Truffatore in grande stile
Truffatore in grande stile Truffatore in grande stile Due milioni di persone lo avevano ampiamente finanziato per costruire automobili utilitarie - La sensazionale assoluzione (Dai nostro corrispondente) New York, 23 gennaio. Dopo un processo durato tre mesi e che ha appassionato l'intera nazione un Tribunale di Chicago ha assolto oggi dall'accusa di truffa epistolare l'ex-garzone d'una pompa di benzina, Preston Tucker, che era riuscito a raccogliere ventotto milioni di dollari promettendo ai suoi sottoscrittori < la auto del sogno » per soli 500 dollari. La « torpedo Tucker » avrebbe dovuto essere costruita in serie in milioni di esemplari, in un tipo a sei cilindri da 150 cavalli, motore posteriore, senza differenziale. Quando nel marzo scorso Tucker venne denunciato per bancarotta e per tentativo di frode aveva costruito solo 31 màcchine ma possedeva un bolide da corsa, una macchina da turismo, un motoscafo da regata e aveva investito parecchi milioni in un impianto di motori a reazione e in una società d'esportazioni. La società anonima che avrebbe dovuto produrre l'auto utilitaria portentosa, possedeva però uno degli impianti di guerra della Dodge, comprato per soli quattro milioni e fabbriche sussidiarie di motori e parti di ricamlbio acquistati dagli uffici governativi per la liquidazione delle fabbriche belliche. Tucker non riuscì mai a pagare nemmeno la prima delle quattro rate di un milione ciascuna dovute agli uffici statali: i ventotto milioni raccolti in tutta l'America con una grandiosa campagna pubblicitaria e un bombardamento epistolare senza precedenti s'erano volatilizzati. La vicenda, che ricorda quella della automobile «Voi-. pe > italiana, si è conclusa con un verdetto d'assoluzione perchè la causa non è riuscita a provare che il Tucker avesse l'intenzione di frodare: egli sostenne che la produzione stava iniziandosi quando le « misteriose influenze » delle grandi fabbriche d'automobili organizzarono contro di lui una campagna sotterranea di diffamazione spingendo anche alcuni creditori a denunciarlo per truffa e bancarotta. Egli riuscì a provare che la produzione dei motori era già cominciata e che, per quanto la situazione finanziaria della società fosse assai precaria, poteva sperare di sopravvivere. Il Tribunale sembra avergli dato ragione perchè ha revocato il giudizio di bancarotta fraudolenta ed ha nominato invece due amministratori per cercare di venire incontro ai creditori. Tucker ha dichiarato che continuerà a lottare per realizzare le sue promesse e produrre la automobile utilitaria che gli americani attendono invano da molti anni. E' probabile che due milioni di creduli americani. che gli hanno imprudentemente confidato i loro risparmi, abbiano rinunciato al sogno di possedere una sei posti per cinquecento dollari, ma certamente non hanno rinunciato a riavere almeno in parte il loro denaro. Molti dei sottoscrittori però continuano ad avere in lui piena fiducia. La sua abilità è stata quella di presentarsi, come un nuovo Ford, un campione della libera iniziativa contro il regime delle grandi fabbriche. Uscendo dal tribunale Tu¬ cker ha ripreso a recitare la parte del benefattore incompreso e dell'industriale insidiato dalla sfortuna che gli ha guadagnato tante simpatie e fruttato tanti milioni. —r~
Persone citate: Preston Tucker
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