Riunito a Mosca il Soviet supremo

Riunito a Mosca il Soviet supremo Riunito a Mosca il Soviet supremo Il rappresentante della "Reuter,, a Berlino passa ai sovietici i l e o o e i o a (Dal nostro corrispondente)- Stoccolma, 12 giugno. Con due mesi esatti di ritardo sul. termine massimo previsto calla costituzione, che ne prescrive la convocazione entro un mese dalle elezioni generali (svoltesi il 12 marzo), si è finalmente riunito oggi a Mosca il Soviet Supremo, che consiste di due Camere con 1316 rappresentanti, 6 che, almeno teoricamente, non soltanto svolge l'intera attività legislativa, ma deve tinche discutere e approvare la politica internazionale ed interna del governo sovuetico. Che poi .in pratica tutte queste funzioni siano riservate a un comitato composto di sole undici persone — il Politburò— non è un mistero per nessuno. Ritardata convocazione Molte sono state le ipotesi sui motivi della ritardata convocazione, ohe ha rappresentato una flagrante violazione della- ca*ta costituzionale: da kiita presunta malattia di Stalin alla crisi dell'industria e a ragioni di» carattere internazionale (si diceva che Stalin volesse attendere il risultato della missione di Trygvè Lie prima di fare un'importante dichiarazione -sulla politica estera sovietica ai rappresentanti del popolo russo): ma sono tutte ipotesi senza fondamento e probabilmente non si saprà mai perchè i delegati al Soviet Supremo abbiano ricevuto con due mesi di ritardo l'invito a recarsi a Mosca per la sessione inaugurale della nuova legislatura. Volendo giudicare dalle precedenti esperienze non bisognerebbe attendersi da questa sessione grandi sorprese. I delegati dovranno discutere il biancio; sono già iscritti a parlare una sessantina di oratori (ma sarà interessante vedere quale cifra il governo sovietico avrà stanziato per gli armamenti o vorrà far credere di avere stanziato), approvare le decisioni prese dal Presidium (e, per esso dal Politburò) durante il lungo interregno parlamentare, e nominare 11 nuovo Presidium e il nuovo governo dell'URSS. Alla sessione inaugurale, durante la quale ha preso per primo la parola uno dei delegati dell'Ucraina, hanno assistito i membri del Politburò, che sono tutti membri del Soviet Supremo (e quindi anche Stalin, quantunque radio Mosca non abbia fatto esplicitamente il suo nome) e numerose delegazioni straniere. Oggi a Berlino è avvenuto un inatteso colpo di scena. Il capo dell'ufficio berlinese della Reuter si è dimesso dichiarando di non voler lavorare per gli imperialisti americani. Già negli ultimi due mesi un impiegato dell' ambasciata inglese a Mosca, un. giornalista britannico che dirìgeva nella capitale sovietica il bollettino in lingua russa redatto dalla ambasciata inglese, e un professore inglese che insegnava nell'Università di Praga hanno nreso analoghe decisioni, dichiarando di preferire il regime comunista a quello capitalista. Ma si trattava di persone residenti in Russia o in uno Stato vassallo, e s'era affermato che alle loro decisioni non erano state estranee 1-3 pressioni esercitate dai sovietici, soprattutto a mezzo d\ donne. Stavolta, invece, si tratta di un noto giornalista che vive nella zona occidentale di Berlino; e non c'è dubbio che la propaganda sovietica avrà buon gioco nel fare di lui un Kravcenko a rovescio, j Egli è 11 giornalista John Peeted ha .detto.pubblicamente in una conferenza-stampa durante la quale i giornalisti occidentali sono rimasti a bocca aperta: « Mi trovo qui perchè non sono più disposto a servire i fautori di guerra. Come giornalista occidentale, come capo dell'agenzia Reuter a Berlino sono divenuto progressivamente e senza volerlo uno strumento della macchina bellica diretta dagli americani. La politica di occupazione anglo-americana tende lentamente ma sicuramente a fare della Germania occidentale una base di partenza per una nuova guerra >. Peet ha citato a sostegno di queste sue affermazioni recenti dichiarazioni del generale americano Bradley e confidenze ricevute dal generale Eightley, comandante dell'armata britannica del Reno, a proposito della costituzione di un esercito tedesco. Decisione improvvisa Secondo Peet la stampa occidentale « ha sfruttato in modo vergognoso la potente dimostrazione pacifica della gioventù tedesca alla Pentecoste ». Tredici anni fa — ha concluso Peet — partii per la Spagna per combattere come semplice democratico nelle brigate internazionali per la pace ed un mondo migliore Quella volta le forze democratiche furono battute. Bisogna ora vincere l'attuale lotta per la pace ». La improvvisa decisione dei Peet ha colto di sorpresa gli stessi suoi colleghi dell'ufficio Reuter di Berlino che ne sono stati informati solo quando egli ha telefonato dall'ufficio informazioni del governo tedesco orientale. Alla Conferenza stampa hanno assistito numerosi giornalisti della Germania orientale e la accurata preparazione della conferenza ha dimostrato l'importanza ad essa annessa dalle autorità orientali. Subito dopo la conferenza stampa Peet ha detto ad un collega di avere intenzione di rimanere a Berlino e di lavorare come giornalista nell'ufficio di Eisler capo del servizio informazioni della Germania orientale. Ha precisato di essere entrato in contatto con Eisler subito dopo il raduno di Pentecoste. Ad un altro amico ha dichiarato che la sua decisione si è maturata lentamente. Ad una domanda relativa all'avvenire delia sua famiglia Peet ha risposto che la questione non ha importanza dal momento che lui sarebbe separato comunque da sua moglie. e. a. amiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiniiiiiiiniiiiiiiiiiiiliiiiimii