Armistizio atomico proposto dall'Uno

Armistizio atomico proposto dall'Uno Armistizio atomico proposto dall'Uno Un progetto del presidente Romuto per impedire nuove costruzioni delle micidiali armi p%J««f^,FS (Dal nostro corrispondente) New York, 20 dicembre. Le grandi potenze sono capaci di fare la guerra e la pace. Ma non fanno la guerra non sono pronte e non fanno la pace perchè si credono abbastanza /orti per prepararsi alla guerra. Il gioco di parole è attribuito a Carlo Rovinio presidente dell'UNO ed è forse apocrifo. Ma esprime perfettamente U suo modo di ragionare ed è spiegabile perchè, a dispetti? di .<t,n!&,„i JaìlimenH registrati finora, egli continua a proporre piani per il controllo dell'energia atomica. Oggi ha presentato ufficiaimente il suo nuovo progetto. Romulo crede che le piccole nazioni siano la terza forza dell'UNO e della politica intemazionale: spetta ad esse agire in modo che la difesa della pace non dipenda dal beneplacito delle maggiori nazioni. La loro potenza risiede nel numero e il numero conta solo finché dura la pace ed il Parlamento mondiale funziona. Forse Romulo sopravaluta l'U.N.O., forse rischia di pròcurargli un fallimento od una perdita di prestigio ancora maggiore e più grave di quello che già ha dovuto subire: forse il suo nuovo tentativo è futile. Anche se non lo diranno mai in termini espliciti, le due Potenze atomiche pensano che in fin dei conti hanno tutto da guadagnare, finché la guerra fredda si combatte sul terreno della propaganda e delle dichiarazioni sensazionali, a continuare la corsa agli armamenti atomici. Ma gli interessi delle piccole Potenze sono diversi: perchè dalla guerra avrebbero solo dolori, lacrime e sangue. Questo spiega perchè Romu. lo non si decide ad abbandonare t ptani-per" un-controllo internazionale immediato e per confidare solo all'U.N.O. la proprietà e la direzione degliimpianti atomici di tutte le grandi Potenze. Oggi però propone solo un armistìzio atomico. Il suo progetto annunciato oggi comprende infatti quattro punti: 1) armistizio atomico fra Stati Uniti e Russia controllato dall'U. N. O.; e) proibizione di nuove costruzioni durante questo periodo; S) possibilità di successivi compromessi; k) possibilità ài riaprire la discussione fallita all'U.N.O. per trovare una formula di controllo internazionale accettabile sia dall'America, anzi dagli occidentali, sia dalle Nazioni del blocco russo.

Persone citate: Carlo Rovinio, Romu

Luoghi citati: America, New York, Russia, Stati Uniti