Un'organizzazione per sfruttare le ragazze scomparse da casa

Un'organizzazione per sfruttare le ragazze scomparse da casa Un'organizzazione per sfruttare le ragazze scomparse da casa La "mobile,, scopre le fila della turpe attività - Sorprese in pensioni equivoche Una settimana fa si presentava al dott. Maugerl capo della squadra Mobile uno sventurato padre. — Mia figlia, Giulia Morlini, è fuggita di casa. e' sempre stata una ragazza un po' sventata, ma sino ad ora non mi aveva mai dato nessun dispiacere... e' fuggita, portando con sè una valigia di abiti e biancheria e settemila lire. Ha lasciato un biglietto « Ho trovato l'amore, vado a sposarmi, sono felice»... Mia figlia ha sedici anni, signor commissario. e' graziosisslma. Sono sicuro che le sta capitando qualcosa di irreparabile... Il dott. Maugerl incaricava delle ricerche è delle Indagini il funzionario dott. Sgarra: fonogrammi erano diramati a tutti eli uffici di P. S. Finalmente qualche giorno fa la Morlini veniva rintracciata in un caffè di corso Regina Margherita; aveva la bocca esageratamente dipinta, abiti vistosi e un'espressione fosca e disperata, nonostante il sorriso stanco che rivolgeva agli avventori. Subito negava di essere Giulia Morlini: tradotta in questura doveva ammettere la Bua identità: interrogata, si manteneva nel silenzio più ostinato. Mn quando il dott. Sgarra introduceva nel suo ufficio i genitori della ragazza, costei scoppiava in un lungo MIMMIIMIIIIIMMIIIIMIIIIMIIIIIIIIM pianto disperato. E narrava una orribile storia. In una sala da ballo dove si era recata a ballare un sabato pomeriggio la Morlini conosceva un cosi detto «bel giovane»: Elio Rovato di Eugenio di 25 anni: bruno, alto, atletico. II Eovato le faceva una corte spietata, la ubriacava di parole, le diceva di amarla e di volerla sposare in tutta fretta « ma non nel solito modo borghese... Fuggiamo. A Venezia. Ci sposeremo là. Non avvertiamo i parenti. Una cosa romantica, insomma». La ragazza, persa completamente la testa, affascinata, soggiogata, obbediva. Il Eovato, dichiarando che il viaggio a Venezia era rinviato per molte e complesse ragioni, la portava presso un'affittacamere e qui avveniva quell'irreparabile che, al momento della denuncia in questura, tanto temeva il padre. Il terzo giorno il Bovato le parlava serio e duro «Non abbiamo soldi. Io sono momentaneamente disoccupato. E' indispensabile che tu lavori ». Il genere di lavoro, dagli Insegnamenti dell'ignobile individuo, era presto chiarito: prostituzione. Per meglio «istruirla» il Eovato si faceva aiutare da una megera, la ventinovenne Benedetta Porano fu Antonio. Di giorno 1 due tra scinavano la sedicenne di caffè in caffè: di notte la ritiravano, spesso in compagnia, ora in una « pensione » ora in un'altra. Immediatamente, mentre gli sbigottiti genitori ai portavano a casa la figlia in preda ad un violento collasso nervoso, 11 dott. Sgarra si metteva in azione; in una « pensione » rintracciava ed arrestava il Eovato e la Porano (e scovava, in atteggiamento inequivocabile cinque coppie di minorenni): poi faceva un'irruzione nell'alloggio che la Morlini aveva abitato per ultimo: un alloggio di via Goito 10, di tale Raffaella MalB. Costei dava ospitalità generosa e perciò veniva invitata in questura: tentava allora di corrompere la pattuglia di agenti con 25 mila lire: ed era subito tratta in arresto. In questura il Eovato ammetteva, con cinismo rivoltante, l'infame mercato. « Ricavavo dalle 15 alle 20 mila lire per volta...». Particolare strabiliante: da fotografie e lettere trovate in tasca al giovane, risultava che egli era fidanzato semi-ufflcialmente con la figlia ventiduenne di un ricco industriale torinese: comunque ne frequentava assiduamente la casa. La polizia, com'è naturale, ha avvertito subito l'industriale.

Persone citate: Benedetta Porano, Elio Rovato, Giulia Morlini, Morlini, Raffaella Malb

Luoghi citati: Porano, Venezia