"Raskolnikoff" di Sutermeister

"Raskolnikoff" di Sutermeister NOVITÀ ALLA SCALA "Raskolnikoff" di Sutermeister Milano, 21 gennaio. H nome di, Heinrich Sutermeister è quasi nuovo al pubblico Italiano, ma. dell'Italia non è ignota a ' lui nè l'arte, s'intende, riè la terra. Più volte egli scese fra noi e sostò a Milano e in altre città. E' nato nel 1910 prèsso Sciaffusa. Frequentò le scuole letterarie a Basilea,' coltivando particolarmente ila filologia tedesca e romana. Laureato nel '29, si recò a Parigi, dove la musica lo attrasse, destandogli bisogni di studi e aspirazioni. Debussy soprattutto lo Incantò. Ancora incerto sulla vocazione, decise di iscriversi al Conservatorio di Basilea, dove segui i corsi di CourvolBler e di Geierhaas. venne più volte in Italia, tornò a Monaco, vi terminò le classi di composizione e direzione, ed esordi In trasmissioni della Radio. I suol primi lavori, ancora tecnicamente malfermi, mossero da ricordi di canzoni popolari svizzere. Ne sviluppò Lìeder e, una Suite pianistica per quattro mani. Nel soggiorno parigino sorsero tentativi di quartetti e preludi e fughe. Meglio costrutti parvero i hieder barocchi per tenore, coro femminile e orchestra, l'oratorio da camera Jorinde e Joringel e le Bette lettere amorose su testi poetici tedeschi - Acquistata coscienza delle proprie forse, compose per la Radio l'opera JI ragno nero, 1936; Il Divertimento per archi e la pantomina; Il villaggio sotto 41 ghiacciaio, d'ambiente elvetico, òhe ebbero buona accoglienza, come 1 canti corali Andreas Qryphius e 1 pezzi per pianoforte Bergsommer. Seguirono due opere teatrali, Romeo e Giulietta, e L'isola incantata, delle quali provvide egli stesso 11 libretto, eseguito a Dresda nel '40 e '42. La prima fu nel giro di pochi mesi ripetuta in ima ventina di teatri tedeschi. Piacque per l'evidente drammaticità, per l'Interesse dei personaggi musicali,, per la melodlosità, la sodezza delle forme, non'disperse in astratto ricerche. Si parlò allora della grande ammirazione di lui per Verdi e anche dell'influenza dei così detti veristi italiani, e d'una certa faciloneria negli effetti plateali. Queste qualità negative parvero peggiorate nella seconda opera, nella quale le reminiscenze di altrui stili e maniere sopraffacevano il proprio del Sutermeister, mentre la sostenutezza del tono drammàtico decadeva. Raskolnikoff, su libretto del fratello del musicista, andò in scena a Stoccolma nell'ottobre del '48 e due mesi dopo a Basilea, iniziando cosi un giro fortunato. L'argomento deriva da Delitto e castigo di Dostolewaky. Sei episodi scelti in quel romanzo mirano a presentare il protagonista e l'ambiente. In ispecle il primo, il terzo e il quarto, avolgentisi nella soffitta, che è l'abitazione dello Studente, sono disposti a rappresentare il travaglio psicologico di lui, dubbioso e perplesso. Gli altri invece menano avanti l'azione fra folle numerose e dialoghi de-1 cisivl, come quello fra Sonia e Raskolnikoff. Del rilievo del < secondo lo » del protagonista s'è particolarmente curato il musicista, ma in un modo singolare. Con qual mezzo esprimere la lotta.dell'uomo con se stesso? come allentare la tensione? 11 Jazz' è un modo di liberare l'uomo dagli affanni, di alleviare il peso della vita, di provocare quelle soluzioni alle quali l'anima oscillante aspira. E perciò alcuni- elementi generici del jazz tornano Insistenti nella partitura di quest'opera, specialmente quelli ritmici, ohe tendono a proporre con l'insistente monotonia l'immagine della oppressione vitale. In quanto alle reminiscenze, sia corali, sia strumentali, anche stavolta vengono rievocati Mussorgski 0 Strawinsky, Strauss o Schreker. A parte ciò, l'interesse dell'azione risulta vivace dai mezzi tecnici e dal forte senso teatrale di cui il Sutermeister è indubbiamente fornito. Ottima l'esecuzione, affidata alla concertazione e alla direzione del maestro Issay Dobrowen, che ne diresse anche la regia. Come al solito, ben diretti 1 cori di Vittore Veneziani e molto ammirati 1 bozzetti e 1 figurini di Nicola Benois e le scene di Mario Mantovani L'opera è stata applaudita anche per merito degli interpreti, fra i quali si sono distinti Giuseppe Modesti, Mirto Picchi, la Palombini, il Co- 1 da, la Duval e la Cardino.