Colloquio Scelba-Di Vittorio sul corso delle agitazioni

Colloquio Scelba-Di Vittorio sul corso delle agitazioniColloquio Scelba-Di Vittorio sul corso delle agitazion 1 1Direttive precise ai Prefetti ed ai Questori per mantenere l'ordle e la legalità - Interrogazioni urgenti al Parlamento ed un'inchiesta predisposta dal governo sui flti del Veneto - Il progetto di controriforma fondiaria di un deputato d. c. - Saragat parte oggi plr la conferenza socialista di Hastings Roma, 15 marzo. Gli incresciosi incidenti di Venezia hanno avuto, naturalmente, ripercussioni al Viminale. Già ieri sera tra 11 ministro Sceiba e l'on. Di Vittorio si è svolto un lungo colloquio per un esame di tutta la situazione interna; oggi, considerati tutti 1 rapporti pervenuti dalle autorità periferiche alla direzione di pubblica sicurezza, nuove istruzioni sono partite all'indirizzo di tutti i prefetti, e in particolare di quelli delle provinole più funestate da agitazioni. Panorama degli scontri Novità in senso proprio nelle istruzioni odierne non ci sono, più che altro si tratta di deduzioni ricavate dalle recenti segnalazioni. Da Rovigo, per esempio, è stato comunicato che quattro guardie di pubblica sicurezza sono state ferite a colpi di pietra e di bastone dopo che tre di esse erano state disarmate nel corso degli ultimi incidenti di Adria. Due sono state dichiarate guaribili in quindici giorni, le altre due ricoverate all'ospedale con prognosi riservata. Da Pescara è arrivata notizia che nel comune di Torre dei Passeri sono stati feriti un commissario di pubblica sicurezza, un tenente della Celere e cinque agenti. Uno degli agenti, sempre secondo la relazione del prefetto, sarebbe grave. Aggiunte a queste, le notizie veneziane fanno temere al Viminale che la tattica degli agitatori non si arresti ormai più neppure davanti agli schieraménti della forza, e in questo senso appunto le disposizioni diramate oggi sono Intonate ad un concetto di energia. Precisi ordini sevèri sono stati infatti dati al prefetto e al questore di Venezia perchè i blocchi stradali vengano rimossi, ricorrendo alla forza se questo appaia necessario, e agli altri prefetti — a quelli, per intenderci, delle provinole agricole dove tuttora sono in atto movimenti per l'occupazione delle terre — è stata rinnovata la prescrizione di non trattare con 1 rappresentanti del contadini se non in condizioni di assoluta normalità. « Per normalità — spiega il Giornale d'Italia questa sera — al intende che non vi devono essere terre occupate nè di fatto nè simbolicamente ». Al Viminale si fa valere la considerazione che questi moti sono Ingiustificati e provocatori, dal momento che esiste una legge per l'assegnazione delle terre incolte e che, ad integrazione di questa legge, sono in corso provvedimenti di ampia portata, quali quello per il comprensorio della Sila e per lo « stralcio » della riforma in altre zone tra le meno favorite. I dovranno di: mente gli o: cali e proci quando ciò s nunciandoli Arrestato e momento,,si daco del com provincia di tfettl pertanto ■e preventlvazzatorì slndaa loro carico necessario, deli;, magistratura. iUnciato, per il a già il. Hindi Flesso, In Provocatorie sono definite al Viminale ancfce le agitazioni di Marghera: si; è vero infatti che da quattro mesi le maestranze della B re da non hanno avuto il saldo dei salari, è anche vero 4- si dice — che proprio ieri li ministro Sceiba aveva disposto un sussidio di pre-finanziamento di. 50 milioni a favore della Broda, da prelevarsi in via straordina, .j dal fondo a disposizione per l'assistenza pubblica., Il .fabbisogno prospettato dalle autorità locali era di 200 milioni, ma dal fondo indicato mancava la disponibilità per tale somma, mentre tutto; il problema dei finanziamenti'; per la Breda è oggetto di uh provvedimento legislativo che pende avanti al Parlamento. Il Ministro del Tesoro non dispone di fondo di riserva