Una vecchia paralitica bruciata viva in una camera di via Tripoli 75

Una vecchia paralitica bruciata viva in una camera di via Tripoli 75 Una vecchia paralitica bruciata viva in una camera di via Tripoli 75 Rientrando la figlia trova l'alloggio mutato in un rogo - L'orribile presentimento - I soccorsi giungono troppo tardi - Fra i resti dei mobili combusti è il cadavere della madre Una povera vecchia, abitante In una camera al secondo piano di via Tripoli 75, ha fatto ieri una morto atroce: sviluppatosi un incendio nella stanza, la disgraziata 6 rimasta preda delle flamine .ed ò bruciata viva. La vittima è l'ottantanovenne Caterina Carino vedova Armando. Da parecchi anni era paralitica e di lei aveva cura la figlia, Teresa vedova Calvo, di 68 anni. A mezzogiorno e alla sera, verso le 18, la donna ritornava dal lavoro e preparava da mangiare alla vecchia madre la quale, impossibilitata a muoversi, se ne stava tutto 11 giorno a letto. La figlia dormiva di notte accanto a lei. La camera era poveramente arredata: un armadio, un tavolo, qualche seggiola e una stufetta a carbone. Questa serviva per cucinare e contemporaneamente riscaldare l'ambiente e veniva accesa in genere fino a primavera Inoltrata, poiché la vecchia paralitica soffriva molto 11 freddo. Ieri a mezzogiorno, prima di ritornare al lavoro, la Teresa Calvo si era assicurata, come al solito, che la stufetta fosse ben carica di car- ltlllllllillllfllltlIlllllStlli ■Illllllllllfllllllll bone In modo che si mantenesse accesa fino al suo ritorno. Poco prima delle 19 la donna, che un po' si era attardata per fare la spesa, varcava 11 portone di casa. La stupiva e la sorprendeva, mentre saliva le scale, un lieve odore di bruciaticelo. « Che cosa mai sarà? » si domandò. Ma un attimo dopo un sospetto angoscioso le si affacciò alla mente. Quanto più in fretta potè fece gli ultimi gradini finché fu davanti alla porta del suo alloggio. Ed allora 11 sospetto divenne terribile realtà: dal buco della serratura e dalle connessure dell'uscio filtrava un acre fumo biancastro. Mamma) mamma! » chiamò disperatamente, mentre con la mano tremante cercava di infilare la chiave nella toppa. All'urlo straziante della poveretta accorsero spaventati alcuni coinquilini; l'uscio fu aperto ed apparve uno spettacolo orribile: la camera era trasformata In un rogo. Tra un fumo densissimo balenavano lingue di fuoco e sinistro si udiva 11 crepitio dei mobili che ardevano. « Salvate la mamma! Salvate la mamma! » gridava e singhiozzava Insieme la Teresa Calvo come Impazzila dal dolore e dall'orrore. Mentre alcuni, impeditole che si Inoltrasse tra lo flamine la trascinavano via, altri con secchi e pentole d'acqua tentavano di spegnere l'incendio in attesa che giungessero i vigili del fuoco, subito chiamati. Uomini e donne si prodigavano, pur conoscendo ormai l'atroce realtà: la vecchia paralitica doveva essere già morta; dal l'Interno della stanza non giungeva infatti alcun lamento, ma solo 11 crepitio dell'Incendio. Arrivò ben presto un distacca llllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllillllllllllllll mento di pompieri al comando dell'lng. Lucianetti. In breve le fiamme vennero domate ed essi poterono entrare nella camera. Impressionante fu 11 quadro che si presentò' loro: il cadavere della vecchia. Irriconoscibile perchè quasi completamente bruciato, giaceva a terra su un materasso, fra i due letti. Non restava che attendere la polizìa e 11 medico (la Celere era già sul posto) per le constatazioni di legge. Redatto il verbale, 11 cadavere fu adagiato su avere della povera paralitica un materasso all'ingresso della camera e sopra vi fu buttata una coperta. Più tardi venne trasportato agli Istituti di medicina leale. Come dicemmo, la prima a dare l'allarme fu la figlia della vittima; nessuno degli inquilini nemmeno'quelli che abitano ac canto, si accorse — caso davvero iiiiitiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii strano — dell'incendio che si era svilppato nella camera. Si presume che 11 fuoco si sia appiccato dalla stufa all'armadio a cui questa era vicina. La vecchia paralitica probabilmente dormiva e non se ne accorse; altrimenti avrebbe invocato soccorso e senza dubbio le sue grida sarebbero state udite da qualcuno. SI presume che sia stata svegliata dal lumo, quando la stanza ne era ormai piena. Allora si essa cercò di gridare; ma ormai era troppo tardi: la voce le venne solfocata 'nella strozza. Gli ultimi momenti della povera vecchia dovettero essere tragici; terrorizzata, la paralitica con uno sforzo sovrumano riuscì a muoversi; cadde a terra e trascinò con sè 11 materasso. E allora fu la fine: la morte spaventosa tra le fiamme. vvltpsEcgcaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiit Il tragico aspetto della camera dopo l'Incendio. Avvolto in una coperta il cadavere della povera paralitica

Persone citate: Caterina Carino, Lucianetti