Un violento nubifragio devasta la zona di Calamaro

Un violento nubifragio devasta la zona di Calamaro IMPERVERSA IL MALTEMPO IN TUTTA ITALIA Un violento nubifragio devasta la zona di Calamaro Vasti allagamenti - Case scoperchiate: 300 famiglie senza tetto - Devastazioni in provincia - Danni ingenti - Ondata di freddo nel settentrione Roma, 24 gennaio. Il maltempo investe ormai l'intera penisola estendendosi anche alle regioni meridionali. Un nubifragio di eccezionale violenza ha investito la notte scorsa la Calabria, placandosi soltanto stamane, dopo avere provocato gravi danni a tutta la zona costiera. Particolarmente colpita è stata la zona di Catanzaro Marina investita in pieno dal sinistro e dove le case sono state allagate dalle acque del mare e da quelle del cielo. Sessantadue edifìci sono rimasti isolati; alcuni sono stati scoperchiati dai fortunale; altri tono crollati. La popolazione terrorizzata ha cercato scampo nelle strade allagate, raggiungendo edifici più solidi e luoghi più elevati. Non si lamentano vittime umane, ma numerosi sono i cittadini feriti per la caduta di tegole e mattoni e per essere stati addirittura scaraventati a terra dalla furia del vento che ha raggiunto i cento chilometri all'ora. Due ore e mezza è durata l'intensità massima della bufera, ma è stato sufficiente a provocare danni che nella sola Catanzaro Marina ammontano a 500 milioni. Secondo i primi accertamenti trecento famiglie sono rimaste senza tetto. L'opera di soccorso è stata portata da reparti della Celere e dai carabinieri. Più tardi sono giunte sni luoghi più duramente colpiti le autorità cittadine che hanno predisposto aiuti. La furia degli elementi non ha risparmiato altre località: a Boverate si scanalano case scoperchiate; a Serra 8. Bruno. Sant'Andrea Jonio, Battolato, ìsca sullo Jonio, Garavalle centrale, e Cardinale le colture sono andate distrutte anche per lo straripamento del fiume Ancinale. Le comunicazioni stradali della provìncia sono interrotte per u crollo di alcuni ponti. Nétte altre regioni silane continua a cadere la neve che ha raggiunto i settanta centimetri. Netta cintura presilana, a Parenti e a Spezzano e in altri paesi la neve è alta trenta centimetri. San Giovanni in Fiore e Silvana Manzio sono isolate. Anche a Cosenza nevica e così nelle Puglie, ad Anùria, a Txri, mentre in altre zone la neve è frammista ad acqua. La temperatura si man tiene rigida. Anche in Sicilia il maltempo ha infuriato. A Biposto, grosso centro di diecimila abitanti, sulla litoranea Catania-Messina, una violenta mareggiata ha inondato un intero rione, distruggendo in altri, in parte le opere portuali. Duecentocinquanta persone hanno corso seno pericolo e sono state tratte in salvo da squadre di vigili del fuoco intervenute da Catania, che si sono serviti di canotti'di gomma. I danni ammontano ad oltre duecento milioni. La mareggiata, sempre sulla litoranea, ha asportato oltre 300 metri di binario ferroviario della linea Catania-Messina e ha fatto crollare un ponte tra Scaletta e GiampUieri. JZ traffico ferroviario è pertanto interrotto, e cosi pure le comunicazioni stradali all'altezza di Sant'Alessio, dopo Giardini, a causa delle continue frane che si verificano. Altri danni sono registrati, sempre a causa delle mareggiate, in altri paesi costieri. Roma, salvo la temperatura bassa, è stata finora preservata dal maltempo, e anche oggi il sole risplendeva sulla città. Bocca di Papa, la montagna di Roma, è ancora biancheggiante di neve e la temperatura minima a 4° sotto zero. Ma i meteorologi prevedono presto intemperie anche nella capitale per t'affluire di masse d'aria calda dalle regioni africane. Quest'aria calda a contatto con correnti fredde provenienti dal Nord ha provocato una zona di depressione che ha determinato il nubifragio in Calabria. L'aria calda, dicono i meteorologi è destinata a prevalere e perciò sono da attendersi piogge che risaliranno la penisola fino alle re gioni settentrionali. Ma a smentire per ora queste previsioni una tagliente tramontana si è abbattuta stasera su Roma, provocando- un ulteriore abbassamento detta temperatura. La burrasca dell'anticiclone d'origine orientale che continua imperversare sull'intera Valle Padana e sul versante adriatico ha causato un ulteriore abbassamento della temperatura :ri tutta l'Alta Italia. Dopo parecchi giorni alternati di tepore e di nebbia intensa, ha imperversato per qual¬ che tempo in tutto il territorio di ALESSANDRIA un vento gelido. Poi è tornato il sereno e con esso 11 freddo. In città si sono toccati stamane 3 gradi sotto zero, in campagna —6 —7 gradi. Benché sia allietata da splendide giornate di sole e di cielo sereno, MILANO è da due giorni sottoposta a un freddo intenso che durante le ore notturne diventa rigidissimo, provocando il congelamento dell'acqua in molti casi dove le condutture .sono poste sui lati esterni. In molti cantieri edilizi per il congelarsi degli intonachi e della calce è stato sospeso il lavoro. La neve è caduta abbondantemente nel Varesotto e nel Comasco, nonché in tutta la provincia di Sondrio e nei dintorni di Milano. La temperatura registrata stamane all'osservatorio di Lanate era di quattro gradi sotto zero. In tutto il POLESINE continua ad imperversare una violenta burrasca di vento gelido. La temperatura si è notevolmente abbassata tanto che nelle prime ore della mattinata si sono registrati a ROVIGO 6 gradi sotto zero ed alla perite.ia 7 gradi. Il cielo permane coperto e minaccia neve A TRIESTE dai meno 4,5 di ieri notte siamo passati oggi a circa meno 6, temperatura resa ancora più gelida da raffiche costanti di bora. L'ondata siberiana che si è abbattuta da tre giorni sulla zona si è oggi maggiormente accentuata a causa dello stato nuvoloso del cielo e d.ei mulinelli nell'aria di miriadi di granuli di neve gelata. Identico spettacolo presenta pure il golfo dove il traffico è quasi completamente interrotto. La cronaca oggi registra inoltre alcuni feriti in seguito alle malefatte della bora e varie chiamate ai pompieri per incendi alimentati dal vento, A UDINE e specialmente nella Val Canale e in Carnia l'ondata di freddo ha raggiunto in certi punti, come a Tarvisio e a Forni Alti, i 15 gra di sotto zero. Anche a GORI ZIA la temperatura ha segnato punte che toccano i meno 6,

Persone citate: Forni Alti, Giardini, Scaletta, Silvana Manzio