L'ex - amante italiano reclama 38 mila sterline

L'ex - amante italiano reclama 38 mila sterline e à o (Dal nostro corrispondente) Londra, 15 giugno. All'alta corte di giustizia di Londra ha avuto inizio ieri una vertenza giudiziaria d'interesse particolare, sia per l'ammontare della somma In causa, sia per il fatto che una delle due parti è di nazionalità italiana. Ecco in breve gli elementi essenziali della Intricata questione. Cinque anni orsono, nel 1945, decedeva, all'età di 84 anni, Lady Wilson Barker: oggi, di fronte a un tribunale britannico, l'avvocato Gerald Upjohn sta sostenendo che un pacchetto di obbligazioni per un valore di 38 mila sterline, depositato in una banca di Londra, appartiene al 68.enne Vittorio Gaudiany, che egli rappesenta, e al quale la somma era stata donata dalla defunta. Per comprendere su quali basi legali Vittorio Gaudiany fondi la sua azione, è necessario iniziare la narrazione dell'Interessante vicenda, dagli anni giovanili di Lady Wilson Barker. Ella, nata a Dublino, in Irlanda, nel 1861, sposava giovanissima un mglese che, dopo una brillante carriera, diveniva ammiraglio, l'ammiraglio Sir David Wilson Barker. 11 matrimonio fra la irlandese « l'inglese aveva però poca durata; infatti, dopo soli otto anni, ognuno riprese la sua strada, senza nemmeno chiedere 11 divorzio. L'ammiraglio moriva nel 1941. Giunta all'età di 33 anni. Lady Barker incontrava un italiano, un certo Solianl. Tra i due veniva subito allacciata un'intima relazione. La coppia visse per 36 anni in Italia fino alla mor. te di lui, che avvenne nel 1930. Morendo, Solianl lasciava all'amica tutta la sua proprietà. Vittorio Guadiany definito in tribunale notalo, era entrato in rapporti di amicizia con Solianl e Lady Barker quando essi vivevano nelle vicinanze di Genova, a « Villa Fantasia ». Alla morte di Solianl, i suoi parenti fecero causa sia a Lady Barker che al Gaudiany, sostenendo che erano stati essi a costringere il Solianl a vergare un testamento in favore della irlandese. I giudici respinsero le accuse e Lady Barker, entrata in possesso dell'eredità del Solianl, si trasferi In Inghilterra, ove trasferi pure la grossa somma. Nel contempo, come ha detto in tribunale l'aw. Upjohn, Lady Barker, già 70enne, e Gaudiany, erano divenuti amanti e 11 notalo Italiano seguì l'irlandese in Gran Bretagna. Appena giunti in Inghilterra, Lady Barker palesò a Gaudiany 1 suol piani: ella intendeva donargli parte dell'eredità e cominciare una nuova vita assieme a Londra. Gaudiany si mostrò riluttante: disse che ci avrebbe pensato e sostenne che l'idea di stabilirsi in Inghilterra non esercitava su di lui un grande fascino. Nel 1932 egli tornò a Genova, quindi si recò di nuovo a Londra, poi ancora a Genova, questa volta in compagnia di Lady Barker. L avv. Upjohn, che rappre¬ siqdlns senta Gaudiany, ha asserito ieri In tribunale che, già in quell'epoca, Lady Barker era decisa a donare al suo amico la somma di 38 mila sterline In obbligazioni di un prestito di guerra. Secondo Upjohn, nonostante la riluttanza dell'Italiano, le obbligazioni vennero depositate alla National Provincial Bank a suo credito. Ma nel 1934, una legge del governo di Roma costrinse tutti i cittadini italiani a segnalare le loro proprietà all'estero: di fronte a questo provvedimento, Lady Barker si affrettò a trasferire a suo nome ' il pacchetto delle obbligazioni. Siamo giunti ora alla fase decisiva. Nel 1937, Lady Barker avrebbe infatti Indirizzato alla banca Inglese un documento in cui si richiedeva che le obbligazioni venissero nuovamente trasferite a nome del signor Gaudiany. Ecco quanto ha dichiarato In tribunale, oggi, l'aw. Upjohn: « Noi sosteniamo che quello è il do. cumento attestante la volontà di Lady Barker di fare un dono al nostro cliente. Ih quell'epoca Gaudiany nulla sapeva di questo trasferimento ed apprese solo dell'iniziativa della sua amica alla morte di lei, quando vennero letti i documenti concernenti la sua amministrazione privata». L'aw. Upiohn ha concluso mettendo in rilievo che le obbligazioni sono ancora oggi depositate in banca a nome del Gaudiany, sebbene siano « congelate » dall'amministra tore per le proprietà neml- che. m. c. italiani d'America', a costituire un blocco parlamentare e Solitico che dovrebbe far senre il suo peso nella campagna elettorale in corso, per ottenere almeno il'raddopplo dell'attuale quota d'immigrati italiani ammessi negli S.U. g- t. Commerciante uccel di bosco con un ammanco di 60 milioni Milano, 15 giugno. Con un deficit di sessanta milioni, risultante dal registri contabili ora posti sotto sequestro dall'autorità giudiziaria, si e eclissato improvvisamente un commerciante milanese del quale si sta.ora occupando la Questura in seguito a denuncia di uno dei danneggiati il commerciante: israelita Wahè Bogossian, titolare di una nota azienda di tessuti con sede in Milano in via dei Giardini n. 3. Si tratta del 42enne Angelo Pedone, nativo di Spi nazzola (Bari), che naturai mente ora è ricercato. Allontanatosi da Milano con la moglie e un figlio fin dall'8 maggio scorso, il Pedone ave^ va affidato i libri contabili della propria azienda a un cu. ratore il quale, riscontrato l'è norme passivo, ha poi decli nato il mandato affidatogli. L'ex - amante italiano reclama 38 mila sterline Vecchi Amori BC/unA;-- MrLiÀrtiSiMili