La festa conviviale per il Premio Bagutta

La festa conviviale per il Premio BaguttaLa festa conviviale per il Premio Bagutta Bratteati vincitore con il Bell'Antonio - Baldini, la signora Bonanni e lo scultore Mazxolari 111 i : i l 11111111111111 i 1111111111 < ■ 1111111 i i r 111 ■ 111111 Milano, 11 febbraio. Con il romanzo « Il bell'Antonio », Vitaliano Brancati ha vinto il « Premio Bagutta 1949 », assegnato questa sera durante una delle riunioni conviviali entrate ormai nella tradizione del più celebre antico cenacolo letterario d'Italia. B corpo dei giudici, con Orio Vergani, intramontabile animatore, alla presidenza, era al completo: non c'erano tre fra i più famosi fondatori: Monelli, Bacchelli e Franci, sostituiti da Buzzati, Rusconi e Roberlazzi; ma attorno ai tavoli, più allegri e giovani che mai, si erano adunati ancora una volta — la 14" per l'esattezza della cronaca — Vellani Marchi, Fortunato Rossi, Ottavio Steffenini, Titta-Rosa, Branduani e Bucci. Lotta accanita fino all'ultimo: due forti avversari hanno conteso all'estremo la palma al vincitore: | Guido Piovene, con « I falsi redentori », e Cesare Pavese ■ con « La bella estate ». Ma, all'arrosto, la proclamazione di Brancati era imminente: due sorsate di « Lambnisco » hanno dato il colpo di grazia alla decisione. Il voto risolutivo è venuto da uno dei più vecchi membri della giuria, che nel valore del giovane scrittore siciliano ha visto una garanzia anche per la repubblica delle lettere. Ad Antonio Baldini è stato 1 o o a a a a i l . a i l a r o a i o o e e o assegnato il premio di centomila lire per il miglior articolo in elogio della pastasciutta, cioè il « Bagutta-Agnesi ». Il popolare « Melaf umo » era giunto da Roma stamattina per trovarsi con il suo editore: in albergo verso le 16, è stato raggiunto da una telefonata misteriosa: « Non partire stasera, vieni a Bagutta, devi essere dei nostri ». Baldini, puntuale e ordinato com'è, aveva concluso i suoi affari con l'editore poco dopo mezzogiorno e, secondo 1 suoi calcoli, si accingeva a far ritorno alla capitale. Invece ha rimandato per accogliere l'invito dei baguttiani. Quando ha ricevuto il premio, ha detto: « E' una specie di tiro birbone, ma mi avete commosso. Vecchio come sono, mi consolate. Posso dunque ancora fare qualcosa di buono, se non altro per la pastasciutta... ». Brancati si trovava a Milano da vari giorni, e anche lui stava per far ritorno al sole della sua bell'isola, alla sua dolce casa di Catania: una telefonata con trucco ha trattenuto pure lui. Ricevendo l'importo del premio (5 mila lire — le tradizionali — integrate con la contingenza di altre 95 mila), gli tremavano le mani: « E' la prima volta — ha detto — che possiedo tanto denaro in un sol colpo ». Poi è diventato rosso ed ha abbracciato Vergani, Buzzati e tutti gli altri. Subito dopo è stato assegnato il «Premio Bagutta opera prima», di lire centomila, per il riconoscimento al libro di un autore alla sua prima opera. Si altalenava su tre nomi e con grande sorpresa è stato aggiudicato ad una don na, precisamente alla signora Laudomia Bonanni, per il li bro « H fosso ». Per la prima volta quest'anno è stato infine assegnato dai baguttlani, che lo hanno fatto proprio per volere dei fondatori, un premio artistico. E' toccato (250 mila lire tonde) allo scultore Maszolari, in memoria dello scomparso scultore siciliano Marino Bonini. Tale premio è stato portato a 300 nula lire per l'Integrazione di amici baguttlani. Sempre durante il convivio è stato anche istituito un premio di 50 mila lire dal titolo < Premio del reduce » assegnato al giovane pittore Sergio AntonieUi, autore dell'opera «Campo 29». 1. è.

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