Qualche voce a difesa dell'aguzzino del Nazionale
Qualche voce a difesa dell'aguzzino del Nazionale II processo contro il capitano Schmidt Qualche voce a difesa dell'aguzzino del Nazionale IIIIIMIIIIIIIill^ (Dal nostro inviato spedalo) s Napoli, 3 aprile. Si è conclusa, nella mattinata di oggi, la escussione testimoniale nel processo del criminale di guerra Schmidt. Tre sono state le deposizioni, tutte a difesa dell'imputato, ma prive di valore saliente. Primo a deporre è stato il Fratello delle Scuole Cristiane Amerigo, al secolo Giuseppe Gherzi. Da ventanni s'interessava ai carcerati, quando nell'autunno del '43 avvenne la occupazione nazista di Torino. Subito si mise in contatto con 1 vari comandi tedeschi del Piemonte, e parecchie volte s'incontrò anche con l'imputato, U quale gli concesse pure di celebrare una funzione nel primo braccio delle « Nuove » nella notte di Natale. «Ciò costituisce per me — egli dice — una prova di animo buono >. Gli interventi del sacerdote avvenivano per lo più in occasione di scambi di prigionieri; qualche volta da Schmidt stesso ottenne la libertà per qualcuno che pure era gravemente compromesso. H Presidente a questo punto gii fa osservare se non ha mai pensato che il suo pure generosissimo intervento provocava la libertà di una persona, la quale veniva però sostituita da un'altra che forse non era nella lista degli eli¬ minabili e in essa entrava per forza, per carenza di elementi. « Mi comportavo — dice il teste — come in un naufragio: salvare quanto era possibile ». Ammette quindi sevìzie e maltrattamenti durante gli interrogatori ai «Nazionale», ma afferma che purtroppo erano opera degli italiani, aggregatisi ai tedeschi, i quali tuttavia erano presenti e non intervenivano. In aula compare quindi una divisa nazista: è il tenente degli « alpenjaeger » Franz Cai vi, detenuto a Torino e in attesa di Imminente giudizio per la fucilazione di prigionieri. Egli fu in varie occasioni chiamato dalla provincia a rinforzare il presidio del comando torinese delle S.S., dichiara però di avere avuto solo scarso sentore di maltrattamenti. Cita il caso di certo Franco Ciaramelli, punito da Schmidt per avere Sicchiato un detenuto. Circa tragico episodio di Novaretto riferisce dei, discorsi uditi a mensa in cui si parlava di un agguato di partigiani a una macchina tedesca Ultimo teste è l'alto-atesino Alois Monaunl, interprete personale dell'imputato; egli nega subito recisamente che al Nazionale si compissero sevizie. H presidente gli obietta energicamente: « Tutta Torino lo sapeva e in città se ne par- lava apertamente: proprio lei ero all'oscuro di tutto ? ». H teste allora rettifica dicendo che qualcuno picchiava i pri- fionieri e che per questo chmidt doveva spesso muovere dei rimproveri. In merito a Novaretto afferma che Schmidt rimase per tutta la giornata assieme a lui nel suo ufficio di Torino ? rileva poi che i partigiani non devono avere sparato in quell'occasione in quanto nessun tedesco rientrò ferito, mentre dall'altra parte ci furono tre morti. Ricorda che Schmidt intervenne una volta presso la federazione fascista perchè fossero mitigate le eccessive atrocità commesse sui prigionieri,- e cita una lettera dell'imputato al comando della polizia di sicurezza di Roma a favore di Franco Antonicelli, arrestato nella capitale. Il teste conclude asserendo che le fucilazioni effettuate da altri comandi (« qualche cosa di particolarmente interessante » egli dice testualmente) venivano regolarmente comunicate allo Schmidt per conoscenza. «Date le troppe malattie che hanno colpito in questi giorni i testimoni », il Pubblico Ministero rinuncia alle altre audizioni e tiene date per •lette le deposizioni fatte in istruttoria. L'aw. Dal Fiume si associa alla tesi dell'accusa cui tributa un pubblico riconoscimento per la lealtà, del suo modo di agire: il colonnello Foscolo infatti per un obiettivo accertamento dei fatti non ha esitato a far citare lui stesso del testi a discarico perchè allo straniero giudicato da una Corte militare italiana fosse concessa ampia libertà di difesa. ; ' ^ H difensore annuncia quindi dd rinunciare alla riserva fatta nella prima udienza di chiedere la testimonianza degli ufficiali superiori da cui lo Schmidt dipendeva. Domattina parlerà il Pubblico Ministero, al quale seguirà l'arringa defensionale, f. d.
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