Intricata vicenda di contrabbando

Intricata vicenda di contrabbando AL TRIBUNALE DI VERBANIA Intricata vicenda di contrabbando Verbanla, 16 maggio. Questa complicata vicenda di contrabbando Italo-svizzero davanti al tribunale penale minaccia di protraral per i qualche udienza tra l'indifferenza del pubblico che di tale discussione su leggi e regolamenti, bolli, vitti, controlli, non riesce a capirci un'Sfeca, e discute sulla destinazione di quei due vagoni di mele del Vallone dirette in Italia via Domodossola e che, in soste volontarie e obbligatorie, infra dicirono, profumando di agresti odori, 1300 ohili di sigarette OheBterfield, 136 chili di pelli di agnellini persiani e di preziosi castori, che facevano compagnia nel tortuoso viaggio a quasi 9 quintali di candele per motore a scoppio di fabbricazione americana, a 1 quintale di jodio metallico di origine elvetica e a 33 chili di delicate lamette americane per rasoi di sicurezza. La mela ha tutta una letteratura, del resto. Turbò la vita di Adamo ed Eva, turbò persino l'Olimpo e fu causa di una decennale guerra tra Sparta e Troia, fu messa sul capo del figlio di Guglielmo Teli, salvò il ragazzo e creò una rivoluzione. Forse è per quest'ultimo ricordo ohe l'attuale vicenda giudiziaria è stata definita la c rivoluzione delle scartoffle ». La storia si può così riassumere. Nel dicembre del 1948 vagoni completi di mele del cant. Vallese giungevano a Domodossola; tutto era o sembrava regolare. Verso la fine dello stesso, mese due o tre vagoni di mele partivano da Briga diretti a Domodossola, dove le operazioni di sdoganamento vennero sollecitate da una ditta di' spedizioni di cui titolare il cittadino svizzero Roberto Chevalley, che è il principale imputato. La lunga sosta di dodici giorni delle mele a Briga e la fretta susseguente di farle sdoganare a Domodossola insospetti la Finanza. Il Chevalley, accortosi di essere sorvegliato, tentò allora di sviare il pericolo di una visita doganale e annullò la richiesta di sdoganamento chiedendo la rispedizione della merce a Chiasso. In tal modo i vagoni sarebbero stati considerati in transito da Domodossola con sigilli 8 certificati di distinte, e la Finanza non avrebbe dovuto metterci il naso. Invece ce lo mise, e anche per via delle mele trovò del marcio. Con il Chevalley sono stati tirati in ballo altri spedizionieri Alleo Chiesa, Angelo Ballarlo, Otello Bonzano e Mario Iannacone da Avellino, residente a Milano, tecnico di diritto doganale. Costoro sono difesi da uno stuolo di avvocatili Chevalley venne arrestato a Domodossola e ha potuto avere la libertà provvisoria con lo sborso di cinque milioni e mezzo richiedi dal rn.-girtrato italiano co¬ me cauzione trattandosi di un cittadino straniero. L'interrogatorio degli imputati ha dato luogo a vivaci incidenti svolti, oltre che dal P. M. Bertone e dall'avv. erariale Marchesi, dagli avvocati Bianchi Mina, di Torino, Ciurlo di Genova, e Furhman, di Verbania. Il Presidente, avv. Liguori, è intervenuto con energia e ha risolto tutti gli incidenti, ripetutisi' specialmente quando ufficiali superiori e funzionari della polizia tributaria fecero la loro deposizione sulle delicate indagini che si conclusero con il sequestro dei vagoni. Esaurita l'escussione dei testi a tarda ora, il processo è stato rinviato per la discussione a sabato mattina.

Persone citate: Bianchi Mina, Guglielmo Teli, Liguori, Marchesi, Mario Iannacone, Otello Bonzano, Vallese