La Stampa - Consultazione Archivio

Sei denunce a Brescia degli eredi della Petacci Sei denunce a Brescia degli eredi della Petacci Accusati i Cervis e l'architetto Maroni di appropriazione indebita aggravata n l a. il r- Brescia, 8 giugno. Come già è stato reso notò, sono stati denunciati, causa le conosciute vicende dell'eredità Petacci, i cónti Carlo e Caterina Cervis di Gardone Riviera e l'architetto G; C. Maroni, sovraintendente del Vittorlale degli italiani, "per appropriazione indébita aggravata; il pelile- - ciak) Mario Calissi di Milano nor riniittnvir.Tip l'oin. T .fin_ i. fi, la giel iiuodi li a e oliuadi ulper ricettazione, l'avv. Leopoldo Balduccl-di Cremona e Il signor Ettore Canali di Brescia per favoreggiamento; ma il denunciato che più desta interesse è l'architetto Maroni li quale si vede, così, com promessa la sua posizione di s'Ovraintendente al Vittorlale, compromissione che parve evidente fii: dal 26 maggio acorso quando il dr. Emilio Mariano fu nominato segretario della fondazióne del VJttoriale e direttore dell'Archivio e biblioteca. Nella complessa vicenda dei beni Petacci lasciati a Gardo ne, rimane a risolvere anche il mistero dell'* Aprilia » con rlmorchietto partita da Gardone su richiesta di Giaretta L'autorità inquirente è riuscita a ricostruire, con precisione, tutti i fatti da quando la Petacci lasciò la villa Mira bella all'alba del 19 aprile 1945 fino al 23 dello stesso mese, cioè quando da Milano essa scrisse alla Contessa Caterina Cervis per richiedere, dal momento che la situazio¬ ne generale precipitava, un po' dì indumenti personali lasciati sui Garda nella speranza di poter fare ritorno; lettera che la Petacci mandò ad amici di Gardone a mezzo dell'ufficiale tedesco Franz Spogher. Quanto la Petacci richiedeva e ohe doveva pervenirle unitamente alla «Aprilia» sua Sersonale, non arrivò mai a Ulano. A giorni si potrà far luce, frazie alle indagini diligenti ei carabinieri, anche su questo capitolo che riguarda, aia pure indirettamente, le ultime giornate di Claretta Petacci,