La prossima Biennale

La prossima Biennale INTERVISTA CON RODOLFO PALLUCCHINI La prossima Biennale Polemiche non meno acri delle precedenti • Eletta la giuria per gli artisti non invitati - Solo cinque rifiuti a esporre Milano, 3 aprile. Alla votazione per l'elezione della giuria di accettazione delle opere inviate dagli artisti non invitati alla prossima XXV Biennale, hanno partecipato 1471 votanti. Lo scrutinio dei voti ha dato 1 seguenti risultati, in ordine preferenziale: Felice Casoratd, Carlo Carrà, Giorgio Morandi, Giacomo Manzù, Marino Marini, Felice Carena, Renato Guttuso, Pippo Rizzo, Virgilio Guidi. Per regolamento, i primi cinque di essi costituiranno la giuria stessa. E' abbastanza singolare il fatto, che dopo le polemiche suscitate da questa nuova formula per la giuria, e le accuse alla Commissione Esecutiva, gli artisti non invitati abbiano poi finito per eleggere proprio cinque artisti che fanno parte di detta Commissione. Comunque, almeno uno degli . argomenti di polemica dovrebbe essere archiviato. La prossima Biennale, che verrà inaugurata il 3 giugno prossimo, si annuncia In" lifattì sotto il segno di polemiche non meno acri di quelle che caratterizzarono l'ultima, di due anni fa. Le principali accuse che sono state rivolte agli or ganizzatori vertono sugli invi' ti, che si dice abbiano favorito le correnti di sinistra: sulla giuria per i non invitati, che quest'anno doveva essere eletta dai concorrenti stessi; sulla formula con cui sono stati considerati invitati d'ufficio fli insegnanti presso le Accaernie di Bello Arti (per non parlare del regime stesso se■condo il quale la Biennale è retta per ora, discorso che ci condurrebbe troppo lontano: e che comunque e provvisorio, e, quel che più importa, destinato a prossima fine con l'avvento di una Amministrazione autonoma, al posto del Com missario Straordinario). Abbiamo dunque approfittato volentieri di un casuale incontro a Milano con Rodol fo Pallucchini, segretario generale della Biennale, per rivolgergli alcune domande pre■iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii uacgpgrllv n e e o a e ti o n è i : o, ve te l erieiiii else in merito. -Eccole qui, insieme con le sue risposte. 1. - Si afferma in diversi ambienti artistici che questo armo, attraverso gli inviti diramati dalla Commissione, risulterà ancora accentuata quella tendenza che già si volle rimproverare alla Biennale passata a dare maggior risalto alle correnti pittoriche più « avanzate », più « a sinistra », se con tale termine si intendono quelle più o meno post-cubiste, astrattiste e simili. Cosicché artisti certo non di secondo piano, che erano stati ripetutamente invitati allo precedenti Biennali, questa volta non lo sono. Risponde il prof. Pallucchini: «Non è affatto vero che gli inviti diramati tendano a spostare ancor più a sinistra, artisticamente parlando, il panorama dell'arte italiana. Una statistica non può essere che relativa, data la difficoltà di collocare esattamente molti artisti, tuttavia posso dire che la corrente di tendenza postcubista, astrattista e simili, è rappresentata da meno del 30 per cento degli inviti. Sono invece invitati pittori decisamente tradizionalisti, i cosiddetti neo-realisti-, i neo-impressionisti, ecc. Sarà dunque quello del 1950 un quadro il più obbiettivo possibile di quella vivace dialettica che oggi caratterizza l'arte italiana Con ciò, naturalmente, slamo sicuri che molti saranno gli scontenti dall'una come dall'altra parte. Ma questo era Inevitabile. 2 - Secondo quale criterio la Commissione ha creduto opportuno di addivenire — o di tornare — alla misura di lasciare agli artisti non invitati di eleggersi la .propria giuria di accettazione? Si è attribuita tale misura ad antipatia per gli artisti non invitati. Che pensa di questo 11 Segretario, e dei possibili inconvenienti? — La Commissione, anziché lasciare alla Giuria eletta dagli artisti 11 compito di fare fli inviti, come era desiderio i uno dei suoi autorevoli membri — proposta • rumorosamente appoggiata dal Sin dacato dellft C.G.I.L. — ha creduto più opportuno demandare a quella giuria solo la scelta di 250 opere: riservandosi di fare altrettanti inviti E' del resto la quarta volta nella storia della Biennale che ciò avviene. Non solo questo è un atto di antipatia verso gli artisti, ma di simpatia e di comprensione, che ha un significato di possibilità di appello e di recupero, nei riguardi dei non invitati: e di reperimento di forze giovanili, sconosciute ai membri della Commissione. Vedremo dove si dirigerà in complesso il usto degli artisti cosi scelti a una giuria indipendente. 3. - Qual'è l'esatto tenore della clausola aggiunta, riguardante l'invito ai professori titolari delle Accademie di Belle Arti?-. — Anche in questo caso, le intenzioni della Biennale sono state travisate da una campagna ostile più o meno interessata. Si è giunti, come Lei dice, a ritenere la Giuria eletta dagli artisti quale un atto di antipatia verso i non invitati! Cosi per le Accademie. Per la prima volta, la Biennale decideva di compiere un gesto di omaggio verso questi gloriosi istituti, fissando l'invito direi ufficiale, ad personam, per i titolari delle cinvnncnrvtidslessficrprdpfdPsnntmscQddtAipiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiii cattedre di pittura, scultura e incisione, ai di fuori di ogni valutazione della Commissione. Invece si è scatenata la nota polemica. Rilevi che alcuni titolari di cattedre, beneficiando di tale invito, sarebbero entrati per la prima volta alla Biennale. 4. - E' vero che parecchi artisti, particolarmente lombardi, hanno respinto l'invito in segno di protesta? E con quale motivazione? — Per la precisione, sono stati in tutto cinque gli artisti che hanno creduto di rifiutare l'invito: per il motivo che esso era fatto per un'opera sola. Altre cose assai abbiamo poi chiesto a Pallucchini nei riguardi della parte storica della Biennale, e delle partecipazioni straniere. Vedremo di farne prossimamente un quadro presso a poco completo. Per ora non rimarne che le sorprese, sperate o temute, nella elezione della giuria, non si sono verificate per niente. A meno che anche questa mancanza assoluta di sorprese non debba anch'essa venire considerata una sorpresa. Quanto al resto, tra un paio di mesi potremo poi tutti giudicare dai fatti. a x sp—chmavvemPgamdelasiil chsusaciPninieitrpadoteShdcè batlIllIlllllllllllllllllllIllllllllllMHIIIMIIIIIIIIIllllllll L'Inghilterra ha annunciato che manderà alla prossima Biennale una grande mostra delle opere di John Constatile, che si può considerare come il padre della pittura moderna di paesaggio. Ecco il Constatile in un ' ritratto dell'epoca

Luoghi citati: Inghilterra, Milano