Un esploratore inglese alla ricerca dell'Atlantide

Un esploratore inglese alla ricerca dell'Atlantide Un esploratore inglese alla ricerca dell'Atlantide (Dai nostro .corrispondente) Londra, 17 maggio. Egerton Sykes è un bizzarzo tipo di esploratore: egli non aspira a penetrare i misteri dell'Africa nè a sorvolare i deserti di ghiaccio dell'Antartide. H suo unico scopo è quello di dimostrare la reale esistenza di luoghi o di cose citate solo nelle leggende o nelle tradizioni. E' per questa ragione che Sykes si spinse lo scorso anno fino sul monte Ararat, in Turchia, alla ricerca dell'arca di Noè: e se le autorità sovietiche non avessero arrestato la sua esplorazione, nessuno può dire cosa egli sarebbe riuscito a fare. Egerton Sykes, un solido uomo di 55 anni, che ha dedicato fra l'altro vari anni della sua vita al servizio diplomatico inglese, ha ora annunciato che fra pochi mesi egli lascierà l'Inghilterra alla ricerca dell'Atlantide. Base per la sua esplorazione saranno le isole Azzorre. Sykes, che fra l'altro è presidente del centro di ricerche dell'Atlantide, non ha trovato molte difficoltà per fare finanziare la sua impresa: secondo le ultime notizie grosse somme sarebbero a sua iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiin disposizione e per l'estate spe-1 tora di essere alle Azzorre. Le esplorazioni subacquee verranno effettuate con una speciale batisfera progettata dal Sykes stesso, il quale ha però dichiarato: « Le difficoltà da superare saranno enormi. Io dovrò effettuare le mie esplorazioni nelle acque attorno alle Azzorre, in un'area cioè che quando l'Atlantide era allo scoperto-era indubbiamente di alta montagna. Le Azzorre sarebbero infatti, i vertici delle più alte catene montuose. La mia posizione sarà quindi simile a quella di un esploratore del. futuro il quale^tKdovrà basare sii ciò che egli scoprirà .sulla cima del Monte Bianco per- dimostrare l'esistenza di " una' civiltà europea >.,..-. Sykes ha raccolto in questi ultimi anni una massa voluminosissima di dati, di infor inazioni sull'Atlantide, ed egli è ora convinto che gli abitanti di ,qu6l continente -abbiano, costruito piramidi come gli egiziani. Sykes ritiene inoltre che sotto le acque che circondano le Azzorre sorga un grande tempio costruito diecimila anni prima della nascita di Cristo: egli spera di riuscire a fo- oiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii iHiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiifrrarlailzteripvql'msledgsdmcclrnsosg tografare questo tempio, che fra l'altro sarebbe stato chiaramente visto durante la guerra da un aviatore che sorvolava quello specchio d'acqua, Egerton Sykes, nonostante il fallimento della sua spedizione dell'anno scorso sul monte Ararat, non ha però ancora rinunciato al progetto di scoprire l'arca di Noè, che dovrebbe appunto trovarsi su quella vetta. Sykes pensa che l'estate del 1951 sarà caldissima e che di conseguenza vi sarà un forte disgelo su tutte le montagne. Questo disgelo dovrèbbe lasciar apparire, lungo le pendici dell'Ararat, lo scafo dell'arca di Noè. m. c. ROMA, 17 maggio. — Bruno De Scandi di 35 anni, pulitore ferroviario, ammogliato con un figlio, ha rinvenuto sotto un sedile una busta di pelle con quattro milioni. Egli la consegnò al capostazione, che la fece recapitare al proprietario, Il cardinale Manuel Concales Crujeira, primate del Portogallo, giunto ieri mattina con un pellegrinaggio portoghese. (Telefoto) <llllll!lllllllllllllllllllllll!llllll!lllllllllll!IIMIIllllll;l!IIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIllllllll!l!ll