Le misure disciplinari per gli statali scioperanti

Le misure disciplinari per gli statali scioperanti Le misure disciplinari per gli statali scioperanti Protesta della CGIL e probabile eco alla Camera Lungo colloquio tra Sforza e l'ambasciatore inglese dl Roma, 27 marzo. I provvedimenti disciplinari a carico degli statali che parteciparono allo sciopero generale di mercoledì 22 costituiscono uno degli argomenti al centro dell'attenzione all'inizio di questa settimana. La decisione del provvedimento è stata deferita alle singole amministrazioni statali, ma da qualche parte si levano già voci invocanti un < colpo di spugna», che tuttavia difficilmente ci sarà. La Segreteria della C.OXL. ha esaminato oggi la questione unitamente ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei pubblici dipendenti. Come era prevedibile, dall'adunanza è scaturita una vivace protesta contro i minacciati provvedimenti, giudicati «in aperto contrasto con il diritto garantito dalla Costituzione a tutti i lavoratori italiani ». Contemporaneamente però, 1 convenuti hanno richiesto chiarimenti alle varie amministrazioni In ordine al provvedimenti che esse intendono applicare contro gli scioperanti. Al Viminale si osserva, però, che il Consiglio dei Ministri ha ritenuto doveroso richiamarsi solo alle sanzioni previste dallo statuto giuridico dei pubblici dipendenti, rinviando la decisione sulla gradazione delle sanzioni stesse agli organi responsabili delle diverse amministrazioni, che sono appunto i consigli dl disciplina. H governo intende che la decisione adottata sia rispettata, e pertanto 11 < colpo di spugna » non ci sarà. E non ci sarà, a quanto ci è stato detto, «perchè il governo è fermo nella sua azione energica di difesa della legalità e dello Stato democratico». I provvedimenti annunziati, secondo 11 Viminale, corrispondono ad un criterio di rigida giustizia. In effetti — si dice — se è possibile discutere In sede politica sull'opportunità o meno di limitare il diritto di sciopero per alcune categorie dl statali quando si tratta di questioni puramente economiche e sindacali, non si può assolutamente ammettere che gli appartenenti alla categoria del dipendenti statali, e in special modo quelli addetti ai servizi essenziali di pubblica utilità, abbandonino 1 loro posti recando un danno considerevole alla- vita del Paese per associarsi a manifestazioni dl carattere esclusivamente politico dirette contro quegli stessi organi dello Stato democratico che essi hanno giurato di servire fedelmente. Comunque, l'Intera questione degli statali tornerà in discussione a Montecitorio tra un paio di giorni (nella seduta di mercoledì o in quella di giovedì), quando i deputati saranno chiamati ad approvare il disegno di legge sui miglioramenti economici agli statali. Nel dibattito i gruppi di opposizione eleverebbero in questa sede la loro protesta per i provvedimenti annunziati contro gli statali scioperanti. I vari partiti sono tutti sensibili ai problemi dei pubblici dipendenti e perciò i loro or ganl dirigenti li seguono con attenzione, anche se impegna' ti nella preparazione di loro importanti assise, come 6 per il democristiano e il comunista. Il «parlamentino democristiano» si radunerà il 16 aprile, mentre 11 comitato centrale del P.CJ. lnizterà 1 suoi lavori probabilmente il giorno 12. Sul lavori del sinedrio comunista — per i quali c'è viva attesa — abbiamo potuto intrattenerci con l'on. Togliatti. Egli ci ha confermato soprattutto che il massimo organo del suo partito si radu nera immediatamente dopo la Pasqua e tratterà prevalentemente di problemi economici. « Partiremo — egli ci ha detto — dal problemi di carattere economico e ci soffermeremo sul piano della C.G.I.L. e anche sul progetto governativo di riforma fondiaria. Vogliamo analizzare dl che cosa si tratta in realtà» L'attenzione dei circoli politici oggi è stata polarizzata da un lungo colloquio, durato oltre un'ora, tra il conte Sforza e l'ambasciatore britannico, Sir Victor Mallet. Dato lo stretto riserbo dl Palazzo Chle degli ambienti britannici Roma sugli argomenti trattati nell'incontro erano state ventilate varie supposizioni. Tra Londra e Roma sono in sospeso varie questioni, e oggi tra Sforza e Mallet ne sono state trattate alcune, ma, a quanto si assicura, non le più importanti, specialmente quelle attinenti il definitivo passaggio dei poteri all'amministrazione fiduciaria italiana della Somalia, che, secondo quanto è stato annunciato, avverrà 11 1° aprile. ▼. ».

Persone citate: Mallet, Sforza, Togliatti, Victor Mallet

Luoghi citati: Londra, Roma, Somalia