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Successi e deficienze del piano quinquennale Movimentate sedute del Soviet Supremo Successi e deficienze del piano quinquennale Critiche e accuse a dicasteri in ritardo - La produzione di auto "disastrosamente,, inferiore (Dal nostro corrispondi nte) Stoccolma, 22 giugno. I cronisti parlamentari della Pravda e delle Izvestia hanno avuto molto lavoro in questi giorni perchè le discussioni nelle due camere che formano il Soviet supremo, sono state molto più movimentate di quanto s'era previsto. Le critiche dei deputati ai vari ministeri sono state piuttosto vivaci, e vale la pena di registrarle, anche se probabilmente, sono state fatte per ordine superiore e anche se nessun deputato ha, naturalmente, osato criticare la politica interna o estera del Politburo. Cosi i' deputato Khokhlov, che ha parlato per quattro ore consecutive, se l'è presa con il ministro dell'Industria petrolifera, accusato Ui avere realizzato soltanto per il 66 per cento il piano per la costruzione di nuovi impianti, con quello dell'edilizia, che ha sperperato enormi somma ed è in ritardo di sei mesi nell'esecuzione del piano che dovrebbe essere completato per la fine del 1950, con quello dell'Educazione, perchè ir" diverse repubbliche U piano per la costruzione delle scuole rurali è stato eseguito al 70 per cento. E ha poi accusato il ministro dell'Alimentazione, Kouzminyka, e quello della Pesca, Poussakow, di non aver pagato le tasse e di avere trattenuto per il fabbisogno dei loro Mimsteri il primo 7 miliardi, il secondo 6 miliardi di rubli (un rublo vale circa 150 lire) invece di consegnare queste somme alla tesoreria dello Stato. Ed ha proposto una nota di biasimo, immediatamente e unanimemente approvata, per i due compagni ministri, che — è lecito prevederlo — andranno, fra non molto, a fare compagnia agli altri undici, ministri che sono stati destituiti dall'inizio dell'anno. Sarebbe troppo lungo elencare tutte le critiche che si sono susseguite durante le discussioni al Soviet supremo, perchè quasi tutti i deputati, specialmente quelli della seconda Camera (Consiglio delle nazionalità), hanno voluto farsi portavoce dei malcontenti delle loro province, come del resto avviene anche nei Parlamenti occidentali. Con la differenza, però, che i ministri e i funzionari incriminati da Khokhlov, si sono affrettati a farne pubblica ammenda: al lo stesso Soviet supremo quelli che ne fan parte, rivolgendo, gli altri, lettere aperte ai 111 M11111 ! M11111 i 1111111 f I f 1 i IMIM1 i 11M1111111111 giornali moscoviti. Peccato confessato... Tra le tante lettere aperte citeremo soltanto quella del direttore delle fabbriche di automobili di Mosca, perchè si tratta dell' impianto modello che viene fatto visitare a tutte le personalità straniere di passaggio nella capitale. Egli ha riconosciuto che, come aveva dichiarato il deputato Kornaietz, presidente della Commissione del bilancio al Consiglio dell'Unione, durante il primo trimestre del '50- la produzione è stata « d'sastrosamente » inferiore ai preventivi. Infine il denotato Klechtchew, della Bielorussia, ha letto un rapporto pubblicato dal Trud. che aveva inviato 4000 ispettori in tutta l'Unione, per controllare l'operato dei vari Ministeri regionali dell'Igiene e della Salute Pubblica. I rapporti ricevuti dal giornale, specialmente da Karkow, Stalino, Prokopiewsk, Molotof, Kisleliewsk, ecc., sono stati disastrosi: in tutti gli ospedali vi è mancanza di strumenti chirurgici, di aj> parecchi per radiografie e di medicine; in alcuni perfino di lenzuola. E ci si domanda — ha detto Klechtchew — cosa ne sia avvenuto dei miliardi stanziati per questi Ministeri. Dopo avere citato le voci di critica, dobbiamo però dire che non bisognerà, naturalmente, giudicare le discussioni al Soviet supremo (e la situazione in Russia) tenendo conto soltanto di queste citazioni, perchè dai resoconti parlamentari dei giornali russi abbiamo prelevato unicamente la parte che riguardava le critiche, tralasciando tutti- gli altri discorsi — ed erano i più — in cui venivano esaltati i molti successi che sarebbero stati ottenuti durante i primi auattro anni del piano quinquennale, e. a.