Un convegno a Roma di ministri e industriali

Un convegno a Roma di ministri e industriali Un convegno a Roma di ministri e industriali I problemi degli investimenti americani in Italia illustrati dall'on. Sforza Roma, 10 gennaio. Una riunione tra esponenti del governo, dell'industria e della finanza italiane ha avuto luogo stamane al Grand Hotel con l'intervento del presidente del Consiglio on. De Gasperi, i ministri Sforza, Pella, Bertone e Vanoni, il prof. Angelo Costa .il dott. Stefano Menichella, i signori Pirelli e Marinotti ed altri. La' riunione ha avuto luogo sotto l'egida dell'E.F.I. (Ente Finanziamenti Industriali) che rappresenta un Consorzio misto di banche e di industrie italiane con un capitale di due miliardi di lire, per richiamare eventuali investimenti americani in Italia che troverebbero, per altro verso, incoraggiamenti diretti da parte del governo italiano. Presidente dell'E.F.I. è il sen. Cesare Merzagora. il quale ha porto il saluto alle autorità convenute dopo di che ha preso la parola U ministro degli Esteri « La politica americana verso l'Europa — ha detto Sforza — sta subendo, per quanto riguarda l'aspetto economico, una vera e propria svolta. Benché ancora due anni siano previsti prima della cessazione degli aiuti Marsha'l, l'opinione pubblica americana e, alò che conta ancor di più, lo stesso Congresso hanno in molte riprese dimostrato l'inaoddisfa- .zlone e lo scontento per come ! l'Europa occidentale ha finora usato gli aiuti ricevuti al fine della ricostruzione economica e della positiva integrazione delle varie aree economiche europee >. L'on. Sforza ha rilevato che la lentezza nell'incrementare la produzione in Europa impressiona sempre più sfavorevolmente, negli Stati Uniti, anche i tenaci assertori della linea politica che ha sostenuto il Piano Marshall. Il Ministro ha quindi rilevato le difficoltà di una mobilitazione del capitale privato americano attraverso gli investimenti diretti, quando questo capitale trova sicuri e vantaggiosi impieghi nella stessa America. L'on. Sforza ha pertanto sottolineato il grande interesse che le banche americane potrebbero avere in progetti convincenti e Bolidi. Il ministro ha soggiunto che compito degli italiani in Italia e dei nostri connazionali negli Stati Uniti deve essere quello di far di tutto per avviare capitali verso l'Italia. Il nostro paese, egli ha detto, dovrebbe ora cominciare subito l'azione presso i privati americani richiamando la loro attenzione su investimenti in Italia e il ministro ha esaminato quanto è stato fatto da altri paesi europei in ouesto campo rilevando come :.- . -aicla abbia già costituito in collaborazione con gli Stati Uniti un meccanismo attra- I verso il quale gruppi bancari francest ed americani contano di promuovere la politica di investimenti. Per quanto riguarda la politica seguita dalla Gran Bretagna sugli investimenti americani, l'on. Sforza ha ricordato quanto lo stesso cancelliere dello scacchiere ebbe a dire in favore della attrazione del capitale americano verso le industrie britanniche di produzione che furono ultimamente garantite dal governo britannico in modo da permettere agli investitori la riesportazione. L'on. Sforza infine ha detto che, come l'Italia fu tra le prime nazioni ad intendere la portata della formula di Marshall, oggi deve essere altrettanto pronta a cogliere il significato delle nuove formule ed evitar edi trovarsi un solo minuto in ritardo rispetto agli altri Paesi. I concetti esposti dal ministro Sforza sono stati sue ecssivamente ripresi dai maggiori esponenti dell'industria e della finanza presenti i quali hanno commentato in maniera favorevole l'invito del ministro Sforza di iniziare in collaborazione con il governo un'azione mirante ad incoraggiare rapporti sempre più stretti tra il mondo degli affari italiani e quello statunitense.

Persone citate: Angelo Costa, Cesare Merzagora, De Gasperi, Marinotti, Pella, Sforza, Stefano Menichella, Vanoni