Taviani apre a Sorrento il congresso internazionalae d.c

Taviani apre a Sorrento il congresso internazionalae d.c Taviani apre a Sorrento il congresso internazionalae d.c Un discorso ai 140 delegati - "I principi della libertà e della proprietà privata non possono essere i soli e sovrani principi della realtà economica (Nostro servizio particolare) 8orrento, 12 aprile. • Alle 15,30 si è inaugurato il congresso dell'Internazionale Bianca che riunisce i leaders politici dei partiti cattolici di tutta l'Europa non controllati della Unione Sovietica, oltre agli esuli. Sono presenti Hoffman, Presidente del Consiglio della Sarre, Hurdes, Ministro alla Pubblica Istruzione dell'Austria e segretario generale del Volkspartei, l'on. Von Brentano, presidente della Unione sociale cristiana al Parlamento federale di Bonn, l'onorevole Bichet, del Movimento Repubblicano francese, l'on. Gielan, del Partito popolare cattolico tedesco, gli onorevoli Cappi, Piccioni e altri. Sono attesi fra questa sera e domani il Cancelliere della repubblica di Bonn, Adenauer, il capo del M.R.P. Maurice Schumann, il Cancelliere austriaco Figi, ecc. La villa in cui si svolgeranno per tre giorni i lavori delle « Nouvelles Equipes Internationales > si chiama « Titina >, che in dialetto napoletano è diminutivo di Immacolata. E' una villa a picco sul mare, incorniciata di grappoli celesti di glicini e di aranci fioriti. Sotto v'è un portlcciolo queto di piccoli velieri. Intorno alla villa è una grande pace. I delegati sono 120. Alcuni — precisamente gli esuli — rappresentano anche Paesi sovietizzati. V'è per la Bulgaria l'ex-ministro Kirov, per l'Un- fheria- e la Polonia gli ex-amasciatori barone Apor e Glaser, per la Romania il prof. Popa e per la Cecoslovacchia Duchacek, già presidente della commissione per gli affari esteri, e il dott. Makus per la Slovacchia, Kolosy per l'Ungheria, ecc. Presiede il congresso il belga De Schriver e sono inoltre al tavolo della presidenza il francese Bichet, il Ministro della Pubblica Istruzione Hurdes, Rosenberg, delegato svizzero, Sassen uci Paesi Bassi e l'on. Taviani Dopo parole di circostanza di Taviani, B'chet ha letto, fra gli applausi, un messaggio di don Sturzo. Poi Taviani na pronunciato il suo discorso.-In esso il segretario generale della d. c. ha precisato che i partiti cattolici non vogliono soltanto difendere l'anima cristiana dell'Europa, ma anche costruire sui principii cristiani e sul metodo democratico. Ta viani ha ricordato che se alcune personalità non verranno a Sorrento e altre ritardano è perchè esse sono assillate dalle difficoltà di politica interna ed estera. « Se noi pensiamo a queste difficoltà — ha detto Taviani — non possiamo impedire che una ruga sol chi la nostra fronte e sorga una profonda perplessità nel nostro arduo animo per il futuro ». Ciò — come ha chiarito — per la presenza in Europa, all'interno e all'esterno delle varie nazioni, del bolscevismo « come forza bruta e operante sullo spirito, nelle piazze e nel parlamento come un veleno sottile insinuatosi nel corpo vivo e ancora sano dell'Europa ». Dopo un accostamento fra nazismo e bolscevismo con la loro disumana concezione del mondo, egli ha invitato i delegati a ricordare che il pericolo brz«plUIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIllllllllllll bolscevico è un richiamo alla realtà, rappresentata in questo congresso dagli esuli delle nazioni sotto il tallone sovietico. «Questi nostri amici sono qui per darci, con l'espressione del loro dolore, l'avvertimento di una prospettiva che è nostro primo dovere di allontanare ed eliminare dal futuro dell'Europa. Il fascismo — ha proseguito Taviani — che come tutte le dittature di destra non risolse ma aggravò il pericolo comunista, nacque per la debolezza del reg'me liberale, incapace di trovare almeno dieci uomini pronti a rischiare la morte scendendo in piazza ». Circa gli orientamenti sociali Taviani ha soggiunto: « Nessuna illusione collettivistica, ma tenace e profonda convinzione che i principii della libertà e della proprietà privata non possono essere i soli e sovrani principii della realtà economica ». Ha poi parlato il ministro Hurdes, che nel suo discorso ha più volte citato brani delle due opere di Christopher Dawson, « La formazione dell'unità europea» e «Il giudizio delle nazioni », ricordando inoltre un'opera del socialista Viktor Gollancz, « La nostra eredità minacciata » per dimostrare che non sono solo i cattolici, ma tutte le correnti democratiche ad essere insidiati, dal che segue l'urgente necessità di un saldo fronte comune. Alle 21,30, dopo interventi del delegato Houben, del bulgaro Peev, del francese Bichet, di angolani e dei delegati di Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi e Sarre, i lavori sono stati sospesi. Per quanto il discorso di De Gasperi sia annunciato per venerdì, è probabile che venga anticipato a domani, quando saranno a Sorrento quegli esponenti politici che giungeranno questa notte. c. g.