Attesa e interesse a Roma

Attesa e interesse a Roma Attesa e interesse a Roma De Gasperi informato ogni mezz'ora da Palazzo Chigi - Saragat e Romita molto soddisfatti - Di Vittorio dichiara: "E' il segno della tendenza inglese ad una politica di distensione internazionale e di pace,, Roma, 24 febbraio. Quasi come si foese trattato di elezioni in Italia, i risultati degli scrutinil inglesi sono stati seguiti ora per ora con vivissimo interesse negli ambienti politici romani. Ora per ora a Montecitorio, come al Viminale, come alle sedi dei partiti, i bollettini di notizie erano attesi, considerati e commentati. E facile è pensare alle diverse ricorrenti reazioni avute ora per ora: ha-cominciato Di Vittorio questa mattina quando le notìzie indicavano una netta prevalenza del partito laburista. Ha dichiarato: < Ciò dimostra un'accentuata tendenza del popolo inglese ad andare avanti sulla via delle realizzazioni sociali e di- una politica di distensione internazionale e di pace. Nella convinzione del popolo britannico a mio avviso c'è questo: una vittoria dei conservato:! avrebbe accentuato i contrasti internazionali e portato l'Inghilterra a fare una politica più aggressiva. Questo dico benché per mia profonda convinzione il partito e il governo laburista non siano i migliori e più fedeli interpreti della profonda aspirazione di pace delle mas¬ se popolari inglesi ». Dopo questa riserva naturalmente di obbligo per un esponente comunista, 11 segretario generale della C.GJ.L. si mostrava comunque soddisfattissimo. Momenti di ansia Chi come Saragat, invece, non aveva da esprìmere riserve, si compiaceva a dichiarare che il partito laburista aveva superato la prova del fuoco presentandosi alle elezioni in condizioni non facili e vincendole: ciò che serviva a dimostrare che una vera politica socialista non « logora », come suol dirsi, il governo che la pratica coraggiosamente. Ancora più entusiasmati almeno fino a mezzogiorno apparivano gli esponenti del partito socialista unitario. Diceva Zagari parlando a nome dell'esecutivo: « Questa vittoria assicura la possibilità dello sviluppo del grande esperimento socialista attraverso il metodo democratico e con l'appoggio crescente della maggioranza del Paese. La classe lavoratrice italiana e europea troveranno in questo esempio la fiducia necessaria per una ripresa del movimento socialista in Italia. L'unificazione avrà una ripresa di grandi i e a a a proporzioni, la democrazia verrà rafforzata e si troverà nelle condizioni ideali per respingere l'assalto totalitario ». In questo clima di euforia la direzione del P.S.U. indiceva addirittura una conferenza stampa per il pomerìggio di oggi presso la sede del partito. Si sarebbero alzati senza dubbio inni di trionfo. Ma alle 4 il successo laburista pareva Incerto. Il margine di vantaggio si riduceva a pochi seggi, dieci, otto, eette. Vi fu un momento che si ridusse a quattro. Sorse il timore che si annullasse del tutto. La conferenza stampa fu disdetta e l'on. Romita passò momenti dì ansia Solo più tardi quando il vantaggio risali a quota 20-25 (il Senato era in seduta e a De Gasperi venivano passate ogni mezz'ora da Brusasca le informazioni giunte al Ministero degli Esteri) Romita prese la parola per dichiarare in piena aula che la vittoria laburista era oltre tutto una lezione per l'egoismo dei capitalisti I democratici cristiani si sono mantenuti riservatissimi : qualcuno ha detto che lo stretto margine di superiorità rende il problema di governo in Inghilterra molto più grave che fino ad ora. Da parte sua De Gasperi ha rifiutato ogni dichiarazione. Nel complesso comunque le valutazioni si riducono per ora a osservare che tanto i laburisti quanto i conservatori hanno ottenuto una vittoria morale. I conservatori per i progressi conseguiti in questi quattro anni, i laburisti per aver dato prova, come osservava Saragat, che il potere non li ha logorati. Nonostante abbiano fatto una politica di molti impegni e perciò duramente colpito interessi cospicui e posizioni ben difese, sono riusciti vittoriosi dalla prova dei fuoco. Parole dure E' un grande esempio, si osservava questa sera negli ambienti fautori della cosiddetta terza forza: si può restare al governo a condizione di gover-ì nare con chiarezza di idee. E la chiarezza che ha salvato i laburisti, che non possono ricorrere, come in Italia i democratici cristiani, alla paura del comunismo. Da questo spunto si comprende come la polemica dell'opposizione — sia quella comunista sia quella costituzionale — contro il governo democristiano si intensifichi per giungere ad altissimi toni. E' il caso del discorso pronunciato oggi al- Senato dall'on. Lucifero, liberale -mdipendente, ohe è stato aspro e severo più J^ii ogni, altro osatone Jino adj^ oggi intervenuto. « Il guaio — ha detto ad un certo punto è che lo stesso De Gasperi comincia a credere al mito di se stesso. Al governo ai ha il concetto di amministrare lo Stato come una cosa privata appartenente ad un gruppo di uomini. Si dà la scalata alla stampa.. » E via di questo tono continuando nelle accuse e negli esempi, Ieri Alberganti, comunista, aveva rinnovato contro il governo l'accusa di essere al servizio dei capitalisti e degli industriali. Aveva citato, come esempio monopolistico, lo sviluppo del complesso IFI-FIAT, ohe « vuole ad ogni costo impedire lo sviluppo di qualsiasi altra industria concorrente, controllando oggi ben 153 aziende ed è chiaro il loro tentativo di accentramento di tutti i settori dell'industria meccanica e siderurgica. E lo Stato — aveva concluso il senatore Alberganti — di fronte a una simile situazione è privo di qualsiasi autorità». Come si vede sono accuse di genere non nuovo, ma che il ministro dell'Industria Togni oggi alla Camera ha sentito il bisogno di respingere recisamente: « Vorrei — ha detto rivolgendosi a un deputato comunista — che lei e il suo partito godessero della liberta e dell'indipendenza delle quali io posso vantarmi ». Da qui è passato al contrattacco, accusando a sua volta i comunisti di essere i veri e soli responsabili di talune situazioni di crisi nelle industrie. Si riferiva agli incidenti nell'azienda San Giorgio di Genova Sestri e non gli sono quindi mancati gli argomenti per parlare con durezza di sabotaggio e di sobillazione: e in questo modo la polemica fra governo e opposizione torna al suo punto di partenza, e a chi cita l'esempio di feconda durata dell'esperimento laburista non c'è esponente della maggioranza che non risponda rigettando sulle spalle del partito comunista tutte le responsabilità per ogni vera o pre¬ sunta insufficienza del governo democratico cristiano, v. g.

Luoghi citati: Genova, Inghilterra, Italia, Roma