Carlo Momigliano e la moglie periti in una sciagura d'auto

Carlo Momigliano e la moglie periti in una sciagura d'auto Carlo Momigliano e la moglie periti in una sciagura d'auto La macchina con salti paurosi precipita in mare tra Recco e Sori dopo essersi scontrata con altre due automobili • Morte Istantanea del coniugi • Una signorina che era con loro gravemente ferita a Genova, 13 marzo. Una spaventosa sciagura automobilistica è avvenuta nel pomeriggio di oggi sulla via Aurelia nella curva Ciurlo, fra Molinetti, piccola frazióne balneare di Recco, e Sori, là dove più bella e pittoresca è la riviera di Levante.-Poco prima delle 15, un'Alfa Romeo 1500, targata MI 112478, partita da Rapallo una mezz'ora prima, procedeva a forte velocità verso Genova. Sulla macchina si trovavano tre persone: il gr. uff. Carlo Momigliano, di anni 47, amministratore delegato della SPI (Società per la pubblicità in Italia), abitante a Milano in via Serbelloni 4, la moglie Anna, di 44 anni, e la signorina Gabriella Raisa, fu Achille, di anni 42, essa pure abitante a Milano in via Vittorio Veneto 24. Neil' imboccare la curva Ciurlo, il Momigliano si trovò dinanzi un grosso autopullman che procedeva nello stesso senso, e evidentemente, senza riflettere, volle superarlo portandosi sulla sinistra della strada. Senoncbè in piena curva l'Alfa Romeo si trovò di fronte dapprima una Fiat 500 condotta da tale Pietro Lazzari e, successivamente, una Lancia-Augusta. La via Aurelia in quel punto non è larga e non poteva consentire il passaggio di tre macchine contemporaneamente. E fu l'irreparabile. L'Alfa Romeo investi dapprima la Topolino gettandola contro un lato della strada, poi l'Augusta che faceva la stessa fine. Ma, nel doppio urto, il Momigliano finiva col perdere 11 controllo della sua vettura la quale, dopo avere sbandato per alcuni metri, andava a cozzare violentemente contro 11 parapetto della strada: lo sfondava e precipitava nel vuoto da una altezza di circa 35 metri andando a cadere su un poggio che dà sul mare. Nell'urto si apriva lo sportello della mac china e i viaggiatori che si trovavano tutti e tre sul sedile anteriore, venivano proiettati fuori. Nel precipitare nel vuoto, i coniugi Momigliano si sono abbracciati. I loro cada¬ vsr a o i veri sono stati, infatti, trovati strettamente avvinti; la signorina Raisa rimaneva, invece, gravemente ferita. Frattanto la vettura, dopo aver rotolato ancora per qualche metro lungo 11 pendio, precipitava nuovamente in un altro vuoto sottostante da una altezza di.circa quaranta metri andando a sfracellarsi completamente sulla spiaggia, proprio dove arrivano le onde. I viaggiatori che dall'autopullman avevan seguito esterrefatti la scena cercavano di portare 1 primi soccorsi agli sciagurati ma purtroppo, ogni cura per 1 coniugi Momigliano appariva vana; la signorina Raisa, che respirava ancora, veniva invece sollecitamente raccolta e a mezzo di un'automobile trasportata d'urgenza all'ospedale di San Martino a Genova ove veniva ricoverata in gravissime condizioni. Sul posto si recavano immediatamente per le constatazioni di legge 1 carabinieri di Sori e il pretore di Recco, il quale concedeva, più tardi, il « nulla osta » per la rimozione dei cadaveri che in serata venivano trasportati e composti nell'obitorio di San Martino a Genova Sul posto si recavano pure i pompieri della nostra città che, dopo un lungo lavoro, riuscivano a recuperare la tragica automobile. Per tutto il pomeriggio una grande folla ha stazionato sul posto della sciagura. Nelle due vetture investite, a parte i danni da esse subiti, nessun ferito grave: soltanto il Lazzari ha riportato leggere contusioni. a8lp«PLa notizia della tragica morte di Anna e Carlo Momigliano, diffusasi a tarda sera a Torino, ha destato un senso di commossa, dolorosa impressione non solo fra i loro amici, ma fra tutti coloro che avevano avuto occasione di conoscerli e stimarli, fi gr. uff. Carlo Momigliano, a soli quarantasette anni, era una delle più spiccate personalità del mondo della pubbZictta italiana. Dopo la Liberazione, aveva costituito e diretto la 8.PJ. (Società Pubblicità Italiana), concessionaria della pubblicità de « La Stampa », « Stampa Sera », di una settantina di quotidiani e di diverse decine di settimanali. Prima della guerra, nel periodo delle persecuzioni razziali, egli era stato costretto a fuggire in Svizzera e in Francia. Arrestato dai tedeschi, era riuscito a fuggire e a rifugiarsi a Roma, dove aveva preso parte attiva al movimento della Resistenza. ' Dopo un passato di cosi dure traversìe e brillanti successi, la morte l'ha colto ora improvvisamente, nel pieno delie sue forze, insieme alla consorte teneramente amata. Lasciano tre giovani figli: ad essi, le condoglianze più commosse de < La Stampa » e della famiglia giornalistica.

Persone citate: Carlo Momigliano, Lazzari, Momigliano, Pietro Lazzari