Si rievocheranno gli orrori della più feroce banda repubblichina

Si rievocheranno gli orrori della più feroce banda repubblichina ZANNARMI E SOCI ALLE ASSISE DI LUCCA Si rievocheranno gli orrori della più feroce banda repubblichina Lucca, 15 giugno Il 23 corrente s'inizierà a questa Corte d'Assise, per legittima suspicione, il processo contro la famigerata banda Zannarmi. Sara un dibattimento tremendo per gli imputati e angosciante per tutti quando i famigliari dei caduti e i supestiti verranno a testimoniare episodi di efferatezza eccezionale nei quali furono vittime pacifici e probi cittadini, partigiani, patrioti, comunisti, liberali e democristiani tutti sacrificati senz'ombra di pietà. Sarà il più grave e penoso di tutti i processi d'Assise che si svolsero dal giorno della Liberazione ad oggi. - Venti impiccati La banda che sorpassò ogni limite d'umanità prese il nome da un ufficiale della G. N. R. Enrico Zannarmi, di 36 anni, di Pieve di Cento, che ne tenne il comando al completo servizio dei tedeschi, anzi al di là delle loro già prave intenzioni. Oltre lo Zannarmi, di ogni fatto viene attribuita responsabilità pure al tenente Ravaioli Antonio, da Castrocaro, al sottotenente Magnani Giovanni, bolognese, al tenente Bertuzzi, al sergente maggiore Monari Paolo, a una decina di militi, nonché al tenente Lino Ferrari informatore e delatore dello Zannarmi, a Cassinelli Gianluigi di Bologna, delle SS germaniche, al podestà di Zocca, Antonio Bortolini e al gerente il fascio repubblicano di Zocca, tale Giuseppe Mascagni. Zannarmi, Magnani, Toffoli e Cassinelli sono latitanti; 16 sono gli imputati detenuti, parecchi imputati sono stati assolti in istruttoria per amnistia o per insufficienza di .prove, qualche altro fu giustiziato nei giorni della Liberazione. Sarebbe lungo enumerare la serie dei tragici episodi. In territorio di Zocca, per citarne uno, il 14 luglio del '44 Zannarmi insieme alla sua squadracela, fermava l'ex-carabiniere Ivo Sassi che veniva seviziato crudelmente sul posto, quindi rilasciato. Nella stessa zona il giorno dopo furono uccisi due motociclisti tedeschi dai partigiani. Si disse però che ad ucciderli fossero stati dei fascisti per determinare il Comando tedesco a compiere rappresaglie che era restio a ordinare. Nella notte tra il 17 e il 18 luglio la banda di Zannarmi si recava a Castelletto Ciano, a Monteombraro, a Zocca e Zocchetta e con grida selvagsparo di armi da fuoco ge e perquisiva le case e con una UlllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllilllllllllllU nota alla mano rastrellava 40 persone fra cui nuòvamente l'ex-carablniere Sassi. La mattina dopo Zannarmi iniziava gli Interrogatori insieme a Magnani, Caprara, Zampogni ed altri suoi sgherri. I prigionieri vennero crudelmente percossi. Tra essi ne furono scelti 20 per essere impiccati. Vennero messi in fila con le mani legate dietro alla schiena e l'atto d'accusa del processo nota che le torture e le sofferenze furono tali che i disgraziati invocarono ad alta voce che fosse affrettata l'esecuzione. Nel pomeriggio tutti 20 vennero caricati su due camion e condotti ai Boschi Ciano. Qui il cantoniere stradale Gugliemo Degli Esposti aveva eretto due grandi forche con 10 capestri ognuno per ordine del podestà Bertolini e sotto la vigilanza deivice podestà Augusto Cortesi. I due autocarri furono fatti avanzare affiancati sotto le forche e i militi avvolsero al collo di ciascun condannato 11 cappio. Quindi furono messi in moto i due automezzi e i 20 disgraziati rimasero cosi impiccati. Poiché 11 capestro si spezzò per. alcuni, costoro furono uccisi a colpi di arma da fuoco. Come ciò non bastasse, ci fu il colpo di grazia alla nuca. Le salme restarono sul luogo per 24 ore e la ferale esecuzione avvenne sotto la direzione dello Zannarmi. Podestà e vice podestà furono poi assolti