Subbuglio a Roma per Mistinguett

Subbuglio a Roma per Mistinguett Subbuglio a Roma per Mistinguett Un "forno,, di tre giorni e i quattrini che mancano alla compagnia - Ricorso al Viminale e alla direzione dello spettacolo - Sei ore di discussione senza concludere Roma, 12 giugno. Le famose gambe di Mistinguett — vantate da tre generazioni di francesi come una delle moderne meraviglie del mondo — abituate a salire le scale della celebrità e a scendere gli scaloni dorati dei flnalissimi di rivista, hanno salito ieri sera i polverosi e mal rischiarati gradini delle scale del commissariato Monti, a viale Colle Oppio, a poche decine di metri dall'omonimo teatro all'aperto. Il commissario ha visto cosi irrompere nel suo ufficio la quasi ottantenne attrice — è del 1871, come la Sorel, Emma Gramatica, Dina Galli e Ruggeri — attorniata da uomini e donne vocianti. Pochi minuti dopo, alto, grigio, signorile, il maestro Filippini, attorniato dai suoi orchestrali in smoking, è arrivato di rincalzo ai colleghi francesi. « Vogliamo 1 nostri quattrini >, urlavano quelli di dentro, e la frase era ripetuta da quelli di fuori. Attori e spettatori, una volta tanto, andavano di perfetto accordo. Le origini della vicenda risalgono ad alcuni mesi or sono, quando celebrati artisti del teatro di varietà stranieri sono venuti in Italia e facendo salire le poltrone a tremila e gli ingressi a cinquecento lire, hanno ottenuto nel nostro Paese scritture d'oro e successo notevole. Qualcuno ha pensato allora che si poteva importare anche Mistinguett, nonostante la stagione calda sconsigliasse l'impresa, in quanto i locali all'aperto non possono dare garanzie di incassi che coprano le spese. Ha avuto cosi Inizio il girò italiano della diva francese e della sua « troupe » con direttore d'orchestra il maestro Filippini. Il giro cominciò da Torino: ogni sera la compagnia era assicurata dall'impresario per un foglio-paga, da versarsi quotidianamente in contanti, ammontante a 450 mila lire. Gli spettacoli torinesi sono andati bene; ma a Roma il pubblico ha detto di no e al debutto sono state incassate appena 800 mila lire. B giorno seguente, sabato, ancora meno. Domenica sera la discesa del listino incassi al botteghino è continuata. Mistinguett ha chiamato allora i responsabili ed ha chiesto la paga arretrata di tre giorni. C'erano dei componenti della compagnia che non avevano nemmeno i quattrini per pagarsi l'albergo. Quelli del Colle Oppio hanno risposto di non avere soldi e che si doveva pazientare. La diva francese ha obiettato che non c'era via d'uscita: o la paga o non si lavorava. Gli animi si sono accesi e Mistinguett, in testa alla sua troupe, si è precipitata a chiedere la tutela del commissario del rione. Questi poteva soltanto tentare di pacificare le parti: quelli deH'«Óppio» allora hanno offerto l'incasso di ieri sera, ma, dedotte le imposte e tutto il resto, si è visto eh* non sarebbero rimaste che SO mila lire. Intanto il pubblico voleva lo spettacolo o il rimborso dei biglietti. Venne rimborsato e la recita sospesa. I gestori del teatro hanno promesso che oggi avrebbero saldato il dovuto. Ma la riunione « amichevole » di stamane nell'antico caffè Greco di via Condotti npn ha risolto nulla. Mistinguett si è ricordata allora di essere la suddita. francese Jeanne Florentin Bourgeois, e in tale veste stamane si è rivolta al console francese a Roma, il quale ha interessato per competenza della faccenda la Presidenza del Consiglio, che ha incaricato della controversia la Direzione generale dello spettacolo. Quest'ultima ha convocato nel pomeriggio d'oggi al Viminale le parti in contrasto davanti alla commissione del teatro, che ha tenuto una seduta durata oltre sei ore. Al termine di essa non si era ancora concluso nulla; domani forse si deciderà qualcosa. Si intrawede poi la possibilità per la popolazione romana di godersi gratis uno spettacolo dato per protesta dall'intera compagnia. Il capo comico ha infatti minacciato di portare la troupe su una piazza del centro della capitale a dare pubblico spettacolo se entro domattina Mistinguett e compagni non saranno soddisfatti. f. d.

Persone citate: Dina Galli, Emma Gramatica, Filippini, Greco, Jeanne Florentin Bourgeois, Ruggeri, Sorel

Luoghi citati: Italia, Roma, Torino