Il volume degli scambi tra Italia e Germania

Il volume degli scambi tra Italia e Germania Il volume degli scambi tra Italia e Germania Le trattative per l'accordo commerciale (Nostro servizio particolare) Roma, 30 maggio. Si svolgono in questi giorni a Roma le trattative per il rinnovo dell'accordo commerciale colli la Germania occidentale, che fu sottoscritto, come si ricorderà, il 28 aprile 1949 e verrà a scadere il 30 giugno prossimo. Il grande sviluppo assunto dalle correnti di acambio con la Trizona ha Via condotto a due revisioni di quel documento. Un primo accordo addizionale reca la data del 28 «et tembre 1949; un secondo ac cordo, del pari addizionale, è ben più recente: fu sottoscritto, in effetti, a Francoforte sul Meno verso la metà dell'aprile 1950, e ampliò considerevolmente i contingenti sia all'importazione che all'esportazione verso la Germania, curando inoltre di evitare che il conto di compensazione generale istituito ira 1 due racchiudesse in forte sbilancio. Quest'ultimo fino, a dire il vero, è stato raggiunto poiché, per la prima volta dopo quasi due anni, il nostro clearing con la Germania, che bilanciava con un saldo piuttosto considerevole a nostro favore, si chiude ora,con un lieve disavanzo a nostro danno. Chi conosce le possibilità in futuro aperte all'intercambio italo-germanlco, fra l'altro per la liberalizzazione degli scambi sul piano europeo, non esita a prevedere un accordo commerciale assai più importante per i contraenti di quello negoziato un anno fa. La Trizona promette, infatti, d'essere nel prossimi anni il principale nostro mercato di sbocco e di approvvigionamento europeo. Valgano a questo proposito poche cifre: l'intercambio, nei due sensi, potrà raggiungere e forse superare ; 50 miliardi di lire annualmente; le nostre importazioni di carbon fossile raggiungere, da soie, un controvalore pari ai 20 miliardi di lire, quelle di rottami di ferro e di acciaio ai 4 miliardi; quelle di macchine e di apparecchi ai 3,5 miliardi; e via di seguito. Sono poi importanti gli acquisti di prodotti siderurgici, di tessili, ecc. All'esportazione, com'è noto, occupano un posto preminente gii ortofrutticoli, ' che sono stati venduti nella Trizona per oltre 15 miliardi di' lire..La Germania acquista poi riso per 5 miliardi di lire; fibre tessili e artificiali per quasi 4 miliardi, ecc., mentre, io scorso anno, ha eccezionalmente acquistato da noi forniture di materiale ferroviario per ben 8 miliardi di lire. Sull'andamento delle tratta-, tive in corso non si hanno molte notizie da parte del Mincomes: fedeli, gli uffici, alla tradizionale consegna del silenzio sino ad accordi con elusi. Sembra tuttavia che nostri negoziatori cerchino di elevare a 20-22 miliardi di li re il contingente relativo alla nostra esportazione di ortofrutticoli, tenendo conto della esperienza prebellica e dei desideri dei produttori. D'altro lato, da parte germanica, pa re s'insista per incrementare le vendite in Italia dell'indù stria chimica, meccanica e ottica, che sono in ripresa, oltre che, naturalmente, di carboni, del resto assai desiderati anche dai negoziatori italiani. m. f.

Luoghi citati: Francoforte, Germania, Italia, Roma