ai quali attingere nè 11 governo può erogare somme, essendo vincolato dalla Costituzione, senza essere autorizzato da una precisa disposizione legislativa approvata dalle Camere. Si è cosi arrivati al singolare provvedimento di' elargire per salari una somma stanziata per pubblica assistenza. - La questione!, avrà un'eco in Parlamento; .oggi al Senato sono state presentate due interrogazioni rtall'on. Ghidetti (PSI) e dall'oh. Tom mas ini (d. c.) e due alla Camera dagli on. Giavi &PSU) e Sannicole (PCI). Ifanho tutte carattere d'urgenza e, come si rileva dal nome stesso dei presentatori, sonò la prava dell'interesse e dell'apprensione suscitata in 'tutti i gruppi. Sceiba a Montecitorio ha comunicato che si riserva di rispondere nella seduta di sabato, volendo attendere che sia ultimata l'inchiesta predisposta dal governo. Invito al governo - Insieme, ajle Interrogazioni slTJeVerrégTs^'ìVaMctte'un lievito che l'on. Longhena (Psll), decano della Camera, ha rivolto al governo perchè intervenga energicamente per Impedire con tutti 1 mezzi che avvengano scontri fratricidi tra lavoratori. Sempre in riferimento al problemi economici e sociali si deve ricordare la riunione tenuta a Montecitorio dal gruppo parlamentare' d.c. con l'intervento di oltre 160 "deputati. E1 stata una delle più importanti tenute fino ad ora, non per 1 risultati cui è giunta — perchè di risultati non si può parlare — ma per il suo significato politico. E' stato infatti messo in discussione il progetto De Martino di riforma agraria, detto anche di controriforma, perchè ispirato a concetti sostanzialmente diversi da quello Segni. Si sa che a De Martino va il favore di più della metà del gruppo parlamentare d.c. (175. firme di deputati, comprese quelle di due ministri, sono state apposte sul progetto) e si è parlato con ragione di un vero e proprio pronunciamento contro il programma del governo che ha fatto suo il progetto Segni. Ora, di fronte alla gravità del contrasto, nella riunione di ieri il gruppo non ha preso decisioni, deliberando di adunarsi ancora una volta per un esame ulteriore; si esclude fin da ora che un eventuale voto a favore di De Martino possa significare sfiducia nel governo, e con un poco di ingenuità si dichiara che la questione è di carattere prettamente tecnico e non interessa che il ministro: è ovviamente una tesi insostenibile, essendo impegnata la solidarietà governativa riaffermata ancora ieri da De Gasperi nel corso delle sue dichiarazioni. Altre difficoltà sono mosse frattanto da un'altra parte in senso opposto; alcuni deputati della sinistra del PSLI han¬ sviiiiii;ii!iiimiiimmiiiìii:iinmiiiiiìiiiiiiiiiiiim no chiesto infatti la convocazione d'urgenza del gruppo parlamentare per protestare contro il rinvio deliberato dal Consiglio dei Ministri della fissazione dei limiti base della proprietà terriera. A parere dei richiedenti con questo e altri atti (come, la presentazione degli emendamenti alla legge di P. S. e l'atteggiamento della D. C. nella questione delle leggi elettorali) si è confermato ancora una volta «la nessuna considerazione in cui il governo tiene gli accordi al quali la maggioranza del PSLI aveva condizionato la propria partecipazione al sesto gabinetto De Gasperi ». Per proprio conto Saragat — che parte domani per l'Inghilterra — ha dichiarato ai giornalisti che la fissazione dei limiti della proprietà terriera non è' una questione sostanziale, -considerato che gli scorpori possono arrivare anche oltre il 90 per cento. Un nuovo elemento di contrasto si delinea quindi fra la segreteria del PSLI e una parte del gruppo parlamentare, e questo alla viglila della riunione del Comlsco ad Hastings. v. g. iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Persone citate: De Gasperi, De Martino, Di Vittorio, Longhena, Saragat, Scelba

Luoghi citati: Adria, Inghilterra, Pescara, Roma, Rovigo, Torre Dei Passeri, Veneto, Venezia