Il pretendente al trono potrà tornare in Francia
Il pretendente al trono potrà tornare in Francia Il pretendente al trono potrà tornare in Francia (Nostro servizio particolare) Parigi, 17 maggio. Il conte di Parigi, pretendente al trono di Francia, potrà ritornare in patria non appena il Consiglio della Repubblica avrà approvato a sua volta il testo votato la notte scorsa dall'Assemblea Nazionale, per abrogare la « legge di esilio ». Quando' le truppe alleate sbarcarono in Africa Settentrionale ci fu. chi pensò ad affidargli la direzione del governo provvisorio, ma gli americani si opposero e il principe, che abitava nel Marocco, andò in Spagna. Nel 1946 passò in Portogallo, dove risiede tuttora, e nel 1947 fece una dichiarazione impegnandosi a non creare un partito monarchico. Da allora si è limitato ad esprimere il proprio pensiero mediante lettere indirizzate a varie personalità e sembrn che effetti- vamente non abbia altra ani' bizione se non quella di servire il Paese come ogni altro cittadino. Egli ha avuto comunicazione la notte scorsa, per tele, fono, della decisione dell'Aa semblea, ed ha espresso viva gioia. La legge che lo teneva lontano, votata nel 1886 come provvedimento « di circo stanza» era rimasta in vigore fin troppo a lungo. Contro di essa si erano schierati fin dall' inizio molti repubblicani autentici, come Anatole de la Forge, Henry Maret e altri, affermando che eia repubblica deve rinunciare agli espedienti dei governi deboli, deve ispirarsi soltanto ai principi di libertà, di uguaglianza e di giustizia che sono la sua ragione di essere ». Aggiungevano poi costoro: « La repubblica è abbastanza forte per applicare a tutti i cittadini la stessa legge. Le leggi di esilio, inutili al buoni governi, non hanno mai salvato i cattivi ». Queste parole sono state ascoltate soltanto dopo 64 anni. E non era possibile fare diversamente senza trasgredire la legge sui diritti dell'uomo votata dalle Nazioni Unite, secondo cui nessun Paese deve « esiliare chicchessia a causa della sua nascita ». Col voto di ieri notte i membri della famiglia reale di Francia potranno non solo risiedere in patria, ma essere elettori ed eleggibili, nonché fare il servizio militare; invece non potranno essere eletti alla Presidenza della Repubblica, perchè vi si oppone l'art. 44 della Costituzione. E' l'unica differenza che da ora in poi esisterà fra essi e ogni altro cittadino. m. li Conte di Parigi
Persone citate: Henry Maret
Luoghi citati: Africa Settentrionale, Francia, Marocco, Parigi, Portogallo, Spagna
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