Fuchs lucidamente rivela la sua doppia personalità

Fuchs lucidamente rivela la sua doppia personalità IL TRADITORE DELL'ATOMICA CONDANNATO A 14 ANNI Fuchs lucidamente rivela la sua doppia personalità Dal nostro corrispondente) Londra, 1 marzo. La spia Klaus Fuchs, che forniva i segreti atomici alla Russia per fede comunista, è stato condannato a 14 anni di reclusione, il massimo della pena. Fuchs ha seguito il processo con l'aria rispettosissima e leggermente assente di tin uomo di alto intelletto, per il quale anche un processo di alto tradimento è un fatto che la sua mente può seguire con distacco. Con gli occhi intenti dietro le lucidissime lenti montate in acciaio, egli guardava ora lil giudice lord Goddard, ora il procuratore generale Shawcross, che pronun■ clava la sua requisitoria stringata e scevra d'ogni retorica, ora i suoi difensori, che si sono limitati a fare atto di presenza. La requisitoria del procuratore general* è stata tale da non lasciare una cruna di ago alla difesa; ed i passi del memoriale del Fuchs, letti dal procuratore generale, affascinavano come pagine di Dostojewski. Il procuratore generale Shawcross ha cominciato dicendo che si trattava del caso più grave di spionaggio mai portato davanti alla fiuatizia. Nella confessione che imputato ha scritto di suo pugno, le questioni riguardanti le rag onj che lo hanno spinto ad agire sono cosi inesplicabilmente mescolate con quelle di fatto che è necessario dire qualcosa per spiegare dei fatti che, nell'assenza del movente, sarebbe difficile comprendere. «L'imputato è un comunista, e questo è a un tempo la spiegazione e la tragedia di questo caso. A parte il grave danno che egli ha fatto al paese che lo aveva adottato e che egli stesso aveva prescelto, è tragico che un uomo di alto Intelletto lasci che i suoi processi mentali vengano travolti dalla devozione al comunismo fino al punto di farlo dlven tare, come l'imputato stesso ha confessato, una specie di sdì' zofrenico controllato; un indi viduo nel quale la parte dominante della sua mente gli permetteva di fare cose che l'altra parte riconosceva che erano criminose e contrarle a quei criteri del giusto e del male che il suo alto ingegno era in grado di distinguere lucidamente ». Nato nel 1911, nel '32, quando Hitler cominciava la sua ascesa in Germania, lo studen te Fuchs ai era iscritto al partito comunista. Dopo l'incendio del Reichstag si era unito al movimento clandestino antinazista organizzato dal partito comunista tedesco. Ma nel '33 Fuchs venne in Inghilterra per sottrarsi al pe ricolo di persecuzione: < Era certamente un giovane di grandi promesse, e la Società per la promozione della scien za e degli studi lo aiutò a continuare i suoi studi scientifici. Fu mandato all'università di Bristol, dove si addottorò in filosofia, e poi a quella di Edimburgo, dove si addottorò in scienza. Nel '39 fu fatto membro dell'Accademia di ricerche Oairnegie; e questo fu l'inizio della tragedia. Venne la guerra: il Fuchs andò davanti a un tribunale discriminatorio che lo classificò come un profugo della persecuzione nazista e lo lasciò libero. Ma nel '40, quando la minaccia d'invasione incombeva sulla Gran Bretagna, il Fuchs fu internato, come tanti altri tedeschi, e fu mandato al Canada. E Fuchs vi rimase fino al principio del '42: «A quel tempo — ha detto il procuratore generale — Il pericolo d'invasione era passato e gli internati di quella categoria furono liberati. Il Fuchs andò all'università di Glasgow e continuò i suoi studi scientifici. Dopo qualche mese un professore dell'università di Birmingham, che studiava problemi atomici per conto del governo e che conosceva le alte doti accademiche del Fuchs, lo richiese come assistenze. Il Fuchs andò a Birmingham e firmò un impegno di segretezza per sicurezza dello Stato, esattamente il 18 giugno 1942. Ma la sua fedeltà al comunismo rimaneva suprema nel suo cuore, come afferma nella confessione: « Quando appresi lo scopo del