Tre donne sulla soglia della morte

Tre donne sulla soglia della morte Tre donne sulla soglia della morte Due giovani tentano ucciderei col rasoio e il veleno La terza sta per soccombere causa una fuga di gas Tre dolorosi cui di col protagoniste sono tre giovani donare: due tentativi di avvelenamento • una disgrazia: tutto si è concluso felicemente, grazie a provvidi, solleciti Interventi. Senza 1 ausili la soluzione degli episodi sarebbe stata ben diversa. Ieri motte ad Allignano, una ragazza di 23 anni. Giuseppina Mi gliorero, decideva di uccidersi. Era sola nella sua cameretta, sita nei locali dove un tempo avevano sede le caserme. Decideva di uccider si e alle 23 circa, sedutasi sul leu to, dopo aver smaniato e pianto da sola, traeva dalla borsetta una lametta da rasoio. Con essa, profondamente, s'incideva il polso sinistro, più e piti volte, tagliandosi le vene. Il sangue fluiva copiosamente. La Migliorerò si stendeva sul letto • attendeva la morte: ma 11 dolora era. taeooteniblle. E la ragazza cominciava a gemere. I gemiti venivano intesi dal vicini: dopo un attimo qualcuno bussava alla sua porta. — Che c'èt Che succeder Ti senti maler L'altra non dava risposta e allora si forzava l'uscio. Immediatamente ci si rendeva conto di Quanto era accaduto. Si correva a chiamare il dottor Brunero 11 duale prodigava alla ragazza prontissime cure. La perdita di sangue era stata abbondantissima e li per 11 le condizioni della Migliorerò apparivano alquanto gravi: mei corso della giornata di ieri, invece, il suo stato s'è avviato alla normalità. — Altro tentativo di suicidio s'è verificato nel pomeriggio a Settimo. Una sposina, Enrica Manzini, di 22 anni, riteneva di essere trascurata dal marito: riteneva che l'amore, apparso cosi bello durante il fidanzamento, losse morto col matrimonio e perciò che la vita non meritava di essere apprezzata: per cui, senz'altro, Ingoiava ben due tubetti di chinino, complessivamente io pastiglie. La suocera, rientrando, la trovava sul pavimento, squassata da dolori atroci Senza perdere un attimo di tempo, chiamava una macchina • a tutta velocita trasportava la nuora, che pareva agonizzante, sino alle Moltaetie. Qui 1 medici procedevano ad un'energica lavatura gastrica, cosi che la sposina, nel glTo di ufsfaGmcVfcsStaslvIRtlerctnsrrndNldnsstegrtnndfslndnsqdr1trsdlllllllll11ltlllllllll11linilllllllllllllltlllllllt1111l1IIMM un palo di «re, veniva «Indicata fuori pericolo. — Un terzo tentativo di suicidio sembrava a tutta prima anche il fatto di via Saluzzo 17t ma s'è poi appurato con certezza che si trattava di disgrazia. La sedicenne Giselda Parlanti, dopo 11 pasto del mezzogiorno restava In casa sola: il padre e la madre si erano recati, come di consueto, al lavoro. Verso le 17 essa si scaldava del caffè e toglieva 11 pentolino, senza accorgersi che, se la fiamma si era spenta, il gas defluiva ancora. Sventuratamente la fanciulla, colta da sonno si stendeva sul letto, accanto al fornello. E dal sonno sarebbe passata alla morte se di la a venti minuti non fosse arrivato il padre. La ragazza era gli In lstato comatoso. Dalla Croce Rossa essa veniva subito trasportata alle Molinette dove 1 sanitari la trattenevano In osservazione.

Persone citate: Brunero, Enrica Manzini