Una luminaria di fari accoglie la "S. Giorgio,, a Mogadiscio
Una luminaria di fari accoglie la "S. Giorgio,, a Mogadiscio Una luminaria di fari accoglie la "S. Giorgio,, a Mogadiscio (Nostro servizio particolare) Mogadiscio, 14 marzo. La gente di Mogadiscio invidia oggi quella di Bender Cassini, di Alul'a, di Cardo, di Dante; invidierà domani la gente di Ctoisimaio, la gente di tutto il resto della Somala. Si è saputo Infatti che Mogadiscio sarà l'ultima località del territorio a passare all'animi' nistrazione italiana, l'ultima città somala a veder ammainare l'Un'on Jack e a sven telare il tricolore. Il trapasso del poteri - av> verrà gradualmente procederi do dall'interno verso il mare e dal nord al sud verso Mogadiscio. La prima autorità italiana a insediarsi in Somalia sarà qu'ndi il commissario di Bender Cassini, il dottor Lucchetti, ohe ai trova già nella sua sede. In quel piccolo porto all'estremità settentrionale del territorio avanti al golfo di Aden ha approdato oggi la nave « Giovanna » che reca il battaglione corazzato dei carabinieri destinato al presidio di quella zona della Migiurtin'a. Man mano che le truppe giungeranno nelle varie località i peparti inglesi si ritireranno, i funzionari italiani riceveranno le consegne da iii ii 11 ■ 11 ■ 1 • 1111 ■ 111 ■ 11111 ii i ■ ■ ii 111 ti 11 ■ 11 ■ ■ 111 ■ 11 quelle olitane che e le varie zone passeranno automatica-mente sotto il controllo italia no. I reparti britannici affluiranno cosi verso la costa nei luoghi di imbarco. Tutto a Mogadiscio intanto da ieri sera è in festosa animazione per l'arrivo dei primi reparti del vero e proprio corpo di sicurezza giunto con la nave < San Giorgio ». Per tutto il pomeriggio di ieri la città ha offerto lo stesso spettacolo di alcune settimane or sono allorché si attendeva l'«Auriga »: gente sulle terrazze, sui tetti, su tutte le strade prospicienti il mare; e anche la « San Giorgio », come l'i Auriga » si è fatta attendere a lungo acuendo l'ansia dell'attesa degli italiani e dei somali. Poi, quando già la notte era improvvisamente calata, come avviene in questo paese, sulla città bianca e sul mare, si videro apparire lontano le prime luci. Fu allora che, come per incanto, Mogadiscio che per tutti questi anni aveva tratto da poche anemiche lampadine tutta la sua luce notturna, si irradiò da mille bianchi fari proiettati verso il mare, verso la nave che lentamente si avvicinava a terra, gremita nei ponti e fin sulle sàrtie di soldati italiani che verso la costa africana puntavano gli occhi con la stessa ansia con cui a loro si guardava da terra. Fu questo il saluto notturno di Mogadiscio ai soldati italiani della « San Giorgio »: il saluto dei fari di tutte le automobili della città accorse sulle strade verso il mare, e fu per noi-tutti che eravamo presenti uno spettacolo indimenticabile. Quasi con un segreto linguaggio cifrato 1 fari si accendevano e si spegnevano lanciando verso il mare il loro messaggio che era il messaggio augurale della Somalia all'Italia che tornava. Per .tutta la notte molta gente ha stazionato lungo il mare beandosi soltanto della vista della nave lontana, dalla quale si staccavano di tanto in tanto le motobarche delle autorità italiane e inglesi che andavano o tornavano da bordo. Poi questa mattina alle nove quando già da ore e ore nuova folla si era accal- cata intorno alla zona del porto in attesa, intorno alla « San Giorgio » si sono affollati tutti i mezzi da sbarco esistenti nel porto e, con una rapidità e precisione che fanno onore alla perfetta organizzazione apprestata, si sono riempiti di nostri reparti hanno attraversato il tratto di mare raggiungendo la banchina, quindi si sono vuotati degli uomini, dei loro zaini, delle loro armi. Sui camions già pronti i reparti sono saliti e hanno man mano attraversato rapidamente la zona portuale che un rigoroso cordone di polizia britannica assolutamente vietava alla popolazione; sono apparsi fuori del recinto e allora si è ripetuto per loro il festoso sventolio di fazzoletti, il caloroso applaudire, lo scintillare dei sorrisi che già salutarono l'arrivo dei primi dell'< Auriga >. v.
Persone citate: Bender Cassini, Cardo, Lucchetti
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