La firma a Palazzo Chigi di nuovi accordi italo-francesi

La firma a Palazzo Chigi di nuovi accordi italo-francesi La firma a Palazzo Chigi di nuovi accordi italo-francesi Soppressione delle restrizioni quantitative degli scambi e coordinazione delle due politiche economiche - Facilitazioni postali, automobilistiche e ferroviarie Roma, 7 marzo. Un insieme di accordi franco-italiani che costituiscono un progresso sostanziale sulla via della integrazione econòmica dei due paesi, sono stati firmati oggi a Palazzo Chigi dall'ambasciatore Alphond e dal ministro Umberto Grassi, rispettivamente direttori generali del Quai D'Orsay e di Palazzo Chigi. Alla firma erano presenti il ministro degli Esteri on. Carlo Sforza e l'ambasciatore di Francia a Roma Fouques Duparc. Le principali decisioni adottate sono le seguenti: 1) i due governi hanno deciso di sopprimere le restrizioni quantitative degli scambi franco-italiani con riserva di alcune eccezioni giustificate; 2) tale misura troverà applicazione nell'anno seguente alla messa in vigore della tariffa doganale italiana e verrà scaglionata in modo che, a Sartire dalla messa in vigore l detta tariffa, le restrizioni quantitative non si applichino che al quarto al massimo degli scambi tra i due paesi; 3) vengono immediatamente intrapresi i lavori necessari all'esecuzione di tale politica. I due governi allargheranno i contingenti che sussisteranno e nei settori dove non ne esistono attualmente ne apriranno del nuovi; 4) al fine di accelerare la rapida messa in vigore dell'unione doganale vengono iniziate le disposizioni occorrenti al fine di coordinare la politica economica dei due paesi specialmente nel campo agricolo, industriale, sociale, fiscale e di credito; 5) in vista di stabilire una tariffa doganale comune ai due paesi si è- proceduto fin d'ora alla computazione delle tariffe francese e italiana sulla base della nomenclatura doganale adottata dal gruppo di studio di Bruxelles. 6) 1 due Governi stabiliranno senza indugio un programma secondo il quale i diritti doganali tra ritalia e la Francia saranno progressivamente ridotti a partire dalla ratifica del trattato di unione doganale. • • 7) Un comitato misto di funzionari è ine alleato di promuovere tutte le misure di ravvicinamento e integrazione economiche tra i due paesi. Inoltre sono 3tate convenute una serie di pratiche misu¬ re destinate a facilitare le relazioni tra i due paesi nel seguenti settori: A) Un comitato doganale permanente procederà afie misure di unificazione delle legislazioni tariffarie e doganali tra i due paesi. B) I due Governi hanno ritenuto che fosse possibile di facilitare i rapporti tra i due paesi riducendo le formalità a cui devono sottoporsi gli automobilisti francesi e italiani che si recano in Italia o in Francia. A tale scopo sarà creato un regime speciale ai due paesi a mezzo di un documento doganale che verrà rilasciato da Circoli accreditati francesi e italiani e che permetterà ai loro concittadini di entrare nel paese vicino con la dispensa di ogni presa in carico delle automobili da turismo da parte delle dogane di entrata o di uscita. C) Un accordo postale tra l'Italia e la Francia fa beneficiare le lettere ordinarie fino a cento grammi e le cartoline postali scambiate tra 1 due paesi, della tassa applicabile alle corrispondenze di detta specie nel servizio interno di ciascuno dei paesi di origine. Parimenti un servizio di abbonamento a giornali e riviste è stato organizzato in modo da realizzare una sensibile diminuzione delle attuali tariffe In materia di telecomunicazioni, l'amministrazione francese e l'amministrazione italiana hanno stabilito un programma di costruzioni idonee a facilitare le relazioni telefoniche e telegrafiche tra i due paesi e tali da ridurre gli attuali ritardi nelle chiamate oltre che diminuire al più presto le tariffe. D) Sono state adottate tariffe dirette ferroviarie atte a sveltire e facilitare i traffici tra i due territori. E) E' stato deciso di realizzare per gradi una vera e propria unione aerea tra l'Italia e la Francia. Essa dovrà, in particolare, facilitare lo sviluppo dei trasporti aerei tra i due paesi tanto all'interno dei loro territori quanto nell'esercizio coordinato verso l'estero delle linee a lungo raggio delle due aviazioni civili. F) Sono stati convenzionati opportunamente, riducendoli nel quadro dei negoziati dell'accordo generale sulle tarif¬ fe, alcuni dazi interessanti in modo speciale gli scambi tra le due economie. Le conversazioni continuano tra le due delegazioni allo scopo di mettere a punto per il 1950 un largo programma di scambi commerciali. Le predette disposizioni si inseriscono nel quadro delle trattative concluse tra l'Italia e la Francia. Esse fanno entrare i due paesi nella fase preliminare dell'unione doganale che precede alla ratifica parlamentare, e sono conformi agli accordi internazionali firmati, alle riduzioni adottate in seno all'OECE e ai principi! della carta dell'Avana. Anche il ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni on. Giuseppe Spataro ed il direttore generale delle Poste francesi 11. Jean Joseph De Mouel, in rappresentanza del suo ministro, hanno firmato in Roma un accordo fra l'amministrazione delle Poste, Telegrafi e Telefoni francese e la amministrazione delle Poste e Telecomunicazioni italiana.

Persone citate: Carlo Sforza, Giuseppe Spataro, Jean Joseph, Umberto Grassi