Due operai idraulici bruciali vivi per uno scoppio

Due operai idraulici bruciali vivi per uno scoppio Due operai idraulici bruciali vivi per uno scoppio Varese, .2 giugno. Un'impressionante sciagura è accaduta oggi alla conceria Mentasti. Due giovani idraulici dipendenti dalla ditta Maraboli, Antonio Zanotta di anni 15 di L-suschio e Luigi Ta1 amona di anni 20 da Bizzozzero si erano recati alle 10 presso la conceria per eseguire alcune riparazioni a tubature. Pochi istanti dopo che il lavoro era stato inumato gli addetti alla conceria udivano uno scoppio e disperate invocazioni di aiuto, uno dei due opera il Taiamona usciva all'aperto correnuo e gridando disperatamente « Acqua acqua»; il poveretto bruciava come una torcia. L'altro era bruciato vivo; il suo corpo appariva contorto dalle fiamme e dagli spasimi atroci della morte. I pompieri accorsi con due autopompe sul posto domavano in Dreve l'incendio mentre con un'autolettiga della croce .rossa il Taiamona veniva trasportato all'ospedale ove il medico di guardia gli riscontrava ustioni di primo e seoondo grado giudicandolo in condizioni disperate. Nelle prime ore del pomeriggio il poveretto decedeva dopo aver dichiarato: « Mi sento sollevato; se vivrò non laro più questo mestiere ». Ma era-noie parole dell'agonia. L'autorità dato che il Taiamona parlava con una certa facilità ha raccolto qualche sua dichiarazione: « Ci eravamo appena messi al lavoro quando una rianimata ci ha investiti in pieno; non avevamo notato nulla di anormale ». Continuano le indagini per accertare le cause della sciagura. Nel locale dove i due stavano lavorando vi erano recipienti contenenti acidi per la concia; sarà . stato l'acido a produrre lo scoppio o un guasto alla bombola dell'ossigeno compresso fino a 4-500 atmosfere? Solo i periti potranno stabilirlo con certezza. Uno scandalo universitario perato due esami mentre non era vero e altri quattro che non aveva neppure sostenuto. Baisi del genere venivano ancora scoperti in seguito ad una più accurata inchiesta, tutti perpetrati in favore di altri quindici studenti. I primi ad essere interrogati sono stati i quattro impiegati: la Marenghi ha ammes so i fatti che Te erano addebitati ma ha respinto l'imputazione di corruzione. La donna ha precisato che, nel 1945. conosciuto il Voltini appena rientrato da un campo di prigionia, si era impietosita alle sue disavventure lasciandosi persuadere ad alterare i registri e i precessi verbali degli esami di procedura civile e penale, di diritto finanziario, penale, ecclesiastico e romano e dichiarando che, per compenso, aveva avuto una torta, fattale recapitare a casa dal Voltini. n Pittaluga, i cui falsi riguardano, soprattutto, i cosiddetti «fogli di congedo»: i moduli cioè necessari per il trasferimento da un ateneo al l'altro — nei quali erano stati annotati esami mai alf.'ontati dagli r-nteressati, ha pure ammesso la .propria colpa negando però, a. sua .volta, di averlo fatto a scopo di lucro.

Persone citate: Antonio Zanotta, Baisi, Bizzozzero, Mentasti, Pittaluga

Luoghi citati: Varese