Colloquio di mezz'ora tra Viscinski e Trygve Lie

Colloquio di mezz'ora tra Viscinski e Trygve Lie Colloquio di mezz'ora tra Viscinski e Trygve Lie // segretario generale delle N, U. lascia Mosca in aereo nella notte diretto a Parigi (Dal nostro corrispondente) Stoccolma, 18 maggio. Ricorreva ieri la festa inazionale riorvegese; e Trygve Lie, che è norvegese, ne ha approfittato per ricevere nella ambasciata del Suo paese a Mosca il corpo diplomatico, i cinque giornalisti stranieri che ancora risiedono nell'Unione Sovietica — tre americani un inglese e un francese —: ed i delegati sovietici II suo umore era ottimo (« Egli aveva — ha scritto uno dei giornalisti americani — l'aspetto felice di un uomo che, dopo avere evitato un siluro, vi e montato a cavalcioni»); e, parlando ai rappresentanti della stampa, ha detto di avere trovato m ottima salute il generalissimo Stalin confermando poi di «ssere soddisfatto dei primi risultati delia sua missione in Russia essendosi convinto che il Politburo desidera la pace. Per dovere di cronaca va ricordato che quest'ultima frase non figura nei telegrammi del corrispondenti stranieri ma è stata citata unicamente da radio Mosca, che ha poi dato notizia di un nuovo incontro, durato mezz'ora, svoltosi stamane nel palazzo del ministero degli esteri fra Trygve Lle e Viscinski. H segretario delle Nazioni Unite partirà questa notte alle 3,30 locali (1,30 italiana) In aereo per Parigi, via Praga, ove è atteso per le 14,80 (italiane) di domani. Egli conta di fra marsi due o tre giorni nella capitale francese ove s'incontrerà probabilmente con Auriol e con Bldault Iniziando la serie del colloqui nel quali esporrà al rappresentanti della Francia prima e dell'Inghilterra e degli Stati Uniti poi, i risultati della sua missione, illustrando le proposte sovietiche per la cessazione della guerra fredda. A Mosca però si è oggi molto parlato della guerra calda e dei migliori metodi per condurla. Ricorreva Infatti il 150° anniversario della morte del generale Suvorov e tutta la stampa sovietica ha dedicato lunghi articoli a tale anniversario decantando la < fede nella patria, la fredda passione e il coraggio » del grande generale russo. L'anniversario è stato ricordato anche a Varsavia, alla presenza dei membri del governo polacco e del maresciallo sovietico Rokossovski il quale ha presenziato le cerimonie nella sua qualità di ministro della guerra e di comandante in capo delle forze armate polacche nonché di presidente del Politburo di Varsavia dove ha sostituito Berman. C'è però da ricordare che fu proprio Suvorov a mettere a ferro e a fuocc Varsavia facendovi fucilare e impiccare migliaia di cittadini. Questa celebrazione è certamente la più triste cerimonia alla quale si?no stati costretti ad assistere i cittadini polacchi da quando hanno perduto la liberta e l'indipendenza. Intanto, sempre allo scopo di « disciplinare la storia » il governo russo ha deciso di distruggere tutte le copie della enciclopedia sovietica e di sostituirla con la nuova edizione comprendente cinquanta volumi. Essa, come scrive nella Pravda il prof. Wavilow presidente dell'accademia delle scienze, « esporrà con maggiore chiarezza » gli avvenimenti degli ultimi trentanni. Questa nuova edizione permetterà anche di correggere alcuni grossolani errori contenuti nella prima edizione nella quale per esempio venivano attribuiti agli scienziati stranieri la scoperta della pila elettrica, della radio e di altre invenzioni scientifiche. Sempre nell'intento di « disciplinare la storia » le autorità hanno disposto la chiusura, durante gli ultimi due mesi, del museo Lenin nel quale sono esposti molti quadri illustranti gli avvenimenti e le date più importanti della rivoluzione sovietica nel corso degli ultimi trentanni. Quando le sale sono state riaperte al pubblico alcuni diplomatici stranieri hanno notato che tutti i quadri raffiguranti sedute del Politburo nelle quali appariva presente Vosznesenski — il capo dell'economia che è stato recentemente epurato — erano stati ritoccati o rifatti in modo da far scomparire dalle diverse scene la figura del personaggio tacri-minato. e. a

Persone citate: Auriol, Berman, Lenin, Stalin, Suvorov