ ciclo: da un istante all'altro si attendeva di vedere compari re Malik, il delegato sovietico, per porre il veto alle dichiara zioni del Consiglio circa la concessione del mandato d'àppli cazione delle sanzioni militari alle nazioni dell'ONU e cioè agli Stati Uniti. Ma è una vana attesa che dura ancora mentre trasmettiamo. An che se Malik dovesse compa^ rire e porre il veto, gli Stati Uniti stanno già agendo in base alla disposizione votata a maggioranza domenica. Il ve to russo se giungesse in que sta fase finale non potrebbe, più modificare la situazione di intervento e potrebbe solo aumentare la gravissima perdita di prestigio subita da Mosca < Il dott. Viglianesi si (limette da vice-segretario del PSU Roma, 27 giugno, H vice segretario del P.S.U dottor Italo Viglianesi si è di messo dalla sua carica per dis sensi sorti in seno al partito Tali dimissioni sono state giù stiflcate ufficialmente affer mando che il dottor Viglianesi intèndo dedicarsi esclusivamente al suo compito sindacale nell'Unione italiana del lavoro. A monte le trattative nella vertenza Lito Latta Savona, 27 giugno. Sono state riprese questa sera le trattative per la nota vertenza degli stabilimenti Lito latta. La riunione, svoltasi nell'Ufficio prò vinciate del lavoro con la parte uipazione delle organizzazioni del lavoro e dell'Unione industriale si è esaurita senza che le parti interessate siano riuscite a rag giungere il compromesso. Pur troppo la vertenza è giunta a un vicolo cieco, troncando ogni ulteriore possibilità di presa di con tatto. Il fallimento della riunio ne di oggi ha creato un aggravamento della situazione già di per sè tesa, che sta attraversando ti settore industriale della nostra provincia»

Persone citate: Italo Viglianesi, Viglianesi, Warren Austin

Luoghi citati: Corea, Jugoslavia, Mosca, Roma, Savona, Stati Uniti, Washington