lavoro che mi era affidato, decisi di informarne la Rus samztclrncdccaNtmmacssnm sia, e creai contatti con un altro membro del partito comunista. Da allora ebbi relazioni con agenti russi a me del tutto sconosciuti; sapevo solo che avrebbero fatto pervenire le mie informazioni alle autorità russe. Io avevo piena fede nella politica sovietica ed ero convinto che gli alleati Occidental', avrebbero permesso che la Germania e la Russia combattessero fra di loro fino all'estinzione di tutte e due. Non avevo quindi alcuna esitazione a dare tutte le informazioni in mio possesso sul mio lavoro. Contrassi relais oe amicizie con colleghi e altri scienziati, ai quali ebbi cura di nascondere i miei veri sentimenti. Io usai la mia filosofia marxista per stabilire nella mia mente due compartimenti separati, uno che mi permetteva di avere amicizie varie e di essere all'apparen za l'uomo che volevo sembrare, e nel tempo stesso essere uomo che ero stato con i compagni del partito comunista. Potevo quindi, con questo sdoppiamento, essere perfettamente naturale e felice con estranei, senza paura di rivelare me stesso, perche sapevo che l'altro compartimento sarebbe, al momento opportuno, intervenuto se l'altro mdo io si fosse avvicinato ad un peri colo. Potevo cioè dimenticare altro compartimento mentale nel tempo stesso fidare su esso. « A quell'epoca io mi convinsi di essere veramente un uomo libero nel senso filosofico, perchè ero riuscito nel'altro mio lo a rendermi completamente indipendente dalcircostanti forze della società. Esaminando .ora freddamente quella mia fase mentale, credo di poterla deacrivere come una schizofrenia controllata ». Da quel tempo U Fuchs « portò la sua vita nelle' sue mani »; i suol contatti con agenti russi erano frequenti, con tutta la montatura di segnali segreti. Nel dicembre '48 cosi importanti erano diventati i suoi servizi per il governo britannico che fu mandato in America come membro della missione per le ricerche atomiche. In America il Fuchs rinnovò il suo giura- mento di segretezza. Lavorò per qualche tempo a New York e poi nel Nuovo Messico. Fu in America per circa diciotto mesi e durante tutto quel tempo si tenne in contatto con gli agenti russi. Nel '46 ritornò In Gran - Bretagna e, fino a poche settimane fa, 1m capo della direzione di fisica teoretica dello stabilimento di ricerche atomiche di Harwell. Le sue comunicazioni ai russi continuarono. Dopo la requisitoria e le formalità della difesa, il giudice Lord Goddard ha pronunciato la sentenza (14 anni) con queste severissime parole: « Quattro gravi conseguenze discendono dal vostro reato. Il primo è che voi avete messo in pericolo il diritto di asilo che questo Paese ha sempre concesso: come potremo ora noi dare rifugio a profughi politici che possono domani mordere proditoriamente la mano che li ha accarezzati e nutriti? Il secondo è che voi avete tradito non soltanto le Invenzioni del vostro cervello, per ia quali questo Paese vi pagava, ma avete tradito anche i segreti di altri lavoratori in questo campo della scienza, in Inghilterra e negli Stati Uniti. Il terzo è che voi avete messo in pericolo le "buone relazioni fra il nostro Paese e la grande repubblica sta* tunitense. H quarto è che voi avete fatto danni irreparabili e incalcolabili a questo nostro Paese e agli Stati Uniti, ed io sono disposto, per pietà, ad ammettere che voi lo abbiate fatto per una fede e non per lucro. Fra il vostro reato e l'alto tradimento vi è soltanto un piccolissimo margine ». Il Fuchs ha ascoltato il giudice con quel suo atteggiamento rispettoso e attento, lo ha ringraziato per il giusto processo che gli aveva accordato, si 6 voltato al richiamo del secondino per discendere dal banco degli accusati, è tornato indietro un istante per riprendere alcune carte che aveva lasciato sulla ringhiera ed è poi disceso con passo lento, sempre con quel suo strano sorriso. C. M. Fransero r■ procuratore generale al processo Fuchs (Telefoto)