Saragat e Romita invitati ad accordarsi entro maggio

Saragat e Romita invitati ad accordarsi entro maggio La riunione del Comisco in giugno a Copenaghen Saragat e Romita invitati ad accordarsi entro maggio Il "leader,, del PSLI e gli "alessandrini,, hanno subito accettato? l'esecutivo del PSU ha risposto invece che il tempo è troppo breve per la fusione a , a a Roma, 18 maggio. I due partiti della socialdemocrazia Italiana, P.S.L.I. e P.S.U., sono stati invitati a mettersi d'accordo entro 11 mese di maggio. Il 1° giugno si aprirà infatti a'Copenaghen là biennale socialista, cioè la grande conferenza Internazionale che aduna I partiti di tutto il mondo per l'esame dei massimi problemi che li interessano in comune. Il .Comisco, che è l'esecutivo permanente per ' la organizzazione di queste conferenze, desidera che le imminenti assise del '50 non vengano, in certo senso, diminuite o immiserite da una questione procedurale come quella di dover scegliere fra due partiti: e perciò Morgan Phillips, segretario del Labour Party e presidente del sottocomitato del Comisco, si è oggi offerto di fare da mediatore. In una lettera scritta sii carta intestata del Labour Parto' ha fatto sapere a Saragat che dopo avere preso visione del rapporto fatto al Comisco dal compagno olandese Bolle (il quale fu in Italia; come si ricorderà, poche settimane or sono) egli si è reso conto che l'intenzione unificatrice nel suo partito esiste: e perciò si dichiara pronto a fare da mediatore, qualora naturalmente la sua offerta sia accettata anche dal P.S.U. Le due adesioni Per 11 P.S.L.I. Saragat ha risposto subito ringraziando ed accettando. Sull'esempio di Saragat, hanno scritto a Morgan Phillips anche gli « alessandrini », cioè quei deputati -della sinistra del P.S.L.I. che si èrano riuniti domenica ad Alessandria (Calosso, Preti, Castellari n e Tremelloni) e che possono venire considerati una specie di anello di congiunzione tra il P.S.L.I. e il P.S.U. Nella loro lettera gli alessandrini si compiacciono per l'iniziativa del segretarie, laburista ed esprimono l'augurio che anche il P.S.U. sia pronto ad accettare la proposta. Invece il P.S.U. non ha creduto di poter accettare colla stessa prontezza. Trovandosi Mondolfo. fuori Roma, si- è egualmente riunito ' questa sera l'esecutivo del partito ed è venuto alla conclusione che il margine di tempo che rimane di qui a giugno è troppo ristretto: in una decina di giorni non si risolve un problema come, quello dell'unificazione socialista che in Italia si- trascina da tre anni. In questo senso quindi il 'P.S.U. 'darà la sua risposta a Morgan Phillips ed a Copenaghen si troveranno fianco a fianco le due delegazioni italiane. Quella del P.S.L.I. menerà vanito di averé dato la prova della maggior buona volontà, e quindi Saragat fa conto sulla benevolenza degli altri partiti stranieri, a cominciare da quello laburista, che fino ad oggi non gli si,era mostrato molto favorevole.' Più difficile invece appare la posizione dèi delegati del P.S.U.; essi naturalmente in r i a n a a a di la a r, a el el lMlllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllMIIIIIIIIIIIIIIII vc iiiHiiiiiiinuiiiiiiiiiiiiiiiMiiiuiiuiiiiiniiiiiiiiiivocheranno a propria giustificazione la ristrettezza del tempo, dichiareranno . che l'avere declinato là proposta di Morgan Phillips è una prova di serietà e di. responsabilità e che pertanto 1 veri1 unificatori debbono essere considerati i compagni del P.S.U. e non quelli del P.S.L.I. E' addirittura disonesto, si commentava questa séra nel lóro circoli, invocare l'unificazione alla, vigilia del congresso di Copenaghen per far colpo sul compagni stranieri, quando si sa benissimo che l'unificazione non si può fare in 10 giorni. E' disonesto perchè tende a far ricadere la responsabilità sulle spalle.dei più seri con una manòvra che politicamente è molto discutibile. Risposta alle accuse Come risponde Saragat alle accuse? Si richiama ' all'intervista - che - concedette a La Stampa per • annunziare di essere pronto all'unificazione, da raggiungersi attraverso qualunque forma, anche mediante accordi tra le sezioni della base per accelerare i tempi, ed attesta cosi di non avere atteso l'ultimo monito per dimostrare la' sua ' buona volontà. Cita a prova ulteriore una sua dichiarazione apparsa ieri su Giustizia Sociale a commento dei lavori del convegno nazionale del P.S.U. Diceva,in essa che la mozione conclusiva votata a Roma rappresenta « un progresso notevole sulle "posizioni astratte e genericamente azlonistlche della formula fiorentina ». E' accaduto quel sano processo di revisione che già si ebbe a constatare sul Patto Atlanti co. Partiti da Una posizione totalmente, negativa, i compagni del P.S.U. sono scèsi .pòi, grazie al nostro buon senso' e'alla nostra fermezza, su posizioni che se anche non coincidono con le nostre sono 'però suscettibili di armonizzarsi con èsse... In conclusione il documento segna un progresso sulle posizioni precedenti, Ne prendiamo atto con soddisfazione ». Appoggiandosi a questi documenti, non riesce difficile a Saragat presentarsi davanti all'opinione pubblica italiana e straniera come un sincero unificatore. Come l'uomo cioè che non ha perso * tempo, che ha mirato all'essenziale, che parla un linguaggio Semplice e accessibile, a tutti: specialmente ai .compagni stranieri. Si sa che I compagni. stranieri sono favorevoli al Patto Atlantico, è perciò Saragat rivendica le.sue benemerenze in questo campo, mentre 11 grosso quesito della partecipazione o meno al governo, che . tanto preme . al P.S.U. lascia del tutto indifferenti i socialisti degli altri,Paesi. Che Saragat propenda per la partecipazione non è in sostanza considerato all'estero Un reato di leso socialismo. A questa conclusione volevamo arrivare,. ed è per questo che abbiamo finora riferito con una certa minuzia i termini di questa sottile polemica socialista. - In un momento in cui si radunano a Livorno 1 repubblicani, nel cui congresso.non mancheranno di levarsi voci contrarie alla- partecipazione governativa,1 l'incertezza sull'atteggiamento dèi socialdemocratici aggiungeva motivo di perplessità sul possibile mantenimento dell'attuale coalizione. Ma Saragat ha giocato la sua carta al momento opportuno, sollecitando égli stesso l'intervento di Phillips. E si può .oggi considerare, con sufficiènte, sicurezza che di una crisi di governo per colpa o fatto dei socialdemocratici non è più , il caso di parlare. Anche il P.R.I. ne terrà conto nella sua decisione di Livorno, e per quanto riguarda i risultati della conferenza di Copenaghen, fin da ora De Gasperi 11 può considerare serenamente come scontati. .V. g. iiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiHiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiii a o .