L'Impenetrabile Hardy

L'Impenetrabile Hardy AL TRIBUNALE MILITARE DI PARIGI L'Impenetrabile Hardy Eroe iella residenza 0 spia? ■ Arrestato in vagone letto dalla Gestapo l'8 giugno '43 - Ma non si sa anello che fece subito dopo - Sospetti di tradimento • La figura di Lydie Bastien, la bella amica che ora lo accusa (Dot nostro corrispondente) Parigi, 20 aprile. René Hardy è uno del più impenetrabili e strani personaggi della cronaca francese di questi anni. Cè ohi sostiene ancora che è un eroe, e c'è chi dichiara, senza dubbi che è un traditore; c'è chi lo odia, chi lo esalta e chi lo compiange. Lunedi prossimo lo vedremo comparire dopo altri tre anni di carcere preventivo davanti al tribunale militare di Parigi, insediato per l'occasione nell'aula delia Corte d'Assise al Palazzo di Giustizia. Il più reputato avvocato della Francia, l'accademico Maurice Gargon, che lo fece assolvere nel '47 dallo stesso tribunale militare, lo difenderà ancora. Tisico, abbandonato dall'amica, la bella Lydie Bastien, che si è accanita ad accusarlo, consumato dalla vita dcDtpvgdctpvcclandestina e dal carcere, ilicolonnello partigiano Hardy I deve rispondere di «atti nocivi alla difesa nazionale ». Dall'accusa di alto tradimento fu prosciolto nel primo processo. Per portarlo di nuovo davanti ai giudici, con le gravi prove raccolte subito dopo l'assoluzione; è stato necessario invocare un altro articolo del codice militare e presentare sotto una diversa veste giuridica i fatti da lui commessi. Ma l'alto tradimento può essere colpito con la pena di morte, mentre per atti nocivi alla difesa nazionale è prevista soltanto la reclusione. La storia di Hardy, detto Dldot nella vita clandestina, è intricatissima, ricca di episodi drammatici e confusi. Ricorderemo soltanto le linee fondamentali della vicenda e prima di tutto quello che in un romanzo giallo verrebbe chiamato il mistero del vagone letto. L'8 giugno '48 Har- idy parte da Lione per PariIgi con l'espresso della notte. E' uno degli organizzatori più coraggiosi e decisi della resistenza, uno dei primi fedeli di De Gaulle. Ha tentato di portare la Corsica al gollismo, ha impiegato la sua competenza tecnica di ingegnere a un efficace piano di sabotaggi e di attacchi aerei contro le ferrovie. Quella notte, alla stazione di Chalon-sur-Saone la Gestapo sale sul treno LioneParigi, entra nella cabina occupata dal colonnello e lo arresta. Questo particolare decisivo fu accertato dalla polizia, dopo il processo del gennaio '47, in circostanze piuttosto oscure. Fu Lydie Bastien) forse, a mettere la Sùreté sulle trecce d'un conduttore dei vagoni letto che riconobbe Hardy e testimoniò sul suo arresto. Ma al primo processo Hardy sosteneva di avere intuito il pericolo e di essere sceso alla stazione prima. Adesso, di fronte alle prove irrefutabili, ammette di essere stato arrestato a Chalon. E allora perchè lo negava al primo processo? Per non aumentare, risponde, gli ingiusti sospetti. Che cosa è accaduto dopo? Qui riprende l'incertezza. Sappiamo di sicuro che Hardy partecipò il 21 giugno alla riunione dei capi della resistenza avvenuta a Caluire; sap¬ hiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiitiiitiiiiiiiiiiiiiiil piamo che la Gestapo piombò sui congiurati e trasse in arresto il rappresentante di De Gaulle in Francia, 11 capo della resistenza interna, Jean Moulin, che doveva essere fucilato poco più tardi. Ma fu Hardy a tradire? Che fece in quei tredici giorni fra l'arresto in treno e la riunione di Caluire? Come mai, ferito e arrestato anche lui in quel convegno, dopo un primo tentativo di fuga, riuscì ad evadere senza molta difficoltà un mese e mezzo più tardi? Le presunzioni contrarie sono gravissime e'sembra che le testimonianze degli agenti tedeschi e i documenti trovati negli archivi siano altrettante conferme delle sue responsabilatà. La spiegazione, che il processo può smentire o confermare o anche lasciar dubbia, sarebbe questa: minacciato dalla Gestapo, sottoposto a violenze, ossessionato dal pericolo che faceva correre al genitori di Lydie Bastien, dei quali i tedeschi avevano trovato l'indirizzo nell* sue tasche, Hardy avrebbe accettato, o addirittura offerto, di fare arrestare a Caluire Jean Moulin e gli altri. Per negare questo sospetto, Hardy dovette smentire al primo processo di essere stato arrestato: lasciò in dubbio 11 Tribunale che 10 assolse per Insufficienza di prove. Adesso sostiene di avere offerto al tedeschi di fare 11 doppio gioco senza poi farlo in realtà, e nega sempre, con la maggiore energia, di essere responsabile dell' arresto dei suoi compagni I giudici decideranno. Dopo Hardy, la figura centrale del processò è Lydie Bastien, ohe certamente verrà a testimoniare. H suo atteggiamento è mutato: prima difendeva accanitamente Hardy, adesso lo accusa. I suol motivi possono essere molti. Crede forse ora òhe suo padre, morto In un campo di concentramento, sia stato denunciato dall'amante? E' irritata perchè altre relazioni di Hardy sono risultate durante le indagini? E' una sentimentale delusa o una calcolatrice che abbandona un vinto ? Una vittima degli abili interrogatori polizieschi o una «vamp di paccottiglia>, come la chiama un cronista giudiziario? L'interesse umano del processo consiste appunto in queste sfumature incerte: nel non poter dire ancora se Hardy fu un perfetto delatore o un eroe che ebbe qualche debolezza sotto la tortura; nel non poter affermare se Lydie Bastien è un'avventuriera o una ragazza rovinata a vent'anni da una vita ohe non era per lei. Domenico Bertoli -e- i due protagonisti

Luoghi citati: Caluire, Corsica, Francia, Lione, Parigi