Generazioni che passano

Generazioni che passano tt IL LIBRO DEL GIORNO e > Generazioni che passano mesi dalla demenza del figlio e dalla rovina fisica e morale della figlia. Piccola ombra segaligna dietro la pomposa corpulenza del barone, il servo Santo Martingala, fedele a suo modo, ma deciso a farsi largo nel mondo speculando sui dissesti del suo padrone e pronto per quello scopo ad ogni compromesso, persino a sposarne l'ultima piccola amante, Maruzza. Tutto intorno una folla di dame, di baroni, avversari od amici, grande e piccola nobiltà, preti e laici, tutti più o meno corrotti e decrepiti, con qualche rara eccezione di virtù e di aspirazione ad un mondo nuovo; in basso, vivo e commovente nel suoi costumi primitivi, nelle sue superstizioni, e nel suoi dolori, un popolo oppresso, affaticato, ignorante e cordiale, che bacia la mano che lo frusta, e che è avvelenato dal contatto con 1 vizi di ricchi. Come il povero Pellecore, 11 fedele e ingenuo bovaro. cosi orgoglioso della mandi iu del suo padrone, che Unisce per accettare l'onta della figlia, a denti stretti dapprima, rassegnatamente poi, per quel po' di agiatezza che gli porta; perchè, come dice suo genero Santo, « quando il danaro non ha più 1 segni delle dita di chi l'ha dato e di chi l'ha preso, il ricco è galantuomo .ed il povero è immondezza ». Amara condii sione di un libro amarlssimo, e che riassume ancora una volta nel suo crudo cinismo la tragedia di una gente infelice. * * Il peccato di Adelaide (Longanesi) di Gerard Walschap, è il peccato tipico dell'epoca in cui viviamo: il rifiuto alla maternità. Nè lo scrittore fiammingo esita a colpirlo della più spaventosa maledizione. Per esso Adelaide spezza la sua felicità e .muore folle e suicida; e la condanna ricade sul suo unico figlio, Eric, morto di tisi dopo una adolescenza adqggiata dalla tragica ombra materna, e la cui figlia Carla riuscirà solo con l'accettazione integrale del dolore in lino spirito di sottomissione e di dolcezza quasi da santa, ad espiare la colpa dell'ava. Così 11 truce seguito dì catastrofi si conclude alla t"rza generazione con una lieta ronda di fanciulli. La religione di Walschap — che pure quando scrisse questo libro professava cattolico — appare durissima ed e indubbiamente colorata di giansenismo: il Dio che qui signoreggia è un Dio che non perdona, e prosegue di generazione in generazione la sua opera di giustizia, placata solo dal supremo olocausto di Carla. Comunque, l'intensità delle passioni, le lucide operazioni della pazzia, le allucinazioni del delirio, e insieme tesori dì tenerezza, dì semplice vita paesana, e certe figure di vecchi, di poveri, di bambini, creano un ambiente di vita

Persone citate: Del Giorno, Gerard Walschap, Longanesi