Il Capo dello Stato Inaugura allo 9,55 Il Salone Internazionale dell'Automobile

Il Capo dello Stato Inaugura allo 9,55 Il Salone Internazionale dell'Automobile UN AVVENIMENTO CXXJB HA JRMSONA.NMJL M0NO1A.I.E Il Capo dello Stato Inaugura allo 9,55 Il Salone Internazionale dell'Automobile Primo sguardo d'orientamento alla grande móstra • Vi partecipano fabbriche di otto nazioni Mentre il Salone dell'Automobile 'sta per aprirsi è il caso di considerare l'evento non più e non soltanto come uno spettacolare fatto di cronaca, che per dieci giorni raddopperà 11 diapason della vita cittadina, ma in ragione della sua specìfica funzione tecnica, che è quella di fare il punto in ogni dettaglio della costruzione automobilistica e delle attività ausiliarie. Nella città ch'è culla dell'automobile è logico presumere che al Salone non si vada soltanto per accostare l'ambiente mondano in cui esso vive, o per adempiere un obbligo di società; ma proprio per studiare le novità automobilistiche. L'interesse, 11 desiderio, aon diffusi in ogni classe sociale; chi può dirai estraneo, a Torino, al fenomeno automobilistico, alle sue fortune, alla sua popolarità? Direttamente o indirettamente, tutti ne viviamo. Scelta di una data E' opportuno perciò che a questa popolare curiosità sul contenuto tecnico del Salone al cerchi di soddisfare: per oggi con un panorama d'orientamento; nel prossimi giorni con una serie di visite più dettagliate. Anzitutto ò du giustificarsi la data, che non è uno scampolo del calendario Internazionale dei "Saloni, ma una conquista. Le date autunnali erano, un tempo, favorevoli alle novità presentate in prototipo dalle Case, che le provavano, elaboravano' e mettevano in costruzione durante l'inverno,. per Iniziarne la diffusione commerciale con la « stagione » primaverile. Oggi l'automobile non è più articolo stagionale, ma perenne; e nlù nessuna Casa espone .un prototipo per affrontare il giudizio del pubblico, e in base al responso decidere sulla costruzione o meno del nuovo modello, o sulle sue varianti. In ogni caso, coi sistemi odierni, el vorrebbe altro che dall'autunno alla primavera per decidere la produzione di un nuovo tipo di automobile, crearne l'attrezzatura, impostare le lavorazioni In serie, e giungere alle prime consegne! Perciò la novità può aversi indifferentemente in qualùnque stagione; con prevalenza,' anzi, del periodo primaverile, perche l'inverno à favorevole al severo 1 e definitivo collaudo del campioni maturati l'anno precedente. r'< E* questa la ragione per cui il Salone marzolino di Ginevra, benché meno anziano di tradizioni che 11 famosissimo autunnale Salon parigino, l'ha ormai soverchiato per interesse tecnico e commerciale, per numero di espositori. Botto questo aspetto, l'odierno Salone italiano regge con onore anche 11 recente paragoiiiiiiiiiiiiiiiitimiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiniiiiiiii iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiw ne ginevrino: si può anzi dire che, mentre nulla manca d'Importante che fosse esposto a Ginevra, compaiono oggi a Torino non poche novità assolute. Nella precedente edizione, del 1948, la rappresentanza estera era poco più che simbolica, e in sostanza il Salone era una prevalente mostra di belle carrozzerie e di qualche curiosità tecnica. Oggi le case estere — limitandoci al campo degli autoveicoli completi — sono grandemente soverchienti, pur essendo le Case italiane aumentate a undici: Alfa Romeo, Bianchi, Cisitalia, Ferrari, Fiat, Lancia, Macchi, Maseratl, Moretti, O. M„ Slato. Cinque altre Nazioni sono rappresentate: gli Stati Uniti con 15 marche, cioè praticamente con la quasi totalità della loro produzione, interamente rinnovata negli ultimi due anni — l'Inghilterra e la Cecoslovacchia anch'esse al completo, rispettivamente con 13 e con 2 marche; la Germania con 2; la Francia con tre. Quest'ultima è la sola nazione Intervenuta a Ginevra più numerosa che a Torino. Tutte le autovetture son raccolte, con la mostra delle 26 Case di carrozzerie speciali, nei grande salone centrale, dominato all'estremo est, nella grande navata, dallo stand Fiat, e all'estremo opposto dallo stand Lancia. Nelle gallerie dello stesso sono esposti gli accessori, che con la mostra dei servizi e delle forniture per l'auto occupano anche 11 portico e il primo salone antistante all'Ingresso principale. Nel nuovo •alone, finito di .costruire il mese scorso, sonò ospitati gli autobus; nel sottostante salone d'uscita .gli autoveicoli per trasporto merci e i rimorchi. L'aumentato apulo disponibile ha posi concesso non solo di accontentare un maggior numero di espositori,, ma anche di ordinare più razionalmente la materia esposto, facilitando il compito al visitatore specializzato e affrettato, Motoveìcoli d'ogni tipo Le novità, peraltro — a quel ohe se ne poteva giudicare stanotte, girando tra gli stands in pieno fervore di allestimento: è miracoloso che tra poche ore tutto sia pronto e agghindato per la cerimonia Inaugurale! — sono numerose e Intéressanti In tutti 1 settori. La produzione italiana ha rivoluzionato 1 listini non solo nel campo vetture (Fiat 1400, Lancia Aurslia, Alfa 2500 8.a serie, Ferrari 8300, 12 cilindri) ma anehe nei veicoli industriali, dove, accanto alla fioritura del pullman, è notevole l'autocarro di media portata (25 quintali) slnora assente: citiamo il bellissimo O. M. tipo c Leoncino », novità assoluta, con motore a nafta che gli assicura un costo chilometrico pari alla «Topolino».,. Nella stessa categorìa è 11 Bianchi < Sforzesco ». Un motore di due litri a nafta montato su autovettura da turismo veloce ci viene offerto dalla rinata industria tedesca; mentre gli americani ei sono sbizcarrlti specialmente nelle raffinatezze meccaniche (comandi automatici; sospen aioni, trasmissioni e distribuzioni idrauliche) e nella carrozzerie, sempre più comode da dentro (sino alle poltroncine girevoli ed ai sedili trasformabili in lettini!) • sempre più estrose ed originali da fuori. Rivoluzionarla al ritiene l'industria inglese, in quanto, nella maggior parte, ha rimodernato 1 suol tipi accostandosi (un po' alla lontana) alle nuove linee internazionali; ma in parto è interessante a visitarsi proprio per il suo ostentato conservatorismo. Offre però, in ogni caso, dei progressi meccanici evidenti. In complesso — come meglio vedremo rivisitandolo con più calma — un grande, un memorabile Salone: il più ricco e il più Interessante della serie Iniziata nel 1000, e giunta oggi alla 32.a edizione. Alla quale Il comitato ordinatore ha saputo dare, con le pubblicazioni approntate, con numerosi cartelli e grafici esposti, anche un sapore polemico sulle provvidenze governative che interessano l'automobilismo, cominciando dalle perduranti e dalle nuove fiscalità; Propaganda e battaglia s'intrecciano: Torino non può che applaudire. Aldo Farinelli

Persone citate: Aldo Farinelli, Macchi, Moretti