De Gasperi riceve al Viminale i generali rientrati dall'URSS

De Gasperi riceve al Viminale i generali rientrati dall'URSS De Gasperi riceve al Viminale i generali rientrati dall'URSS Roma, 15 giugno. Il Presidente del Consiglio ha ricevuto ai Viminale i ge nerali Battisti, Pascolini e Ri cagno, che recentemente sono tornati dalla prigionia in Rus sia. Li'on. De Gasperi si è In trattenuto affettuosamente con i tre reduci ascoltando dalla loro viva voce la narrazione degli episodi bellici cui parteciparono e del lungo periodo ti ascoi so in cattività. I generali hanno richiamato l'atteri zione del Presidente del Consiglio sul gruppo di prigionieri che da Kiew avrebbe dovuto rientrare, Insieme ad essi, e sull'odissea dell'altro piccolo gruppo, tuttora in carcere, perchè i suoi componenti sono considerati colpevoli di crimini di.guerra. U Presidente del Consiglio, dopo aver r.volto parole di omaggio e di' riconoscenza agli ufficiali ritornati ha assicurato il suo interesse più vivo per tutti i problemi ancora da definire, anche nei riguardi della ricerca e dei ri trovamento di altri dispeisi. I tre comandanti le divisioni alpine,dell'Arroir sono stati accompagnati nella visita all'on. De Gasperi dal sen. Tartufoli, dalla signora I .uc-a Tessitori, da don Carlo Canova del Comitato per l'iniziativa del Tempio-Istituto, che aovti. sorgere in Friuli, testimoniai za di amore e ricorJo it-r tutti i caduti e dispersi in Rus-, sia. Il Presidente del Consiglio si è manifestato solidale col pensiero -^presso doJ Co untato del Tempio-Istituto per l'attuazione delPopera generosa ed umana e per la possibile unificazione in un ente morale di tutte le organizzazioni riguardanti reduci e famiglie dei dispersi nella tragica guer ra di Russia. Secondo le indicazioni dei tre generali ji trovano nel campo di Kiew: i! ten. col. Nicola Russo, da Rionero del Vulture; il magg. Alberto Massa, da Napoli; il magg Giuseppe Gigiotti, da Cordova, do; il cap. Dante Jovine, da Resina; il capitano Guido Mu sitelli; il ten. Giuseppe Joli da Novara; il ten. Salvatore Pennisi, da San Felice; il s.ten medico Enrico Reginaldi, da Santabona; il soldato Ludovico Scaglletti,. da Casale Monfer rato. A costoro vanno aggiunti: il ten. Domenico Suppa da Vallo della Lucania; il serg magg. Spartaco Spolveroni. d'Alessandria; il serg. Guerrino Bracchi, da Forlì; il caporalmaggiore Felice Boella da Castagneto d'Alba: il caporale Giovanni Bo.seila da Carmagnola; il caporale Lelio Zocca! da Pieve; i soldati Giacomo Salvisco, Giovanni Passafiume da Palermo e Marino Montanari da Montagnana, considerati ancora criminali di guerra.