in istruttoria perchè affermarono di essere stati obbligati ad ordinare la costruzione delle forche. Questo modo collettivo d'impiccagione andò poi famoso tra gli sgherri del tempo sotto il titolo di slste ma mannarini. Oggi in quelle zone è ricordata con orrore! Il 27 agosto '44, Zannarmi dispose un vasto rastrellamento In quattro paesi di quei giovani che avendo obblighi militari, secondo il bando di Graziani, erano rimasti reni tenti. La banda di circa 40 militi si suddivise perchè il rastrellamento potesse acciuf farli tutti e la cattura ebbe un andamento selvaggio; due furono subito fucilati sul fiu me Steppa e altri in paese a Calderina a Monte S. Pietro e albi a Crespellano. Un odioso crimine A Medicina 11 10 settèmbre '44 1 partigiani avevano occu pato il Municipio e sul luogo vi andarono non i tedeschi ma lo Zannarini con i suoi seguaci. E fu un'altra carneficina! Episodi conslmili si verificarono a Baricella, Mlnerbio, Pegola e -diverse altre borgate. H Monari Paolo oltreché di concorso nei reati commessi dalla banda è particolarmente imputato di un'altro odioso crimine, di violenza carnale aggravata commessa nel luglio '44 in Zocca ai danni di certa Carboni Esmeralda, do> poche la poveretta era stata prelevata dalla sua abitazione in luogo e vece del marita che doveva essere impiccato. Dopoché era stato ordinato il rilascio della Carboni affidan dola al sergente Monari per che la riaccompagnasse a casa; il delinquente profittando delle circostanze- di minorata difesa in cui la donna si tro vava per le emozioni patite e per essere rinchiusa coi Monari stesso in un furgoncino ebbe presto ragione sull'infelice. Col Monari fu connivente l'autista che conduceva la macchina. La Corte di Lucca fu scel ta dalla Cassazione per questo processo. Parecchie famiglie si costituiranno all'udìen za in nome dei loro cari impiccati o uccisi da raffiche di mitra o seviziati. Si prevedono udienze movimentate e. m La stagione di caccia inizierà per tutti ad agosto Roma, 15 giugno. Stamane la Commissione di agricoltura del Senato in sede deliberante e su relazione del sen. Vincenzo Menghi ha approvato la nuova disposizione di legge per cui, anziché due aperture di caccia (agosto per la selvaggina di passo e settembre per quella stanziale) a partire dall'ago sto prossimo si avrà unica .VI.'-- apertura. E' questa una aspirazione di milioni di cacciatori i quali, a mezzo delle lo ro organizzazioni sindacali, avevano espresso il desiderio della riforma onde reprimere il bracconaggio che largamente si praticava a danno della selvaggina nostrana. e e i a o u e di eii. ti e al 11 si i si o o a aaeMigliorata la situazione nelle industrie della Cogne Aosta, 15 giugno. Oggi le maestranze e gli impiegati della Cogne hanno rcevuto il saldo.dei salari e degli stipendi fino al 31 maggio Non è stato, però, pagato agoperai l'acconto sulla primquindicina di giugno, nò si prevede quando sarà-fatto. Sesclude, comunque, che il rtardo sia motivo a nuove agtazioni. L'atteggiamento delavoratori è quello d'una serena e fiduciosa attesa dellmisure che verranno adottatper la tutela del complesso industriale. Sabato prossimo savrà un'altra riunione dellcommissione formata da autorità regionali e da dipendendella Cogne, allo scopo di seguire concordemente gli svluppi della situazione e di stabilire l'eventuale linea di condotta. Quattro contadini intossicati per il formaggio piccante Plaoenza, 15 giugno. Silvio Massari, di 32 anni; Anna Grassi, di 26 anni; Giovanni Massari, di 36 anni; e Alfredo Massari, di 28 anni, contadini, abitanti alla Vignassa di Rottcfreno. sono stati ricoverati in gravi condizioni all'ospedale di Piacenza per intossicazione acuta alimentare prodotta dall'lngerlmento di formag gio piccante.

Luoghi citati: Aosta, Baricella, Bologna, Cogne, Crespellano, Lucca, Pieve Di Cento, Roma