Smuovere le montagne

Smuovere le montagne PIANO RUSSO PER L'ENERGIA ATOMICA Smuovere le montagne Se fosse vero, si otterrebbero, deviando opportunamente alcuni fiumi, terre fertili per decine di milioni di persone (Dai nostro corrispondente) Stoccolma, marzo. Foche settimane or sono, Sorlando a Lake Success, il ministro Viscinski affermò cito la Russia adopera l'energia atomica per muovere le montagne e per cambiare il corso dei fiumi. Ci fu chi fece della facile ironia su questa dichiarazione, e ohi si preoccupò di appurare a che cosa alludesse il delegato sovietico. Alludeva — come si legge in un rapporto di recente pubblicazione — a una delle più gigantesche imprese a cui si sia mai accinto l'uomo nella lotta contro la natura, ai progetto di irrigare e fertilizzare una area di quattro bilioni (dico bilioni) di metri quadrati: la depressione fra il Caspio e l'Arai, di rendere abitabile il «deserto nero» di Kara Kum, di trasformare in campi di grano le sabbie del «deserto rosso» di Kyzyl Kum e in campi di cotone la steppa dei circassi, di far sorgere un lago artificiale grande la metà del Mar Nero e di cambiare il clima della Russia meridionale. E' 11 progetto Davidoff che, una volta realizzato, consentirebbe alla Russia un'espansione interna che potrebbe forse avere anche ripercussioni internazionali, sia perchè assorbirebbe per molti anni gran parte delle energie produttive sovietiche e dovrebbe quindi impedire al Cremlino di cacciarsi in altre avventure, sia perchè la Russia avrebbe tanto di quel « posto al sole > da non esser forse tentata di andarlo a cercare altrove. Il progetto Davidoff ai basa sulla scoperta fatta dagli studiosi sovietici già molti anni fa quando stabilirono che nel tempi preistorici i fiumi Ob e Irtysh univano le loro acque in un punto situato a 1800 chilometri più a sud dell'attuale confluenza e poi, invece di buttarsi verso settentrione come fanno adesso, piegavano verso sud-ovest di modo che la loro foce era nel Caspio e non nell'Oceano artico. Convulsioni geografiche modificarono la superficie terrestre, facendo sorgere le colline di Turgai che, sbarrando la strada al due fiumi, trasformarono in un gigantesco deserto la zone fra il Caspio e l'Arai e intorno al due laghi. In questa grande steppa, il cui suolo sarebbe potenzialmente fertile, sono state rinvenute le tracce di un'antica civiltà. Per farla rivivere il governo sovietico ha approvato il progetto dell'ing. Davidoff il quale, modificando il corso dell'Ob e dello Yenisei, vuol portare nel « deserto nero > e nel « deserto rosso » la unica cosa necessaria per far di èssi una delle più fertili province russe: l'acqua. Le difficoltà tecniche appaiono, almeno all'occhio di un profano, quasi insuperabili. D 3imto nel quale i due fiumi profano, quasi insuperabili. E Sunto nel quale i due fiumi ovrebbero abbandonare il loro letto si trova a duemila chilometri dal lago Arai e a un livello di trenta metri inferiore ad esso. Le colline di Turgai, che occorre scavalcare, sono alte 110 metri. L'Ingegnere Davidoff ha proposto — come conferma anche Vlntettigenco Digest al quale dobbiamo molte di queste informazioni — di costruire a Belogorie, che si trova a pochi chilometri a sud della confluenza del. due fiumi, uno sbarramento che porterebbe all'inondazione di una zona grande quanto la metà del Mar Nero. Ef una zona di acquitrini e di paludi, non coltivabile. Dallo sbarramento le acque yerrebbero dirottate verso mezzogiorno, seguendo i letti dell'Irfysh, del Tobol e dell'Ubagan, fino alle colline di Turgai. Per superare questo ostacolo è progettato un canale lungo 1100 chilometri che farebbe arrivare le acque fino al Iago Arai. Di qui un al¬ tro canale le porterebbe fino alla depressione di Sarj-Kamysh, dove verrebbe creato un secondo lago artificiale, e le farebbe sfociare nel Caspio. Altri sbarramenti e altri canali farebbero affluire verso 11 « deserto rosso > una parte delle acque dello Yenisei (novemila metri cubi il secondo). Per superare queste difficoltà, e per completare in meno di dieci anni if gigantesco progetto, i sovietici Intenderebbero adoperare l'energia atomica che « muoverebbe le montagne ». Se la cosa sia attuabile potranno dirlo soltanto Fermi e Oppenheimer; >■ ma il primo esperimento atomico, secondo il rapporto ufficiale americano, fu effettuato dai russi proprio nelle vicinanze delle colline di Turgai. Nella zona irrigata (che avrebbe una superficie tre volte superiore a quelle dell'Italia, della Francia e della Spagna prese insieme) dovrebbero poter abitare molte decine di milioni di persone, anche perchè 11 progetto prevede la costruzione di grandi centrali elettriche, di cui una presso lo sbarramento di Belogorie e l'altra presso Turgai, con un potenziale di 15 bilioni di kilowatt ciascuna, e perchè una fitta rete di centrali distribuirebbe in tutta la steppa le acque dei due fiumi. Fantasia o realtà? Nessuno può dirlo.

Persone citate: Davidoff, Kara Kum, Oppenheimer, Vlntettigenco Digest

Luoghi citati: Francia, Italia, Russia, Spagna, Stoccolma